La dieta ipolipidica, diffusa in maniera crescente anche in Italia, è un regime alimentare a basso contenuto di grassi, in cui la quota di lipidi è inferiore al 25 per cento. Se associata a restrizione calorica, la dieta lipidica è sicuramente molto utile per poter dimagrire sebbene, prevalentemente, venga utilizzata per poter migliorare alcune condizioni di squilibrio, quale quella determinata da un eccesso di colesterolo.
Cosa è la dieta ipolipidica
Da quanto sopra anticipato dovrebbe esser chiaro che la dieta ipolipidica caratterizza un piano alimentare in cui la percentuale di lipidi è inferiore alla percentuale stabilita. Considerate le linee guida dell’INRAN (Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione), secondo cui la percentuale di lipidi deve essere compresa tra il 25 ed il 30 per cento, una dieta ipolipidica dovrà puntare su percentuali inferiori a tali soglie.
Caratteristiche della dieta ipolipidica
La dieta ipolipidica può essere di tre diverse tipologie. La prima forma, tradizionale, prevede un contenuto di lipidi inferiore al 30 per cento ma non inferiore al 25 per cento. La seconda forma, ipolipidica moderata, prevede una percentuale di grassi compresa tra il 20 ed il 25 per cento. La terza forma, ipolipidica stretta, prevede invece una quota di lipidi inferiore al 20 per cento.
Si tenga inoltre conto che a volte la dieta ipolipidica è anche ipoglucidica, prevedendo altresì un contenuto piuttosto basso di zuccheri semplici e di carboidrati complessi. E che può essere altresì ipocalorica, nel caso in cui sia necessaria una perdita di peso, o iposodica, a ridotto contenuto di sale.
A cosa serve la dieta ipolipidica
La dieta ipolipidica punta principalmente a ridurre i rischi di complicazioni che sono legate ad obesità e a sovrappeso. Non è comunque escluso che la dieta ipolipidica possa essere prescritta anche per perdere peso, soprattutto se associata ad un regime ipocalorico e ad un’attività fisica moderata ma costante. In linea di massima, cercando di tenere sotto controllo la quota lipidica, si può arrivare a perdere fino ad 1 kg di peso corporeo alla settimana. Per quanto ovvio, sarebbe bene non eccedere, perché in una dieta dimagrante bilanciata i lipidi devono sempre essere presenti, fornendo il 25 % della calorie giornaliere. L’importante è pertanto non eliminare i grassi, ma puntare su quelli insaturi.
Alimenti consigliati nella dieta ipolipidica
A questo punto, giova cercare di comprendere quali siano gli alimenti inseribili all’interno di una dieta ipolipidica, e quali alimenti debbano invece essere limitati o eliminati. Tra quelli da preferire c’è sicuramente il pesce (nasello, merluzzo, orata, cernia, dentice sono quelli privilegiati) e alcune forme di carni bianche e magre (pollo, tacchino, coniglio, cavallo e le parti magre di vitello, maiale e bovino adulto). Vanno inoltre bene tutti i tipi di legumi (come ceci, lenticchie, fagioli, fave, piselli, soia) e i cereali integrali. Non vi sono inoltre indicazioni limitative sul consumo di frutta e verdura, mentre tra i latticini bene scegliere latte scremato o parzialmente scremato oppure latte vegetale, yogurt magro o yogurt vegetale, fiocchi di latte, tofu, formaggi magri. Tra i condimenti, infine, meglio olio extravergine di oliva, limone, spezie, aceto e erbe aromatiche.
Per quanto riguarda gli alimenti da evitare, vi sono i pesci ad alto contenuto di grassi (si pensi a carpa, capitone, anguilla, triglie ed i crostacei), i prodotti da forno industriali e artigianali, le carni molto grasse, lavorate e trattate, le frattaglie e le parti grasse dell’animale, i salumi non magri, i dolci, le salse e condimenti grassi, le bevande alcoliche, zuccherate e gassate, la pasta industriale ed elaborata.
Se desiderate saperne di più, vi consigliamo naturalmente di consultare il vostro medico dietologo, e concordare con lui il vostro prossimo regime alimentare.