Per qualcuno può voler dire seguire una dieta più bilanciata, muoversi di più, ridurre i livelli di stress. Per le donne fumatrici, invece, vuol dire innanzitutto provare a smettere di fumare.
Gli effetti negativi del fumo sull’organismo, del resto, sono ormai ben noti. Quello che forse non tutti sanno, invece, è che fumare in gravidanza può avere effetti anche molto seri sia sulla madre che sul bambino. Non serve ricordare, infatti, che le normali sigarette in commercio contengono sostanze (nicotina, monossido di carbonio, etc.) che possono causare danni, anche gravi, a carico dei principali sistemi del nostro corpo.
I danni del fumo su una donna in gravidanza
Una donna che stia progettando una gravidanza, insomma, dovrebbe smettere immediatamente di fumare, anche in considerazione del fatto che, secondo numerosi studi, il fumo avrebbe effetti negativi sulla fertilità femminile. La nicotina, infatti, renderebbe più difficile l’incontro tra ovuli e spermatozoi, riducendo la contrattilità delle tube. Senza contare che, abbassando il livello di progesterone, il fumo rende difficoltoso anche l’annidamento dell’ovulo fecondato e ne può danneggiare la maturazione. Il risultato? È che le probabilità di arrivare a una buona fecondazione scende del 40% in una donna fumatrice. Una donna che non abbia smesso di fumare in gravidanza, poi, potrebbe andare incontro a problemi di sanguinamento vaginale o legati a un cattivo attaccamento della placenta all’utero. Non sorprende, perciò, che gli esperti abbiano trovato una correlazione tra il fumare in gravidanza e il rischio di aborti, parti prematuri (secondo alcuni studi, il 15% dei nati prematuri sarebbero figli di madri fumatrici) e nascite sottopeso. A un livello zero, infatti, l’effetto della nicotina sul feto ha a che vedere con il cattivo scambio di sostanze nutritive e ossigeno tra madre e bambino. Com’è ben noto per gli effetti del fumo sul sistema cardiovascolare, cioè, le sostanze tossiche contenute nelle sigarette restringono i vasi sanguigni, impedendo, in caso di gravidanza, il corretto circolo madre-feto.
Cosa rischia il bambino se la mamma fuma in gravidanza?
Moltissimi altri, però, sono i pericoli a cui viene esposto il bambino se la madre continua a fumare in gravidanza. Alcuni studi hanno dimostrato, per esempio, che i figli delle fumatrici sono più esposti, entro poche settimane dalla nascita, alla cosiddetta morte in culla: la percentuale sale, infatti, del 20% tra i nati da donne che non abbiano smesso di fumare almeno entro la 16esima settimana di gravidanza. Né si può dimenticare il rischio malformazioni: tra le più comuni ci sarebbero il labbro leporino e la palatoschisi, con incidenza quasi raddoppiata rispetto ai nati da non fumatrici.
Il fumo in gravidanza, però, sembrerebbe esporre il nascituro a danni ben più gravi e a carico del:
- sistema respiratorio: le sostanze nocive contenute nella sigaretta, infatti, disturberebbero lo sviluppo polmonare del feto, aumentando le probabilità che nei primi anni di vita il bambino soffra di disturbi cronici delle vie respiratorie quali asma, allergie, otiti, etc.;
- sistema nervoso: la nicotina sarebbe in grado, nei casi più gravi, di modificare le sinapsi neuronali, mettendo i figli delle donne fumatrici a rischio di danni anche permanenti;
- patrimonio genetico: sarebbero soprattutto gli additivi contenuti nelle normali sigarette (nitrosamina, idrocarburi aromatici, etc.) a generare, in potenza almeno, danni permanenti al codice genetico del bambino.
Fumare in gravidanza espone il bambino al rischio tumori?
Non va sottovalutato, ovviamente, il rischio tumori. Ci sono ormai numerose evidenze scientifiche, infatti, che correlano una maggiore probabilità di sviluppare forme tumorali all’essere stati esposti, da piccoli, al fumo passivo. In particolare, per i figli di donne che non hanno smesso di fumare in gravidanza sarebbe più alto di una volta e mezza il rischio di ammalarsi di cancro alle vie respiratorie o alla vescica e di addirittura quattro volte quello di sviluppare cancro al naso.
Perché smettere di fumare in gravidanza?
Tutto senza considerare che il fumo in gravidanza è spesso collegato a problemi comportamentali del bambino. Risultati scolastici non soddisfacenti, disturbi dell’attenzione o caratteriali, iperattività, maggiore impulsività sono tra i disturbi più spesso riscontrati tra i figli delle donne fumatrici, legati quasi sicuramente ai danni neuronali causati dal fumo.
Smettere di fumare in gravidanza è quindi essenziale per la salute della madre e del bambino. Per farlo? Se proprio non si riesce da soli serve rivolgersi a un consultorio o ad altro personale medico adeguatamente formato e in grado di dare assistenza in materia.