La fase follicolare (chiamata anche “fase proliferativa”) rappresenta la prima fase del ciclo ovarico, con inizio coincidente con il primo giorno del ciclo mestruale, e fine con l’evento dell’ovulazione. Considerato che la fase follicolare e la fase luteale si “dividono” equamente la durata del ciclo mestruale, ne consegue che la sua estensione è in media di 14 giorni. Può comunque variare, anche in maniera significativa, da donna a donna e da ciclo a ciclo.
I follicoli
Per cercare di comprendere quali sono le principali caratteristiche della fase follicolare, iniziamo con l’introdurre i “protagonisti”, i follicoli. I follicoli sono contenuti all’interno delle ovaie in diverse condizioni di sviluppo: la maggior parte è tuttavia in una condizione che può essere definita primordiale (ovvero, si parla di follicoli immaturi); una parte minoritaria di essi si sviluppa invece in follicoli preovulatori, procedendo con la propria “esistenza” in maniera totalmente indipendentemente dagli altri.
La funzione principale dei follicoli è quella di costituire il supporto per gli oociti, ovvero, dell cellule uovo che sono racchiuse al loro interno.
Follicogenesi
Introdotti i follicoli, compiamo un piccolo passo in avanti ricordando che il loro sviluppo, chiamato follicogenesi, ha inizio dopo la pubertà e può avere due diversi esiti: da una parte vi sarà la morte del follicolo (la c.d. atresia), dall’altra parte l’ovulazione (ovvero, la liberazione dell’ovocita maturo che è contenuto in esso). Il processo di ripete per ogni ciclo, e termina con la menopausa, quando i follicoli contenuti nelle ovaie non sono più sensibili ai segnali ormonali.
Suddivisione della fase follicolare
In realtà, la fase follicolare può ben essere distinta in tre differenti sottofasi: la fase preantrale, la fase antrale e la fase preovulatoria. Vediamole brevemente, una per una.
Fase preantrale
La fase preantrale, la prima della fase follicolare, ha una durata tra i 3 e i 5 giorni (può comunque variare sensibilmente): in tale fase, le cellule follicolari iniziano a proliferare formando strati multipli intorno all’oocita, e differenziandosi nelle cellule della granulosa. Il follicolo incontra dunque una prima fase di crescita, diventando da primordiale a primario. Le cellule della granulosa inizieranno a secernere significativi livelli di glicoproteine, che formeranno intorno all’oocita e alla granulosa una membrana (la c.d. “zona pellucida”). Nel tessuto connettivo, alcune cellule si differenzieranno inoltre per formare lo strato esterno delle cellule, formando una teca interna ed una teca esterna. Nella fine della fase preantrale, sulle membrane compaiono i recettori delle gonadotropine (i recettori dell’ormone luteinizzante LH sulle cellule tecali, e i recettori dell’ormone follicolo-stimolante FSH sulle cellule della granulosa). Solamente i follicoli che hanno ormoni gonadotropici proseguono nel loro sviluppo: gli altri, invece, portano a morte l’oocita.
Fase antrale
Veniamo dunque alla fase antrale, nella quale entrano i follicoli che incontrano nella circolazione sanguigna una soddisfacente concentrazione di ormone luteinizzante (LH) e di ormone follicolo-stimolante (FSH). I follicoli che seguono questa fase di sviluppo costituiscono una cavità piena di liquido chiamata antro, e “elevandosi” allo stadio di follicoli secondari. Dopo circa sette giorni, uno di questi follicoli (il follicolo dominante) sarà selezionato dall’organismo per poter completare il suo sviluppo: i follicoli secondari rimasti andranno incontro a graduale morte. La selezione avverrà sulla base della sua capacità di produrre livelli adeguati di estrogeni a fronte della caduta dei livelli di FSH.
Nella seconda fase della fase preantrale, il follicolo dominante proseguirà il suo sviluppo: alcune cellule della granulosa costituiranno il c.d. “cumulo ooforo”, un cordone di cellule che attacca l’oocita e la corona radiata alla parete del follicolo, che ora è divenuto “follicolo di Graaf”. Nella fase finale di quella antrale, infine, gli alti livelli di estrogeni e di FSH permetteranno alle cellule della granulosa di attivare i recettori per l’ormone luteinizzante (LH), stimolando il follicolo a secernere il nuovo ormone.
Fase pre-ovulatoria
Si arriva infine alla fase pre-ovulatoria, garantita da una congrua concentrazione di FSH e di LH nell’ambiente che circonda il follicolo. La fase è definita pre-ovulatoria in quanto, appunto, è in grado di precedere di poco l’ovulazione. Lo stadio è definito anche della “maturazione” o della rottura della vescicola germinale. Il perché è molto semplice: in questa parte delicata si assiste alla ripresa della meiosi e al distacco dell’oocita secondario dalla parete, che ora sarà libero di fluttuare nell’antro, unitamente alla corona radiale che lo riveste. Il follicolo pre-ovulatorio incrementerà significativamente il suo volume, preparandosi per la fase successiva del ciclo mestruale.