Per il soggetto che ne soffre, diventano impossibili da resistere, ma c’è la possibilità di reprimerli, seppure per periodi piuttosto ridotti. Ovviamente lo stress è una di quelle componenti che facilmente può portare ad aumento nell’intensità dei tic nervosi che, al contrario, possono anche sparire del tutto nel corso di un’attività che richiede una particolare concentrazione. I tic nervono cominciano ad insorgere, nella maggior parte dei casi, nei bambini di 6-7 anni. Piuttosto di frequente, prima che si manifestino i tic nervosi, il soggetto avverte una sensazione di tensione che si sospende temporaneamente nel corso della scarica derivante dall’esecuzione di questi movimenti. E’ molto facile che tali disturbi possano far insorgere anche un senso di vergogna e di colpa, spesso acuiti anche da comportamenti poco esemplari delle persone che stanno intorno a tali soggetti.
Quali sono i più diffusi
I tic nervosi che compaiono più di frequente sono quelli che vanno a colpire la parte superiore del corpo. Di solito si tratta della bocca, il cui movimenti involontario forma una sorta di smorfia, mentre con il collo spesso i movimenti sono improvvisi e scattanti, gli occhi cominciano a sbattere in più di un’occasione e ad ammiccare di frequente, mentre la fronte comincia a corrugarsi e le spalle tendono a scrollarsi. Ci sono anche dei tic vocali, in cui la persone emette dei suoni molto strani senza tuttavia rendersene conto. Inoltre, può capitare anche che i tic vocali portino a ripetere delle parole oppure a dire delle frasi complete che non hanno alcun legame con il contesto in cui vengono espresse. All’interno dei tic nervosi troviamo anche la tricotillomania (ovvero il movimento che porta a toccare e a strappare i capelli), ma anche l’onicofagia (ovvero il continuo mordersi e mangiare le unghie) e la coprolalia (ovvero il ripetere in modo frequente delle parolacce o delle parole irrispettose).
I tic nervosi nei bambini
Nel corso dell’infanzia, secondo le statistiche, i tic nervosi sono presenti in percentuale che va dal 4 al 19%, ma poi diminuiscono notevolmente con lo sviluppo. Esiste poi una sindrome del tutto particolare, che viene chiamata sindrome di Tourette, che ha un’associazione molto forte con i tic nervosi e che si può manifestare spesso nei ragazzi che hanno meno di 18 anni. Si tratta, in questo caso, di un disturbo neurologico particolarmente difficile da affrontare. Secondo le ricerche più recenti, pare che tutto sia provocato da un cambiamento nella diffusione di uno dei trasmettitori più importanti, ovvero la dopamina. Non esiste solamente la sindrome di Tourette che può portare all’insorgere di tic nervosi, ma anche il disturbo ossessivo compulsivo. Anche in questo caso, il legame con dei fattori genetici è molto forte.
Come si arriva ad una diagnosi
La prima cosa da fare è quella di differenziare i tic nervosi da altri movimenti che non sono normali, ma che non rientrano in questa categoria. Questa distinzione viene effettuata, nella maggior parte dei casi, indagando su basi cliniche e sul modo in cui si presentano tali disturbi, nonché in relazione al loro sviluppo. Per il momento non ci sono dei veri e propri test diagnostici che consentono di dare conferma del disturbo da tic. Tutto ciò che il medico può fare sono un’anamnesi precisa, valutare la storia clinica dell’intera famiglia, osservare da un punto di vista neurologico il bambino.
Quali sono le terapie
In realtà, non ci sono dei veri e propri trattamenti specifici per contrastare i tic nervosi. Infatti, nella maggior parte dei casi vengono impiegati dei farmaci che si definiscono antagonisti selettivi dei recettori D2. Si tratta, ad esempio, dell’aloperidolo e del pimozide, che possono portare ad ottimi risultati e hanno circa il 70% di efficacia. Tutti gli altri trattamenti che possono essere provati in relazione ai tic nervosi si possono raggruppare all’interno della psicoterapia. Si tratta di terapie di natura comportamentale, ma anche psicomotorie e farmacologiche. Nella maggior parte dei casi a suggerire questi ultimi tipi di trattamenti sono degli specialisti, come ad esempio psichiatri, neurologi e psicoterapeuti. Nello specifico, queste figure professionali sono continuamente alla ricerca di tecniche innovative per poter far scomparire i tic nervosi già nei bambini, in maniera tale che tali disturbi non possano poi ripresentarsi una volta che tali soggetti sono diventati adulti.