Seno tuberoso: caratteristiche e trattamenti

Pur non essendo certamente l’unica anomalia di tale ghiandola, quella del seno tuberoso è certamente una delle malformazioni più diffuse, soprattutto nelle forme lievi (diverso è invece il discorso per quelle più gravi). Ma di cosa si tratta?

Cosa è il seno tuberoso

Il seno tuberoso è una malformazione che determina l’allungamento della ghiandola mammaria, che assume la forma di un tubo (di qui il nome di seno tuberoso), con la parte inferiore poco sviluppata. Generalmente le donne che soffrono di seno tuberoso determinano la malformazione in una sola delle due mammelle, con la conseguenza che mentre una rimarrà normale, l’altra risulterà essere non simmetrica rispetto alla prima.

Come detto, generalmente la malformazione assume dei connotati particolarmente lievi. Tuttavia, è possibile che l’asimmetria tra i due seni sia notevolmente spiccata: maggiore è tale asimmetria, e maggiore è, in linea di massima, la malformazione.

Cause del seno tuberoso

Stabilito cosa sia il seno tuberoso, e perchè ha questo nome, possiamo compiere un piccolo passo in avanti e cercare di capire quali siano le cause e quali siano i metodi per poter affrontare questo problema che, in alcuni casi, può assumere anche delle proporzioni molto evidenti.

Andando con ordine, ricordiamo anzitutto che il seno tuberoso è una malformazione di natura evolutiva. In altri termini, non si nota alla nascita della bimba, ma fa la sua comparsa durante l’adolescenza, quando il seno comincia a prendere volume. In questo caso, si potrà notare che la ghiandola si sviluppa solamente parzialmente, rimanendo dunque ridotta rispetto all’altra. La conseguenza estetica si apprezza con il tempo: la parte superiore del seno (sostanzialmente, fino all’areola) risulterà maggiormente sviluppata rispetto alla parte inferiore del seno, che inizia dove termina quella superiore (cioè, nell’areola) e finisce nella piega toracica.

Come correggere il seno tuberoso?

Una volta introdotto quanto precede, e una volta che il seno tuberoso è stato diagnosticato dal vostro medico, giunge il momento di intervenire. Purtroppo, come risulta essere evidente a causa della natura della malformazione, non esistono terapie poco invasive per poter risolvere il problema. Dunque, non rimane che la strada dell’intervento chirurgico, attraverso la mastopessi, ovvero l’operazione con la quale si cerca di rimodellare la forma e il volume della ghiandola mammaria interessata dal seno tuberoso, conferendole l’apposita shape.

Sebbene ogni intervento sia diverso dagli altri, generalmente l’operazione è effettuata in anestesia generale, con una notte in ricovero. La conseguenza estetica è generalmente poco visibile se l’operazione è effettuata correttamente e da mani esperte: la cicatrice che verrà lasciata in “ricordo” dell’intervento è di norma scarsamente impattante sotto il profilo estetico.

Naturalmente, come sopra abbiamo avuto modo di anticipare, non c’è una “terapia” unitaria e omogenea per tutte le donne che si sottopongono a questo di intervento. Ad esempio, in alcuni casi potrebbe essere consigliabile sottoporre la paziente a un intervento di mastoplastica additiva in aggiunta a quello di mastopessi: in altre parole, oltre a correggere la forma della ghiandola mammaria si procede a ingrandire il volume del seno, al fine di ottenere un risultato armonico rispetto al seno non interessato dall’operazione.

In ogni caso, l’operazione verrà effettuata sotto anestesia e priva di particolari fastidi e dolori per la paziente. Successivamente all’intervento è consigliabile un reggiseno contenitivo, e proteggere l’area dell’intervento da raggi solari per circa 2-3 mesi.

Ricordate in ogni caso che ogni passo in tal senso dovrà essere effettuato attraverso una visita preliminare dal medico di base, che una volta determinato il problema, consiglierà una visita specialistica per la formulazione della diagnosi e della terapia di mastopessi e mastoplastica additiva dal chirurgo plastico. A questo punto bisognerà programmare l’intervento, e assumere tutte le informazioni sul pre e post operazione. A proposito di costi, l’intervento ha un onere che si aggira intorno ai 10 mila euro. Se tuttavia la situazione è nociva per la salute della paziente, poichè ha natura di particolare gravità, i costi potrebbero finire a carico del Servizio sanitario nazionale.

Maggiori informazioni possono essere ottenute direttamente dal vostro medico di fiducia, al quale vi rimandiamo in caso di approfondimenti e sospetti di tale malformazione.

Credit foto: stock.adobe.com

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