Sarà tuttavia per la posizione, per l’imbarazzo e perché non si sa bene che cosa farà il ginecologo: è un momento che crea uno stato d’ansia in molte donne.
Prima visita ginecologica: il colloquio
La prima visita ginecologica a far bene andrebbe fatta tra i 15 e i 18 anni, e completa prima dei 21 anni di età, prima della prima contraccezione e comunque per effettuare un pap test. Questa visita viene vissuta dalla maggior parte delle donne accompagnata da un certo stato d’ansia, perché non si sa bene come ci si deve comportare, la posizione da assumere, che cosa farà chi ci troviamo di fronte etc. Ad ogni modo si tratta di un appuntamento importante per una questione di sicurezza e di salute per la donna.
La visita si svolge come una normale visita medica, se non che, punto fondamentale diventa innanzitutto quello di mettere a proprio agio la paziente. Durante la prima visita ginecologica, è necessario che il ginecologo porga una serie di domande per ricostruire una storia clinica della paziente: malattie, allergie, abitudini alimentari, igienico-sanitarie, assunzione di alcolici, fumo. Seguirà un’intervista sulla storia ginecologica, quindi quando è avvenuta la prima mestruazione, quando e se sono insorti disturbi. Si chiede inoltre qualche informazione sulla storia familiare, se ci sono stati casi di tumore alla mammella, al colon, all’ovaio, ma anche se ci sono state predisposizioni a patologie cardiovascolari, trombosi o casi di ictus. Tutte queste informazioni sono importanti per valutare con il ginecologo la contraccezione e il proprio stato di salute, le risposte devono quindi essere sincere ed esaustive.
Prima visita ginecologica: pratica
Quando la paziente è a suo agio, dopo il colloquio, si passa ad una seconda fase. La visita vera e propria, pratica. Il ginecologo esamina i genitali esterni e poi esplora la vagina: inserendovi un dito, con delicatezza, e valutando con l’altra mano la parte bassa del pube, per esaminare le caratteristiche di utero e ovaie. In caso si faccia il pap test egli utilizzerà lo speculum. Questo strumento è un divaricatore, che non crea alcun dolore, né trauma se viene usato con delicatezza, soprattutto le prime volte quando la paziente ne ha timore, e se si utilizza abbondante gel lubrificante.
Una parte dello strumento viene infilata nella vagina, e poi mano a mano si apre. Grazie a questo strumento il ginecologo ha accesso facile all’ambiente vaginale: può comodamente prelevare con una spatolina delle cellule per farle esaminare, per prevenire il tumore al collo dell’utero, ma anche fare esami di altro tipo, come un’ecografia transvaginale. Con questo strumento, una sonda permette di vedere bene l’utero e le ovaie ed è possibile quindi avere informazioni importanti per il benessere e la sicurezza della paziente. In alcuni casi il ginecologo effettua anche una palpazione delle mammelle per verificare se vi sono anomalie o noduli, è bene in questo caso fare attenzione per poter ripetere la stessa verifica da sole a casa.
Doveri delle pazienti dopo la prima visita ginecologica
La visita è nelle mani del ginecologo, sarà lui a suggerirvi eventuali esami di approfondimento e terapie da fare nel caso vi sia qualche problema. È compito però di ogni paziente, ricordarsi di fare il pap test ogni 3 anni e di fare una visita ginecologica ogni due anni, a meno ovviamente che non vi siano problemi: in questo caso un controllo va fatto anche prima. Non è il caso di allarmarsi se vi sono alcune irregolarità nel ciclo mestruale, poiché il cambio stagione o periodi di forte stress possono incidere. È il caso di consultare il medico se certe irregolarità persistono.
Le pazienti devono ricordare che il ginecologo non è uno specialista da consultare solamente in caso di gravidanza o se ci sono problemi con il ciclo mestruale, ma è anche un valido aiuto che può essere interpellato se vi sono problematiche sul fronte sessuale. Il ginecologo è un esperto dell’argomento, quindi potete consultarlo su contraccezione, malattie sessualmente trasmissibili e tutto quello che ritenete importante, soprattutto nel caso di pazienti giovani, anche per quel che riguarda la qualità e la durata dei rapporti, la capacità di provare piacere nella propria vita sessuale, anche se è agli inizi.
La prima visita ginecologica e il parlare con il proprio ginecologo sui propri dubbi è molto importante, perché se si tratta di problemi inesistenti, almeno il dubbio viene meno, invece se magari si tratta di qualcosa che davvero costituisce un problema, può essere individuato grazie ad un colloquio, che ricordiamo è strettamente confidenziale.
Preparazione alla visita
In primo luogo la paziente dovrà fissare l’appuntamento. Il momento più giusto è a metà fra i due periodi mestruali. Il medico non potrà infatti effettuare un esame completo, se sono presenti mestruazioni. Se il problema è urgente fissatelo, indipendentemente dal momento, appena possibile. Ricordate di puntualizzare alla segreteria che fissa gli appuntamenti se la vostra è una prima visita ginecologica o meno, poiché la procedura potrebbe essere differente, poiché in questo caso va fatto un colloquio preventivo. Per la prima visita ginecologica è consigliato:
- non utilizzare prodotti diversi dal solito per l’igiene intima, né fare lavande vaginali, né usare deodoranti intimi;
- è consigliato di lavarsi entro le 24 ore precedenti e se necessario di lavarsi solamente con acqua calda poco prima di andare alla visita;
- evitare di avere rapporti sessuali nelle 24 ore precedenti all’esame;
- vestirsi in modo appropriato, pratici, considerando che vi dovrete spogliare nella parte inferiore
- farsi accompagnare se la cosa vi farà sentire meglio;
- prepararsi delle domande se lo si desidera, perché è la perfetta occasione per farle.