Quando, invece, la quantità di urina, a prescindere dalla frequenza della minzione, è ingente, allora siamo in presenza di una poliuria, ed in questo caso la causa può essere semplicemente una maggior ingestione di liquidi, oppure cibi con grandi contenuti d’acqua, come molti vegetali.
Cause
Generalmente colui che soffre di pollachiuria si trova nella necessità di urinare anche otto o più volte al giorno e, a volte, non riesce neanche a riposare bene di notte perché anche in quelle ore destinate al riposo la voglia di urinare tiene svegli.
Le cause di questo disturbo possono essere diverse:
- Infezioni dell’apparato urinario: generalmente in questo caso la minzione si accompagna a dolore addominale e stato febbrile. Oltretutto il glande diventa sofferente (o la vagina per le donne) durante la minzione stessa;
- Una gravidanza: la minzione più frequente se si è in stato interessante si accompagna anche ad una nausea di mattina ed a una maggiore sensibilità delle mammelle;
- Ipertrofia prostatica: se la prostata si ingrossa, succede che essa prema contro l’uretra, che è quel tubicino nel quale l’urina passa per essere poi espulsa, impedendo così il flusso dell’urina attraverso l’uretra stessa. Questo causa un’irritazione delle pareti vescicali, cosa che causa contrazioni dell’organo anche quando il medesimo non è colmo di urina, per cui di fatto si incremente la frequenza della minzione;
- Il diabete: poiché l’organismo espelle gli eccessi di glucosio proprio con la minzione, se si è costretti a mingere più frequentemente del solito, il diabete potrebbe esserne la causa. Sia il tipo UNO che il tipo DUE. In questi casi il disturbo si accompagna ad una sete maggiore del solito;
- Un ictus o altro disturbo neurologico: una normale funzione urinaria della vescica può venire compromessa da fibre nervose danneggiate che insistono sulla vescica stessa, ed uno dei problemio può essere proprio la pollachiuria;
- Assunzione di un farmaco diuretico: spesso, se soffriamo di ipertensione, il medico ci sottopone ad una cura diuretica proprio perché una abbondante minzione tende a ridurre la pressione arteriosa. E’ uno dei casi in cui la pollachiuria è dovuta ad una azione volontaria, e quindi non deve destare preoccupazioni.
- Una cistite interstiziale: non si sa perché si possa andare incontro a questo disturbo, sicuramente esso genera dolenzie in tutta la zona della pelvi, ma soprattutto alla vescica, con impellenti e frequenti bisogni di mingere.
Esistono anche altre cause, un po’ meno frequenti, tra le altre: obesità, radioterapie, cancri alla vescica, tumore prostatico, calcolosi, insufficienze cardiache, ipertensione, fattori emozionali, incontinenza urinaria dovuta alla menopausa, diverticolosi vescicale.
Rimedi e trattamenti
Poiché non esiste una sola causa di pollachiuria e risultando evidente che per risolvere il problema occorre rimuoverne la causa, risulta evidente che ben più d’uno sono i possibili rimedi per questo problema.
Certo, possiamo in ogni caso adottare qualche accorgimento e/o operare qualche cambiamento nello stile di vita, per contribuire a migliorare la “qualità” della minzione e diminuirne il numero di “soste forzate al gabinetto”. Naturalmente.
- Una dieta naturale e sana: i cibi che inducono irritazione in vescica e quelli con azione diuretica vanno evitati accuratamente;
- I liquidi vanno assunti in modo “misurato”. Occorre bere per evitare la disidratazione ed episodi di stipsi, ma in modo non esagerato per evitare di sovraffaticare la vescica e, soprattutto, diminuire i liquidi di sera, per evitare la minzione di notte;
- Rieducare la vescica: provare in modo progressivo a trattenere un po’ di più l’urina allena la vescica ad una minzione meno frequente;
- Esercizi di Kegel: sono esercizi che rafforzano il tessuto muscolare adiacente la vescica e l’uretra, e consistono nel contrarre e rilassare la muscolatura pelvica, tra i cinque ed i sette minuti per tre volte al giorno. Aumentare la potenza di questa muscolatura rende più facile controllare la vescica;
Il trattamento farmacologico, invece, può essere condotto con farmaci quali il Vesiker, il Tofranil, il Ditropan, l’Oxytrol o l’Enablex. Tutti questi farmaci richiedono la prescrizione medica.