Prefolic è una trattamento farmacologico che serve ad integrare la mancanza di folati dovuto al male assorbimento fisico, oppure alla necessità di un aumento del fabbisogno. Tale medicinale si può somministrare nel trattamento degli effetti indesiderati da Metotrexate e Aminopterina.
Il principio attivo di Prefolic è il calcio mefolinato ovvero un sale del N5-metil tetraidrofolato, un principio attivo molto prezioso per il trattamento degli stati carenziali di folati, che spesso sono determinati da anemia megaloblastiche, oppure per disturbi neurologici, o patologie cardiovascolari e malformazioni nei nascituri.
Principio attivo
Questo principio attivo somministrato per via orale è in grado di raggiungere il nostro intestino mantenendosi intatto e grazie alla presenza di trasportatori specifici, viene assorbito dal nostro corpo sotto forma di mono diglutammati, per poi essere convertito tempestivamente in 5-metiltetraidrofolato ovvero forma attiva biologiacamente. Grazie alla sua attività chimica molto importante per il trasferimento di unità monocarboniose, si giustifica anche la rilevanza enorme di tale molecola, che è coinvolta insieme alla vitamina B12 nelle seguenti forme:
1. Detossificazione da omocisteina, molecola potenzialmente tossica e fattore a rischio indipendente per tutte le patologie cardiovascolari
2. Sintesi di gruppi metili, utili al corretto funzionamento di un gran numero di enzimi e molecole di origine biologica
3. Sintesi delle purine in particolar modo della timina, estremamente necessaria per la biosintesi degli acidi nucleici, quindi a sua volta per tutte le cellule in attiva replicazione come quelle presenti nel nostro sistema immunitario ed emopoietico.
Impiego e tipologia del farmaco
Questo farmaco si trova sotto forma di compresse gastrointestinali da 19.18 mg di 5 metiltetraidrofolo di calcio pari a 15 mg di acido, oppure nella soluzione iniettabile 19.18 mg da 5 metiltetraidrofolo di calcio pari a 15 mg di acido o da 63.93 mg di 5 metiltetraidrofolo di calcio, pari a 50 mg di acido. La somministrazione di tale farmaco deve essere stabilita dal medico in base alle caratteristiche di ogni singolo paziente, al quadro clinico ed anche all’indicazione terapeutica per cui è prevista la somministrazione. A causa delle differenti forme farmaceutiche di tale farmaco che abbiamo appena descritto, si devono adoperare degli accorgimenti importanti: evitare di masticare le compresse prima dell’ingestione vista la loro particolare sensibilità del principio attivo una volta raggiunto l’ambiente gastrico, e richiede l’aiuto di personale medico per la somministrazione di Profelic tramite endovena.
Questo farmaco contiene lattosio, quindi la somministrazione è sconsigliata a tutti coloro che soffrono di intolleranza al lattosio oppure che hanno un deficit enzimatico di lattosio o sindrome di mal assorbimento al glucosio e galattosio. La soluzione iniettabile contiene paraidrossibenzoati ovvero eccipienti che hanno un forte potere allergenico. In caso di gravidanza ed allattamento tale farmaco può essere somministrato sempre sotto la supervisione medica costante ed in casi di forte necessità. Attualmente non sono note interazioni farmacologiche rilevanti, anche se diversi principi attivi come anticonvulsivanti e antiepilettici potrebbero interferire e limitare l’assorbimento da parte dell’intestino del tetraidrofolato. Per quanto riguarda gli effetti antagonizzanti in associazione all’impiego di farmaci inibitori della diidrofolato reduttasi sono estremamente ridotti.
Dosaggio
In caso di somministrazione per endovenosa raccomandiamo di effettuare l’iniezione delicatamente e di introdurre il liquido lentamente. Una volta effettuata la somministrazione orale, il paziente mostra un picco ematico che lentamente decade nel corso del tempo. La posologia che rientra a far parte della somministrazione minima di Prefolic sia per utilizzo parenterale intramuscolare o per endovenosa è di 15ml al giorno salvo prescrizione medica. Il trattamento farmacologico deve avvenire fino alla completa remissione della patologia e dei suoi sintomi e fino a quando non si è ricostruito il patrimonio endogeno.
In alcuni caso come l’antidotismo dei farmaci cototossici antifolici, la posologia di questo farmaco potrebbe essere necessaria a dosi elevate da somministrare ad intervalli di poche ore per via orale. Le compresse sono gastrointestinali ovvero liberano il loro principio attivo una volta raggiunto l’intestino e non devono essere masticate ma bensì deglutite intere al mattino. In presenza di dubbi su tale farmaco, prima della somministrazione consigliamo di rivolgersi al proprio medico di base oppure al farmacista di fiducia, che chiarirà ogni vostro dubbio riguardo al medicinale.