Se vogliamo prevenire il gonfiore addominale dobbiamo stare attenti soprattutto agli alimenti che rischiano di fermentare, ad esempio il pane, la pasta e la verdura. Via libera, invece, per zenzero e finocchio.Chi è costretto a sopportarlo sa di cosa stiamo parlando. Cioè, per esempio, della necessità urgente, in un certo momento, di slacciare la gonna o i pantaloni se vuole continuare a respirare, più o meno regolarmente.Magra consolazione è il fatto di essere in “consistente” compagnia, dato, appunto, che è un disturbo molto diffuso. Soprattutto fra le donne. Come abbiamo detto, e soprattutto per via del ciclo mestruale. Ovviamente stiamo parlando di gonfiore addominale vero e proprio, non di quel senso di pesantezza, di pienezza che normalmente quasi tutti avvertiamo a fine pasto. Stiamo parlando di una espansione addominale visibile ad occhio nudo, ed anche bene. Visibile e fastidiosa, tanto che chi ci convive prima o poi si reca da uno specialista.
E uno specialista, probabilmente, vi darà questi sei consigli per cercare di prevenire il fastidioso gonfiore addominale:
Attenzione agli ortaggi & simili
E’ vero che per aiutare la digestione dovemmo sempre mangiare tanta frutta e verdura, ma c’è chi palesa una sensibilità tutta sua verso questi alimenti, ed in questi casi la regola non ha valore. Anzi… non appena costoro ne mandano giù un po’ più del solito parte il processo fermentativo che provoca il gonfiore addominale ed anche, ahimè, il meteorismo. Attenzione non solo alla frutta ed agli ortaggi, però, anche lo zucchero raffinato contenuto nella pasta, nelle farine bianche e nel pane sono causa di flatulenza e gonfiore addominale, così come le patate, la birra, il lievito ed anche qualche radice come il topinambur.
Le fibre non sono tutte uguali
E’ frase molto ascoltata che “le fibre alimentari sono un toccasana per la salute ed il loro consumo sarebbe auspicabile 12 mesi su 12, Invece la situazione non è proprio questa: se è vero che aiutano la peristalsi intestinale, è anche vero che possono provocare o peggiorare il gonfiore intestinale e indurre la stitichezza. Che poi è il motivo per il quale molti le consumano. Però, una volta assimilate, le fibre si trasformano, grazie alla flora batterica intestinale, per un processo fermentativo, il quale, come abbiamo visto, è la principale causa del gonfiore intestinale. E la cosa peggiora se si assumono le fibre lunghe, ad esempio come quelle che abbondano nelle lattughe a foglie larghe. Strano, ma non infrequente: molti lamentano il gonfiore addominale dopo aver mangiato un’insalatona che, a prima vista, sembrava così sana! Anche gli ortaggi ed i legumi (cavolfiore) e la frutta secca (noci in primis) provocano gli stessi effetti. E allora? Innanzitutto consumiamo più verdure a foglie piccole, con minore fermentazione. Poi centrifughiamola, questa frutta e questa verdura, elimineremo le parti delle fibre che non vengono digerite. Passiamo i legumi e gli ortaggi, e tritiamo la frutta secca.
Diminuiamo i latticini
Si sa che procurano il gonfiore addominale, ma non si sa (almeno non molto) il perché. Ebbene, con l’avanzare dell’età buona parte degli individui non digeriscono più normalmente il lattosio, cioè lo zucchero che si trova ei latticini. In realtà l’età avanzata fa perdere un certo enzima, che si chiama lattasi, il quale risiede nelle pareti del piccolo intestino e serve ad aiutarci nella digestione del lattosio. Lo zucchero, a questo punto non digerito, inizia a fermentare, provocando il fastidioso gonfiore addominale. Quindi, se vogliamo prevenirlo, questo benedetto gonfiore addominale, vanno eliminati il latte, i formaggi freschi (ad esempio il mascarpone o la ricotta). Addio ai formaggi o al latte? Non proprio, “viriamo” sul latte ad alta digeribilità, su quello di riso o di soia e, per i formaggi, ripieghiamo su quelli stagionati.
Frutta sì, ma lontana dai pasti
L’abitudine si tramanda e il pasto finisce con la frutta. «Un errore che bisognerebbe evitare, soprattutto chi soffre di gonfiore addominale. Alla base c’è sempre il processo di fermentazione. Dopo i sessant’anni, poi, tantissime persone hanno i diverticoli: piccole tasche che si formano nella parte finale dell’intestino, dove si può accumulare dell’aria» prosegue l’esperta.
La masticazione lenta, questa sconosciuta
I nostri cari e saggi vecchietti lo hanno sempre affermato: i bocconi vanno masticati almeno una cinquantina di volte! E? una gran bella abitudine, ahimè passata in secondo piano li relegata dai nostri veloci ed infermali ritmi di vita che ci inducono a mangiare (a pranzo prima che gli altri) molto rapidamente. Con un occhio sullo smartphone, attenti ai social, con il cibo che ci entra in bocca quasi automaticamente, mentre con questi bocconi veloci insieme al cibo entra anche tanta aria, ed inizia a manifestarsi il gonfiore addominale. Dedichiamo più tempo ai pasti e mastichiamo tanto e tanto lentamente ogni boccone: entrerà molta meno aria nella pancia ed avremo fatto un gran passo in avanti nella prevenzione del gonfiore addominale. E inizieremo anche la digestione nel modo migliore!
Il finocchio è un amico
Il finocchio è una specie di pozione magica contro qualsiasi disturbo della digestione, tanto più se viene ingerito sotto forma di tisana o decotto, o, ancora, di infuso fatti con i suoi semi. Oltre le tante altre virtù, il finocchio riduce il gonfiore addominale, combatte la fermentazione dei cibi ed è un ausilio nell’eliminazione dell’aria che si va accumulando nell’intestino e nello stomaco.