Diverse persone, in queste settimane, lamentano dolori di vari tipi accompagnati da febbre alta: siamo in estate, cosa sta succedendo al nostro corpo.
Quanti di noi, almeno una volta nella vita, non ci siamo dovuti confrontare con un’impennata della temperatura corporea, con diversi dolori soprattutto articolari, durante il periodo estivo? La febbre sale anche a 39 o 40 e ci sentiamo spossati, poi nel giro di qualche giorno, tutto torna alla normalità. Ma cosa sta accadendo al nostro corpo, dunque?
La causa principale della febbre alta d’estate è legata al fatto che siamo sottoposti a stress a causa del caldo e dei forti sbalzi di temperatura, spesso causati dall’uso eccessivo dell’aria condizionata impostata a temperature troppo basse. Ma non è l’unica causa che può portare a queste febbri repentine e che insieme alle alte temperature esterne ci spossano più del dovuto.
Quanto dura la febbre in estate: non sottovalutiamo i rischi
La febbre può manifestarsi improvvisamente, anche con picchi di 39°C, ed è più frequente di quanto si pensi. Le principali cause sono appunto gli sbalzi climatici, virus e la stanchezza. Non solo: lo stress accumulato durante l’anno può indebolire il sistema immunitario, causando febbre anche durante le vacanze. Quello che non va sottovalutato è soprattutto la durata della febbre.
Spesso, infatti, questa si risolve nel giro di 48 ore, ma accade spesso che duri anche una settimana o una decina di giorni. Col passare dei giorni, dunque, è meglio tenere qualche accortezza in più e considerare i rischi di una febbre alta estiva. In particolare, le infezioni virali e gastrointestinali sono frequenti in estate a causa delle alte temperature e degli ambienti umidi: se non guariamo bene, possono esserci ripercussioni.
Ma è vero che il caldo può far salire la febbre?
Un’altra variabile legata alla febbre estiva è proprio il caldo: insolazioni e colpi di sole, causati da prolungata esposizione diretta al sole, possono provocare febbre. Per prevenire, si consiglia di evitare l’esposizione nelle ore più calde, proteggere la testa e mantenere una buona idratazione. Anche i colpi di calore, dovuti ad alte temperature, umidità e scarsa ventilazione, possono aumentare la temperatura corporea.
La febbre estiva legata al caldo può essere accompagnata da altri problemi che non vanno assolutamente sottovalutati, come l’insorgere di eritemi solari, legati appunto all’esposizione prolungata ai raggi solari. Col caldo, il nostro corpo subisce una serie di trasformazioni: sono dei rischi che non vanno sottovalutati. Facciamo dunque attenzione a noi stessi, e proteggiamo i soggetti più sensibili: anziani e bambini.
Cosa fare in caso di febbre alta d’estate
Un altro fattore di rischio, che può determinare poi un’improvvisa febbre estiva, è legato alla mancata manutenzione dei condizionatori: questa infatti è cruciale per evitare infezioni causate da agenti patogeni presenti nei filtri non puliti. Quello che dobbiamo sapere è anche come comportarci in caso di febbre alta d’estate, che ha effetti differenti dalla classica influenza dei mesi più freddi.
Innanzitutto, sarebbe importante nei giorni del picco di temperatura tenersi assolutamente a riposo, poi eventualmente per far scendere la temperatura, provate col vecchio rimedio della nonna, vale a dire il classico fazzoletto bagnato in testa. L’alternativa più “strong” può essere anche usare un panno con del ghiaccio al suo interno da mettere su caviglie, polsi e fronte. Ricordate infine che è fondamentale l’idratazione.