Tapentadolo, l’analgesico oppioide per i dolori

Tapentadolo è un farmaco analgesico centrale che agisce con due importante meccanismi di azione: il primo meccanismo è la sua funzione da agonista dei ricettori mu, e l’altra è la sua funzione inibitrice del reuptake della noradrenalina. Essendo un oppioide ancora più potente della morfina dell’ossicodone, è estremamente efficace nel contrastare dolore nocicettivo, viscerale, infiammatorio ed anche neuropatico.

Allo stato attuale, non abbiamo a disposizione dati relativi alla sua efficienza nel trattamento del dolore neoplastico. Tale farmaco sembra non essere in gradi di prolungare l’intervallo QT ed è per questo che non espone i pazienti ad aritmie ventricolari cardiache.

Dosaggio

Prima di somministrare il Tapentadolo, bisogna innanzitutto rivolgersi al proprio medico o farmacista di fiducia, poi seguire attentamente le indicazioni da loro consigliate. Il medico dopo un’accurata visita, stabilirà la giusta cura ed il dosaggio necessario in base all’intensità del dolore ad anche ai livelli di questo, che variano da persona a persona. Generalmente è sufficiente il dosaggio minimo per alleviare il dolore, ma in ogni caso, se percepite che il miglioramento non è sufficiente, rivolgetevi sempre dal medico, che in base a quello che riferite, aumenterà di conseguenza la dose da somministrare.

dosaggio corrisponde ad 1 compressa di Tapentadolo

Negli adulti, il dosaggio corrisponde ad 1 compressa di Tapentadolo ogni 4 o 6 ore. La dose giornaliera di Palexia, suoperiore a 700 mg di Tapentadolo, somministrata nel primo giorno della terapia, mentre superiori a 600 mg nei giorni seguenti, sembrano non essere raccomandate dai laboratori farmaceutici. Il medico prescriverà un dosaggio appropriato e differente, che può essere ad intervallo tra le dosi se lo riterrà necessario. Nelle persone anziane con età superiore ai 65 anni, generalmente il dosaggio è differente da quello descritto per gli adulti, in ogni caso comunque, l’efficacia di tale farmaco, potrebbe essere rallentata in determinati pazienti che rientrano a far parte di questa categoria. In pazienti con patologie epatiche gravi, è vietata la somministrazione di tale farmaco, mentre in pazienti con malattie epatiche o renali di lieve entità, sarà il medico a prescrivere il Tapentadolo in un dosaggio differente da quello che normalmente viene prescritto.

Controindicazioni del Tapentadolo

I pazienti che manifestano o hanno manifestato in passato malattie di grave entità legate alla funzionalità renale, non devono assumere questo farmaco, ma solo in casi di patologie lievi. Palexia non è un componete medico che no deve essere somministrato ai bambini con età inferiore ai 18 anni. Tale prodotto si somministra solo per via orale, inghiottendo le compresse con un adeguato quantitativo di acqua, ed inoltre si può somministrare sia a digiuno che durante i pasti. Le compresse di Tapentadolo non devono essere assunte oltre il tempo indicato dal proprio medico, ed in casi di dosi eccessive, è possibile l’insorgenza di:

– Pupille a spillo

Vomito

– Caduta della pressione arteriosa

Tachicardia

– Disturbi della coscienza

– Coma

– Attacchi di epilessia

– Difficoltà respiratorie

– Arresto respiratorio

Se si manifestano uno o più sintomi di questi sopra elencati, bisogna interrompere il trattamento e rivolgersi in maniera tempestiva all’ospedale più vicino. In casi di mancata somministrazione del farmaco, è possibile la ricomparsa del dolore, ed è vietato in questo caso, la somministrazione doppia per compensare la dimenticanza, ma semplicemente bisogna prendere il medicinale come prescritto dal medico.

Interruzione del trattamento

trattamento tapentadolo

In caso di interruzione spontanea oppure consigliata dal proprio medico, è possibile la ricomparsa del dolore. In casi di interruzione per effetti indesiderati, prima di interrompere il medicinale, dovete consultare il proprio medico.

Generalmente una volta completato l’intero trattamento stabilito dal medico, non si verificano effetti indesiderati da sospensione, ma è possibile in casi rari, che alcuni soggetti dopo un periodo lungo di trattamento, una volta sospeso hanno avvertito un senso di malessere generale tra cui: lacrimazione, nervosismo, brividi di freddo, sbadigli, dolore muscolare, pupille dilatate, ansia, irritabilità, naso che cola, dolore articolare, debolezza, difficoltà nell’addormentarsi, crampi all’addome, nausea, perdita dell’appetito, diarrea, vomito, aumento della pressione arteriosa, aumento del respiro ed del battito cardiaco. Una volta terminata la terapia, se il paziente avverte uno o più di questi sintomi, deve consultare in maniera tempestiva il proprio medico.

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