L’allattamento al seno è un processo naturale per la crescita del bambino. È il momento più intimo tra una madre e il proprio bambino, non solo mezzo efficace per il suo nutrimento. L’allattamento è anche un modo in cui genitore e figlio consolidano il proprio rapporto.
La donna comincia a secernere il latte per nutrire il piccolo ma a volte qualcosa non va nel verso giusto ed è possibile che, nonostante il bambino sia ormai grande per mangiare un po’ di tutto, il capezzolo della madre continui a secernere latte. Questo può succedere anche negli uomini e nelle donne che non sono mai state in condizioni di gravidanza. Si chiama galattorrea ed è una condizione fastidiosa che può derivare da moltissime cause.
Il termine galattorrea si riferisce alla secrezione di latte che non deriva dall’allattamento al seno. È bilaterale e il volume del latte può essere sia grande che piccolo. Il latte può essere secreto spontaneamente.
Fisiologia
L’allattamento richiede la prolattina e altri ormoni come gli estrogeni, il progesterone, l’insulina e i tiroidei. L’ossitocina è invece coinvolta nel rilascio del latte. Viceversa, gli estrogeni e il progesterone possono avere un effetto inibitorio sulla lattazione.
La prolattina è l’unico tra gli ormoni prodotti dall’ipofisi che viene regolato da un fattore inibitorio dall’ipotalamo, la dopamina. Gli altri ormoni sono regolati da un fattore di rilascio. Tuttavia, questo provoca anche il rilascio di prolattina. Un suo aumento fisiologico si verifica in risposta alla gravidanza, alla stimolazione del seno, allo stress, al sonno, alla disidratazione, al rapporto sessuale, all’attività fisica e al cibo.
Galattorrea: epidemiologia
La galattorrea è molto più comune nelle donne che negli uomini, specialmente in età riproduttiva ma si può verificare anche nelle donne in menopausa. Nelle donne la galattorrea può essere fisiologica ma negli uomini è sempre patologica.
L’iperprolattinemia è la causa più comune. Circa il 90 per cento delle donne con iperprolattinemia hanno la galattorrea. Ne soffre il 17 per cento delle donne con malattie riproduttive, in particolare la sindrome dell’ovavio policistico. La tesi viene rafforzata da uno studio che dimostra come il 48 per cento delle donne con iperprolattinemia che hanno subito esami per sanguinamento uterino anomalo, avevano la galattorrea.
Cause fisiologiche
- gravidanza e post-allattamento (è possibile continuare a produrre latte fino ai due anni successivi all’allattamento)
- pubertà e menopausa
- stimolazione del capezzolo o suzione.
Cause non fisiologiche
- iperprolattinemia idiopatica
- morbo di Addison
- acromegalia
- tumori metastatici
- infezioni
- farmaci
- malattie sistemiche
- malattia renale cronica
- insufficienza epatica
- ipotiroidismo
- crisi epilettiche
- fuoco di Sant’Antonio
- lesioni del midollo spinale
- sclerosi multipla
- traumi
Farmaci che aumentano la prolattina e causano la galattorrea
Non si tratta di un elenco completo ma siamo riusciti a raccogliere i medicinali che più incidono sui livelli di prolattina. Questi sono:
- anti-psicotici
- neurolettici
- antidepressivi
- antipertensivi (anche beta-bloccanti)
- contraccettivi
- procinetici.
Come si gestisce?
Di seguito i passaggi principali per gestire la galattorrea e continuare a vivere la quotidianità senza fastidi.
- escludere gravi patologie come il tumore al seno
- identificare e trattare la causa, se possibile
- trattare l’ipotiroidismo
- se la causa non può essere affrontata, prendere in considerazione gli agonisti della dopamina
- trattamento ormonale, il testosterone per gli uomini e gli estrogeni per le donne. Ciò contribuisce a prevenire l’osteoporosi e migliorare i sintomi della galattorrea.