Dopo lo sport o anche no, lo stretching può donare flessibilità, mobilità, tonicità al corpo per avere l’agilità di una ragazzina, anche se gli anni sono passati.
Contro le gambe stanche e per distendere i muscoli lo stretching alle gambe è un vero toccasana.
Stretching
Lo stretching è una pratica che viene fatta a seguito dell’attività sportiva, ma che offre numerosi benefici anche a chi non fa sport. Questa attività consiste nell’allungamento della muscolatura, per fornire una buona mobilità dei muscoli e per rilassarli, alleggerendoli dal peso delle tensioni quotidiane.
Dopo poco tempo la pratica costante dello stretching può determinare un minore affaticamento nei movimenti e una sensazione di maggiore energia e di coordinamento del corpo.
La capacità di movimento generale è incrementata e si prevengono infortuni, come strappi e si alleviano anche malattie degenerative come per esempio l’artrosi. Le articolazioni e il loro tessuto connettivo infatti vengono rallentati nella loro calcificazione.
Questa attività è una buona abitudine per ridurre lo stress fisico, per migliorare la circolazione e abbassare quindi la pressione arteriosa e per essere in generale più in forma.
Regole dello stretching
Lo stretching può interessare diverse parti del corpo, molto ricercato è lo stretching delle gambe e questo perché nella pratica di tutti gli sport e nella vita di tutti i giorni, le gambe sono soggette a sforzi e movimenti anche bruschi.
Per alleggerire il senso di pesantezza delle gambe e la tensione accumulatasi lì durante tutta la giornata, è possibile a sera regalarsi qualche minuto per fare dello stretching alle gambe. Per eseguire correttamente lo stretching è bene seguire alcune semplici regole:
- Cercare una posizione comoda ma che sia anche efficace per l’esercizio, perché va mantenuta per circa mezzo minuto.
- La comodità deve anche riguardare il vostro abbigliamento, dovete essere comodi, poter fare movimenti liberamente e respirando bene.
- L’allungamento deve essere al punto massimo di tensione, ma non troppo da generare dolore. Meglio andare con calma.
- Se affiancate lo stretching ad un’attività sportiva, fatelo a fine dell’allenamento perché viene ancora meglio se il muscolo è caldo.
- Dal momento che diversi esercizi si fanno a terra è bene che l’ambiente in cui siete lo permetta, utilizzando anche magari un asciugamano o un tappetino per praticità.
- Lo stretching può essere un attività estremamente rilassante anche per la mente, quindi se vi è possibile, fatelo con della musica bassa o in silenzio, ricreando un ambiente di relax.
Alcuni esercizi di stretching per le gambe
Bicipiti femorali – Cosce
A partire da una posizione in piedi, con le gambe leggermente divaricate, piegate la schiena in avanti, cercando di toccare con le dita a terra. Raggiunto il punto massimo stabile, restate così per mezzo minuto. Tornate poi gradualmente alla posizione iniziale. Questo esercizio può essere fatto anche da seduti a terra con le gambe divaricate, cercando di toccare con le dita il punto più lontano davanti a voi. Ottimi benefici anche per la schiena.
Adduttori – Inguine e Cosce
Sedetevi a terra tenendo la schiena dritta, magari appoggiandola alla parete per aiutarvi. Piegate le gambe, unendo fra loro le piante dei piedi. Appoggiando le mani sulle ginocchia, spingetele verso il pavimento. Raggiunto il punto più basso e di tensione, tenete la posizione. Più i piedi, sono vicini al busto più saranno tesi i muscoli dell’inguine.
State in piedi con le gambe divaricate. Mettete un piede un po’più avanti dell’altro, piegate quella gamba, flettendo la schiena e appoggiando le mani a terra vicino al piede. La gamba distesa deve essere ben salda a terra, con la pianta del piede ben appoggiata.
Abduttori – Cosce
Sedetevi a terra: una gamba è tesa e l’altra si accavalla sopra, con il piede ben saldo a terra a fianco, all’esterno del ginocchio della gamba distesa. Il busto e il viso roteano leggermente dalla parte opposta.
Quadricipite femorale – Cosce
Stando dritto in piedi, solleva una gamba, piegandola verso il sedere. Afferra il piede con la mano corrispondente e mantieni la posizione. Per un maggiore equilibrio puoi estendere l’altro braccio in fuori.
Polpacci
Mettetevi di fronte ad una parete, piegate una gamba, spingendo l’altra indietro, con il piede ben saldo a terra. Appoggiatevi alla parete con i gomiti. Mantenete la posizione quando sentite il polpaccio della gamba dietro tendersi.
Trovate un rialzo, come uno step o un gradino delle scale. Appoggiate il piede solo nella parte anteriore e sollevatevi, se necessario tenetevi pure con le mani ad una parete o ad una sedia. Per variare l’esatto punto di esercizio potete alternare la posizione dei piedi fra dritta, aperta con le punte dei piedi verso l’esterno e chiusa verso l’interno.
Partendo da una posizione in piedi, piegate una gamba con il piede ben appoggiato a terra, portate avanti l’altra gamba, tendendola bene e appoggiandola solo con il tallone a terra. Piegate il busto, afferrate il piede avanti e tiratelo fino a quando non sentite il polpaccio tendersi. Mantenete la posizione.