La ptosi palpebrale conosciuta come le palpebre cadenti, possono dipendere da moltissimi fattori. Una delle principali cause è l’invecchiamento ma può manifestarsi uno sviluppo improprio del muscolo elevatore ovvero del responsabile del sollevamento delle palpebre superiori. Quando questa patologia è molto grave, può determinare altri disturbi come ad esempio l’ambliopia per occlusione, ed è per questo motivo che bisogna trattare la patologia se presente sin dalla nascita nella maniera corretta, prima che la palpebra possa interferire con lo sviluppo della vista.
La ptosi palpebrale negli adulti può generarsi a causa di altre patologie che determinano l’indebolimento o la paralisi del muscolo che permette di sollevare le palpebre a causa di traumi, malattie neurologiche e malattie muscolari oppure in casi rari in presenza di tumore della cavità oculare. Attraverso l’intervento chirurgico si possono correggere tale patologia utile anche non solo per l’aspetto estetico ma per la vista del paziente.
Ptosi palpebrale: sintomi
Il segno evidente di questa patologia è l’abbassamento di una o di entrambe le palpebre e tale inestetismo può rimanere stabile nel corso del tempo oppure svilupparsi gradualmente o seguire un andamento clinico ad intermittenza. Tale patologia può manifestarsi impercettibile oppure nelle forme più gravi può coprire totalmente l’intera pupilla, l’iride ed altre parti dell’occhio. Quando la ptosi delle palpebre impedisce la visione al paziente, tale manifestazione prende il nome di blefaroptosi, mentre quando colpisce una sola palpebra è molto facile da identificare confrontando i due occhi, mentre la difficoltà si manifesta quando la malattia ha colpito entrambi gli occhi in presenza di un disturbo di lieve entità.
Molto spesso quando si manifesta la palpebra cadente, questo è il sintomo di un problema isolato, che cambia l’aspetto estetico del paziente senza andare ad aggravare la vista. In alcuni casi può essere un sintomo di altre patologie di grave entità che interessano ad esempio i muscoli, i nervi, gli occhi ed il cervello. Quando la ptosi delle palpebre si manifesta nell’arco di ore o giorni, questo può essere un segnale di un grave problema di salute. Alcuni sintomi che si manifestano sono:
1. Difficoltà nella chiusura ed apertura degli occhi
2. Cedimento lieve o grave lassità della pelle che si trova sia sopra che intorno alle palpebre
3. Stanchezza degli occhi
4. Dolore degli occhi
5. Modifiche dell’aspetto estetico
Questa patologia può essere associata allo strabismo di Venere oppure ad un altro disturbo che va a colpire la posizione degli occhi e che va ad interferire con il loro movimento. Molto spesso i bambini affetti da tale patologia tendono a tirare indietro la testa per riuscire a vedere meglio oppure sollevano le sopracciglia nel tentativo di una vista più chiara. Tali atteggiamenti possono determinare nel corso del tempo fastidiosi mal di testa causati da iperattività del muscolo frontale, oppure torcicollo oculare che a sua volta può scaturire problemi al collo e ritardo nello sviluppo del bambino.
L’ambliopia è un’altra patologia che scaturisce dalla ptosi palpebrale ed è una debolezza della vista non dovuta ad una malattia conclamata e può derivare dall’oscuramento della visione oppure dall’astigmatismo. Questa malattia può rappresentare una motivazione importante per il trattamento chirurgico immediato della ptosi palpebrale.
Ptosi palpebrale: bambini
Uno dei problemi più gravi associati a tale patologia quando si manifesta nel bambino è l’occhio pigro, che consiste nella visione scarsa in un occhio dovuta allo sviluppo anomalo del sistema visiva nella prima infanzia. La conseguenza dell’occhio pigro è la visione sfocata delle cose e delle immagini visive che a sua volta provoca astigmatismo o altri errori della vista. Se la patologia non viene corretta sin dall’infanzia, può portare alla cecità, ma dietro a questa malattia si può nascondere un disallineamento dell’asse visivo ovvero strabismo che a sua volta provoca ambliopia. Quando si contrae il muscolo frontale questo è un normale meccanismo che si manifesta nel bambino affetto da ptosi palpebrale. I casi lievi di tale patologie vengono osservati regolarmente in maniera tale da monitorare la malattia e prevenire l’insorgenza di ulteriori problematiche visive.