Ci sono ben quattro tipi di distacco della retina. Il primo è quello regmatogeno (DRR) che si verifica con la maggiore frequenza e viene provocato proprio dal fatto che la retina si rompe e lascia campo libero al liquido all’interno dello spazio sottoretinico. La seconda tipologia è quella trazionale, che viene causata dallo sviluppo di membrane sulla superficie della retina, che provocano una vera e propria trazione che porta al sollevamento della retina. Si tratta di una situazione che spesso si verifica con l’ischemia retinica, causata anche dal diabete, dalle trombosi venose nonché dalla retinopatia precoce.
La terza tipologia è quella essudativa, provocata da uno stato infiammatorio oppure da delle lesioni neoplastiche o vascolari che portano al ristagno di liquidi esattamente al di sotto della retina. La quarta e ultima tipologia corrisponde a delle forme miste. In quest’ultimo caso c’è la possibilità che il distacco prenda di mira la porzione centrale della retina, la parte maculare e la fovea. La conseguenza è che la perdita progressiva della vista sarà decisamente più rapida e ci sono poche possibilità di ripristinare la situazione originale.
Cause
Il distacco della retina può accadere per colpa della liquefazione vitrea e il distacco posteriore del vitreo. Sono delle situazioni che dipendono dall’invecchiamento e dalla condizione dell’occhio. Con il passare degli anni, infatti, il liquido umor vitreo modifica la sua consistenza, fino a diventare molto più denso, provocando proprio il sollevamento della retina nelle zone in cui quest’ultima risulta avere uno spessore ridotto. Un’altra causa può corrispondere alla degenerazione a palizzata, ovvero ad una notevole aderenza del vitreo rispetto ai bordi della retina e può comportare questo problema. Tra le altre cause troviamo dei traumi all’occhio, il diabete, delle malattie che provocano delle infiammazioni, patologie genetiche, come ad esempio la sindrome di Ehler Danlos e la sindrome di Marfan. Infine, anche la pseudofachia può causare il distacco della retina e può insorgere subito dopo l’operazione di cataratta.
Sintomi
Ci sono alcuni sintomi che possono insorgere poco prima che avvenga il distacco della retina. Tra gli altri troviamo uno scotoma, ovvero una sorta di ombra che va a rendere scura gran parte del campo visivo del paziente. Circa la metà dei pazienti con il distacco della retina soffre del DVP, ovvero una situazione particolare per cui si vedono dei lampi di luce e dei corpi mobili molto scuri nei giorni che precedono il distacco. Infine, troviamo anche dei lampi di luce che all’improvviso attraversano uno o entrambi gli occhi, ma anche la visione all’improvviso di corpi molto scuri che si muovono alla vista, come fossero delle mosche.
Diagnosi
Alla diagnosi si può arrivare mediante due esami in modo particolare. Si tratta di una visita oculistica specializzata che permette di individuare sia la rottura che il distacco della retina. È necessario comprendere alla perfezione, infatti, quale sia la tipologia di distacco che il paziente ha subito, quindi comprendere se si tratti di distacco regmatogeno, trazionale, essudativo oppure di natura mista. Un altro esame che spesso viene prescritto in questi casi è l’ecografia oculare, che permette di capire meglio quali siano le condizioni della retina.
Terapie
Il trattamento per il distacco della retina ovviamente deve avvenire con carattere di urgenza, visto che altrimenti la perdita della vista è progressiva e può essere totale se si dovesse lasciare passare troppo tempo. Le cure possibili sono diverse. Un’alternativa è la fotocoagulazione con laser argon, che permette di realizzare una sorta di cicatrice vicine al punto di rottura che vada a bloccare l’accesso del liquido nello spazio al di sotto della retina. Nel momento in cui il distacco colpisce una zona molto ampia della retina, allora il paziente deve essere sottoposto a intervento chirurgico. Quest’ultimo può avvenire ab-esterno, con la chirurgia episclerale che non prevede di entrare nell’occhio, oppure ab-interno, ovvero con la vitrectomia.