Quali sono i più comuni sintomi con cui si manifesta il morbo di Alzheimer? Capiamo quando preoccuparci e come intervenire.
Il morbo di Alzheimer è la forma più comune di demenza, che nel nostro Paese colpisce circa 70.000 persone ogni anno. Ad esserne interessati sono prevalentemente gli anziani: l’età avanzata, infatti, è il principale fattore di rischio legato allo sviluppo di questa condizione. Quali sono i sintomi più comuni del morbo di Alzheimer? Scopriamo insieme gli indicatori che dovrebbero far scattare un campanello di allarme.
Morbo di Alzheimer: i sintomi più comuni
Il morbo di Alzheimer inizia in modo subdolo, per poi compromettere progressivamente la capacità delle persone di condurre una vita normale e autonoma.
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Per questo, riconoscerlo a partire dalle sue prime forme di manifestazione non è semplice. Si tratta di una condizione che progredisce lentamente, manifestandosi con lievi problemi di memoria per poi giungere, nella sua fase più grave, a danneggiare i tessuti cerebrali, alterandone le funzioni.
In particolare, il morbo di Alzheimer intacca facoltà relative a:
- memoria;
- senso dell’orientamento;
- linguaggio;
- pensiero.
Il decorso della malattia, le cui tempistiche specifiche dipendono da persona a persona, prevede l’attraversamento di tre fasi:
- Demenza lieve;
- Demenza moderata;
- Demenza grave.
Demenza lieve
Come anticipato, la prima fase della malattia risulta facilmente individuabile. A questo stadio, infatti, i pazienti presentano lievi difficoltà di concentrazione e piccoli problemi di memoria, del tutto comuni nelle persone di età avanzata.
La durata media di questa fase è compresa tra i 2 e i 4 anni e si manifesta con sintomi come:
- Suscettibilità e sbalzi di umore;
- Perdita di interesse nei confronti di hobby e attività preferite;
- Stanchezza e svogliatezza;
- Difficoltà a orientarsi nello spazio e nel tempo.
Demenza moderata
La seconda fase del morbo di Alzheimer provoca l’intensificazione dei sintomi comuni che caratterizzano il primo stadio. La sua durata è ampiamente variabile: può andare dai 2 ai 10 anni.
In questo momento della malattia i problemi di memoria peggiorano, compromettendo la capacità di ricordare nomi familiari e riconoscere volti noti. Inoltre, il paziente inizia a trascurare la propria igiene personale e il proprio aspetto.
Demenza grave
Infine, l’ultima fase della malattia comporta lo sviluppo di una grave forma di demenza, che dura in media 3 anni.
A questo stadio chi ne è affetto perde completamente la propria autonomia: non è in grado di vestirsi, lavarsi e mangiare da solo, perde la capacità di pensiero e di parola e non riconosce più i propri cari.