La gravidanza è uno dei momenti più intesi e delicati della vita di una donna, insieme a quello del parto: accanto alla gioia e felicità per l’arrivo del bambino, le future mamme devono fare i conti con la gestazione vera e propria che comporta alcuni disturbi, visite, controlli e una serie di accorgimenti che possano garantire una crescita sicura del feto.
Durante i nove mesi di gravidanza le donne possono manifestare alcuni disturbi tipici comuni a tantissime donne, tra cui la perdita di sangue dal naso, altrimenti detta “epistassi”. Vedere gocce di sangue che cadono dalle cavità nasali non deve allarmare eccessivamente le pazienti, in quanto si tratta di un disturbo molto diffuso e con una causa ben precisa. Gli ormoni che si sviluppano durante la gravidanza, in particolare il progesterone, aumentano la fragilità delle mucose nasali e orali. Questo fatto comporta l’aumento della frequenza di sanguinamenti di naso e gengive. Occorre inoltre sottolineare come la perdita di sangue dal naso in gravidanza sia più diffusa tra quelle che pazienti che hanno sofferto di epistassi in passato. Spesso gli episodi di sanguinamento si manifestano quando la paziente:
- si sdraia in posizione orizzontale
- si alza in posizione verticale all’improvviso
- in caso di starnuti o quando si soffia il naso.
La perdita di sangue dal naso si manifesta solitamente alla fine del primo trimestre di gravidanza e per tutta la durata della gestazione: dopo il parto nella maggior parte dei casi il disturbo si risolve autonomamente.
Nonostante il sangue dal naso in gravidanza sia un disturbo piuttosto comune, è consigliato rivolgersi al proprio medico curante o ginecologo per informarlo della comparsa degli eventuali sintomi.
Come portarsi in caso di sangue dal naso in gravidanza
Al primo segnale di perdita di sangue dal naso in gravidanza occorre mantenere la calma e seguire alcuni piccoli accorgimenti per fermare il flusso:
- tenere la testa inclinata in avanti per evitare di ingerire il sangue
- stringere le narici
- applicare ghiaccio sul naso
- inserire batuffoli di cotone nelle narici
Occorre inoltre evitare di rovesciare la testa all’indietro: in questo modo si potrebbe infatti favorire il flusso di sangue alla gola. Attenzione anche a soffiarsi il naso sia durante il sanguinamento sia per i minuti successivi al momento dell’arresto: occorre infatti attendere alcune ore, se possibile, per evitare ulteriori episodi.
Prevenire la perdita di sangue dal naso in gravidanza
Esistono una serie di accorgimenti per prevenire il sanguinamento delle narici e vivere con serenità i gioiosi momenti della gravidanza.
Innanzitutto è necessario aumentare l’assunzione di liquidi favorendo in questo modo l’umidificazione delle mucose: per evitare secchezza dannosa, è consigliato umidificare l’abitazione e soprattutto la zona della camera da letto azionando deumidificatori. L’assunzione di alimenti ricchi di vitamina C consente di rafforzare i capillari, evitando in questo modo le fastidiose perdite di sangue.
Accorgimenti utili sono inoltre:
- mantenere la testa in alto durante le ore notturne (utilizzando uno o più cuscini)
- soffiare il naso con delicatezza
- effettuare lavaggi nasali (ad esempio con acqua salina)
Particolare attenzione va posta inoltre agli spray nasali, croce e delizia dei pazienti che soffrono di disturbi ai setti nasali: quando infatti si soffre di forti raffreddori o congestioni nasali, si ricorre infatti spesso agli spray che aiutano a liberare le vie respiratorie. In caso di perdita sangue dal naso in gravidanza si sconsiglia di utilizzare spray, ma se necessario occorre optare per prodotti a base di soluzioni saline. Una valida alternativa che non comporta l’eccessiva irritazione delle mucose consiste in fumi di acqua bollente, un classico rimedio casalingo.
Occorre infine ricordare che il sanguinamento delle mucose nasali in gravidanza si risolve nella maggior parte dei casi in maniera veloce e senza gravi conseguenze: può però capitare che il sanguinamento provenga dalla parte posteriore e quindi causare effetti indesiderati. L’epistassi può inoltre essere uno dei sintomi di patologie serie quali la carenza di piastrine nel sangue o l’ipertensione: in questi casi è necessario rivolgersi al medico di fiducia che consiglierà esami approfonditi per escludere tali patologie.