Il Prazene è un medicinale ansiolitico, ovvero che rientra a far parte delle benzodiazepine e viene utilizzato principalmente per trattare gravi stati di ansia che mettono in pericolo la vita di un soggetto provocandogli gravi disagi. Tale deve deve essere somministrato solo in presenza accertata di stati ansiosi molto gravi e sotto la prescrizione medica.
La somministrazione di Prazene deve essere solo ed esclusivamente limitata ed inoltre dovrebbe essere la più breve possibile, ovvero non deve superare le 8 o 12 settimane di trattamento, compreso anche i periodo della sospensione graduale.
Prima di estendere la terapia oltre il periodo sopra citato, il paziente deve rivolgersi dal proprio medico specialista, che valuterà la situazione clinica ed eventualmente prescriverà al malato un ulteriore dosaggio.
Il paziente deve essere informato prima della somministrazione, che tale farmaco va assunto solo per un breve periodo di tempo, ed inoltre deve essere al corrente su tutte le modalità di dosaggio, in particolar modo evidenziando che tale farmaco va diminuito in maniera progressiva e non interrotto bruscamente.
Oltre al questo, è molto importante che il paziente sappia della possibilità del fenomeno di rimbalzo, in maniera tale da poter essere in grado nel caso si manifestasse, di minimizzare il disturbo d’ansia rispetto a tali sintomi una volta sospeso il Prazene. Sconsigliamo il cambiamento improvviso di questo farmaco con un altra benzodiazepina a durata breve, perché potrebbero manifestarsi sintomi legati all’astinenza.
Tutti i farmaci che rientrano a far parte delle benzodiazepine, non devono essere somministrati ai bambini senza prima una valutazione attenta riguardo all’effettiva necessità di tale trattamento farmacologico.
Gli anziani in cura con Prazene, devono assumere il medicinale per la durata più breve possibile ed con un dosaggio ridotto. Ugualmente un dosaggio minimo è consigliato in tutti i pazienti affetti da problemi respiratori cronici causati dalla depressione respiratoria. La somministrazione di benzodiazepine è sconsigliata a tutti coloro che hanno insufficienza epatica, perché il farmaco può determinare la precipitazione dell’encefalopatia.
Recentemente, uno studio francese, ha portato alla luce un legame tra le benzodiazepine e il morbo di Alzheimer, quando l’utilizzo di questi farmaci ansiolitici è prolungato e costante nel tempo, ben oltre le dosi consigliate. Va quindi evitato ogni abuso per questi medicinali, anche in considerazione di effetti futuri.
Interazioni
Prima della somministrazione di Prazene, il paziente è tenuto ad informare il proprio medico se sta assumendo, oppure se ha assunto di recente, qualsiasi altro farmaco, anche quelli da banco che non necessitano della prescrizione medica.
L’assunzione di tale farmaco con l’alcool va evitata, perché l’effetto sedativo di Prazene potrebbe aumentare quando viene assunto in concomitanza con tali bevande. Tutto questo inoltre, influenza in maniera negativa sia le capacità di guidare che di utilizzare macchinari. Impiegare il Prazene insieme ai deprimenti del SNC, potrebbe accrescere l’effetto depressivo centrale.
In caso di somministrazione di tale farmaco in concomitanza con analgesici, potrebbe manifestarsi l’aumento dell’euforia, provocando nel malato la dipendenza psichica. Alcuni composti che inibiscono enzimi epatici impiegati in concomitanza come il citocromo P450, sono in grado di aumentare l’attività dei farmaci benzodiazepine.
Anche i contraccettivi orali possono aumentare gli effetti di Prazolo, perché in grado di inibire il metabolismo ossidativo, di conseguenza può provocare anche concentrazioni seriche sottoposte a metabolismo ossidativo.
Tutte le pazienti che seguono una terapia a base di Prazolo e di contraccettivi orali, devono essere costantemente monotorate per tenere sotto controllo gli effetti di tale farmaco. Tutte le benzodiazepine inoltre, devono essere somministrate con la massima cautela insieme alla Clozapina, perché potrebbero svilupparsi effetti depressivi aggiuntivi sul sistema nervoso.
Gestazione ed allattamento
Prima della somministrazione di Prazene ed anche di altri farmaci durante il periodo della gravidanza, bisogna chiedere consiglio al proprio medico o farmacista di fiducia. Attualmente a causa dei mancati studi e controlli sulle donne in gravidanza, non si hanno a disposizione dati sufficienti sulla teratogenicità da esposizione alle benzodiazepine.
Grazie ad alcuni studi, è stato possibile associare la comparsa di malformazioni al feto, dopo la somministrazione di Prazene o di altre benzodiazepine specialamente nel primo trimestre della gestazione. Se la somministrazione di tali farmaci è avvenuta prima che la paziente rimasse incinta, è doveroso informarla sugli eventuali rischi e pericoli per il feto.
Prazene non deve essere somministrato durante il periodo dell’allattamento al seno, perché le benzodiazepine vengono escrete nel latte materno per questo non dovrebbero essere prescritte alle donne che hanno da poco partorito.