La ipermenorrea, per quanto concerne una definizione alla lettera del termine, è un flusso di sangue da mestruazioni più abbondante o molto più abbondante del normale. Queste mestruazioni abbondanti possono anche accompagnarsi a metrorragia, e cioè delle perdite ematiche non regolari tra un ciclo mestruale e l’altro.
Altri disturbi che possono associarsi alla ipermenorrea sono la menorragia, e cioè un ciclo mestruale che va al di la, da un punto di vista temporale, dei classici sette otto giorni. Questo quadro, a sua volta, può essere completato anche dalla polimenorrea, vale a dire cicli mestruali troppo ravvicinati nel tempo gli uni agli altri.
Le origini di tutti questi disturbi possono essere diverse, ma spesso possono presentare un collegamento le une alle altre. Certe volte sono dovuti ad infiammazioni, a volte può essere presente qualche corpo estraneo nell’organo riproduttivo femminile, a volte, ancora, possono essere dovuti ad una variazione nella produzione degli ormoni estrogeni.
Poiché si tratta di una perdita di sangue più consistente del normale, e, a volte, anche molto più consistente, un altro sintomo che può accompagnare il quadro sintomatologico è rappresentato da una carenza di ferro.
La ipermenorrea può essere trattata con apposite terapie farmacologiche, ma è bene sapere che esistono, per il suo trattamento, anche dei rimedi a carattere naturale.
La sintomatologia
La sintomatologia della ipermenorrea comprende un quadro assai sfaccettato, che consta di episodi di nausea, di una tendenza alla perdita di sensi, una sintomatologia dolorosa legata al ciclo mestruale più forte del solito, e, come detto, da un flusso ematico mestruale estremamente abbondante. Se questo quadro sintomatologico si protrae per troppo tempo allora il quadro sintomatologico si può allargare, andando a comprendere anche un senso diffuso di stanchezza, fenomeni di pallore, difficolta respiratorie, fenomeni di palpitazione ed anche anemia con livelli ematici di ferro molto bassi. E? per queste cause che un intervento tempestivo può rivelarsi molto importante, chiedendo quanto prima un consulto con uno specialista affinché si riesca a ricomporre questo quadro sintomatologico prima che lo stesso divenga troppo serio.
Le terapie
Curare la ipermenorrea è possibile, e le terapie consistono soprattutto nell’utilizzo di prodotti farmacologici di tipo anticoagulante e di quelli il cui scopo è il potenziamento del tono della muscolature dell’utero, anche contenenti ormoni. IL tipo di terapia è, comunque, molto influenzato dalla diagnosi e quindi dalle cause individuate come originanti il problema.
Generalmente la ipermenorrea viene risolta con la cura degli eventuali disturbi che stanno all’origine di questo abbondantissimo flusso mestruale e dell’intero quadro sintomatologico.
Poiché anche una dieta sbilanciata, come, ad esempio, una dieta troppo ricca di zuccheri o di alimenti raffinati e di grassi di tipo insaturo, può essere una delle cause di ipermenorrea, anche una “rivisitazione” del proprio quadro alimentare può risolvere un problema di questa natura. Naturalmente anche tenere sotto controllo gli stress quotidiani darà una mano a prevenire e/o a risolvere il problema.
Una attività fisica regolare, di quelle che contribuiscono a creare uno stato di benessere generalizzato può ulteriormente dare il suo contributo. Alcune delle attività di tipo ginnico o sportivo particolarmente adatte a questo tipo di risultato sono il pilates, lo yoga ed il nuoto. Tra le tante opzioni tenete sempre presente una bella camminata regolare, tutti i giorni di quelle molto rilassanti.
Curare la ipermenorrea con i rimedi naturali
Anche sotto il profilo dei rimedi naturali per la ipermenorrea le soluzioni sono diverse. E’, in ogni caso, un bene ricordare che ogni tipo di cura naturale andrebbe sempre associata ad un sano riposo, necessario affinché il nostro organismo possa rigenerarsi e ricaricarsi di energia. Però al riposo può essere molto utile aggiungere qualche erba officinale, quale potrebbe essere il caulophyllum, oppure anche l’idraste (appartiene alla categoria dei vasocostrittori) ed anche l’agrimonio. Anche se si tratta di rimedi a carattere naturale occorre prestarvi attenzione, in quanto alcuni di essi potrebbero indurre degli effetti indesiderati, soprattutto se su sta allattando un bebè o se si è sotto altre terapie di natura farmacologica. Anche nel caso dei rimedi naturali è sempre indicato chiedere indicazioni al proprio medico di base o ad uno specialista.
L’aromaterapia può essere un’altra strada percorribile, da effettuare con una miscela composta da due gocce di olii essenziali, ad esempio di camomilla e di rosa di attar, poi di camomille e salvia e con quattro gocce di olio di maggiorana, il tutto mescolato a due cucchiai pieni di olio di mandorle, del tipo dolce. Amalgamando il tutto è poi possibile utilizzare l’unguento ottenuto per effettuare dei massaggi sullo stomaco di sera.