Nei casi in cui il soggetto che soffre di emospermia abbia meno di 40 anni, spesso non vi sono disturbi particolari che hanno causato tale situazione e, di conseguenza, il problema tende poi a risolversi da solo. Ovviamente, il consiglio è quello di contattare sempre il proprio medico, specialmente se il sangue nello sperma si presenta più di una volta.
Tra le varie possibili cause, infatti, bisogna considerare la prostatite, anche se il sintomo non può mai essere preso sotto gamba quando diventa frequente, dal momento che potrebbe essere ricollegato a qualche patologia piuttosto grave. Sia l’esame del sangue PSA che l’esame rettale digitale possono garantire ulteriori informazioni per ottenere un quadro clinico più chiaro e giungere ad una diagnosi più precisa. Per escludere la presenza di un tumore alla prostata possono essere eseguita un’ecografia e una biopsia prostatica.
Cause
Sono davvero numerose le cause che possono provocare l’emospermia. Si tratta spesso di fattori che non sono rischiosi e quindi benigni, ma in qualche caso si può trattare anche di fenomeni maligni e decisamente rischiosi per la salute del paziente. In alcuni casi, il sangue nello sperma può derivare da un tumore che ha colpito la vescica, la prostata oppure i testicoli. Nella maggior parte dei casi, però, si tratta di un disturbo che si verifica per colpa di malattie di natura infiammatoria, come ad esempio l’uretrite, la sindrome dolorosa del plesso pelvico, la prostatite o l’epididimite. Tra le altre possibili cause troviamo anche l’infiammazione che colpisce il dotto che si trova nei pressi dei testicoli, mediante il quale passa il liquido seminale.
Cause rare
Può capitare, in alcuni casi piuttosto rari, che l’emospermia sia dovuto ad un’infezione che compare mediante trasmissione sessuale, come ad esempio la gonorrea, la clamidia, la tricomoniasi o l’herpes genitale. In altri casi può essere provocata da delle problematiche nella coagulazione del sangue (ad esempio, l’assunzione di Coumadin potrebbe portare a tale problematica), così come nell’ipertensione arteriosa nella sua forma più grave, ma anche per colpa del cancro, incluso quella alla prostata.
Sintomi
Chiaramente il sintomo più evidente di tale situazione è il riscontro di sangue all’interno dello sperma. Può capitare che tale condizione comporti del dolore, così come non dia alcun fastidio. Quando le cause sono, però, collegate con una patologia particolarmente grave, allora anche i sintomi possono essere decisamente più complessi. Il soggetto che soffre di emospermia, infatti, potrebbe avvertire dolore sia nel corso della minzione che durante l’eiaculazione. Un dolore che spesso si può estendere anche al tratto più basso della schiena. In alcuni casi, tale condizione è accompagnata da febbre e gonfiore nella zona dell’inguine o dello scroto.
Durata
La presenza di sangue all’interno del liquido seminale può verificarsi anche con una notevole costanza. Nella maggior parte dei casi, la risoluzione di tale problematica avviene in maniera autonoma nel giro di qualche settimana, ma può capitare che tale sintomo cominci a verificarsi con notevole insistenza, comparendo anche per più di tre mesi di fila. Quando si riscontra una certa persistenza, allora sarà necessario effettuare dei controlli ed esami approfonditi.
Esami
Il medico comincerà a controllare in maniera generale la situazione di genitali e prostata e, in qualche caso, potrà richiedere di eseguire degli esami sullo sperma, in maniera tale da quantificare con precisione la presenza di sangue all’interno del liquido seminale. Successivamente, il medico cerca di capire se ci siano in corso delle infezioni che hanno colpito l’apparato urinario. Ulteriori esami possono essere disposti dall’urologo e sono rappresentati essenzialmente da una Tac o un’ecografia dell’apparato urinario, così come un esame cistoscopico sia della prostata che della vescica.
Terapia
È chiaro che il trattamento dell’emospermia sia strettamente legato alle cause che l’hanno scatenata. Nel caso in cui ci sia un’infezione, allora potrebbe servire una terapia a base di antibiotici, oppure nel caso di una cisti potrebbe essere necessario il drenaggio usando un ago. Per dare un po’ di sollievo rispetto ai sintomi legati ad un’infezione che ha colpito la prostata o il tratto urinario spesso viene suggerita una cura a base di normali farmaci analgesici da banco, bere tanta acqua e una dieta a base di cibi con tante fibre, per favorire la defecazione. Quando le cause sono molto più gravi, come ad esempio un problema nella coagulazione del sangue o un tumore, allora servirà il parere di uno specialista per capire come procedere.