La contrattura polpaccio è un problema muscolare piuttosto frequente tra gli sportivi, in grado di coinvolgere un fascio di muscoli che è molto sollecitato durante la corsa e gli spostamenti. Ma quali sono le cause di questa contrattura, generalmente di entità contenuta? E come risolvere il problema?
Cause
Andiamo per ordine cercando di comprendere quali siano le cause della contrattura al polpaccio. Così come qualsiasi contrattura muscolare, anche in questo caso non si tratta altro che di una lieve lesione dei muscoli, conseguente a un incremento del loro tono (ipertonia). Per guarire, è sufficiente un riposo tra i 3 e i 10 giorni. In questo periodo, saranno frequenti sintomi come la rigidità (come i crampi!), dolore, difficoltà nel poggiare correttamente gli arti, impossibilità a estendere totalmente il muscolo.
Per quanto concerne le cause, le determinanti sono da ricercarsi in uno sforzo troppo intenso o in un movimento scorretto dell’articolazione coinvolta. Tra i principali fattori di rischio, un riscaldamento inadeguato, uno sforzo fisco troppo intenso, una postura scorretta, un incidente.
Rimedi
Così come le cause sono simili a quelle di qualsiasi altra contrattura muscolare, anche i rimedi per la contrattura polpaccio sono pressochè identici a quelli che sarebbe possibile ottenere per altre forme di contrattura. Ai primi segnali è dunque bene rivolgersi al medico e al proprio specialista al fine di escludere traumi più intensi, e procedere al percorso di cura migliore. Non è infatti escluso che possano essere prescritti degli antinfiammatori e dei miorilassanti, al fine di consentire al muscolo di tornare velocemente alle sue normali funzionalità e di rilassare le fibre.
Ancora prima, non appena si verifica il trauma, è bene fermare ogni sforzo fisco, applicare del ghiaccio e elevare la gamba. Successivamente, è bene ricorrere a un riposo completo (di norma non è nemmeno necessario l’intervento delle stampelle, ma è sempre bene evitare di caricare di qualsiasi peso l’arto). A seconda della gravità della contrattura, potrebbe infine essere utile affrontare il periodo di guarigione con un po’ di fisioterapia, a volte abbinata a sedute di elettrostimolazione e tens. Anche lo stretching- purchè effettuato dietro attento monitoraggio di un esperto! – potrebbe essere utile. Sono sicuramente funzionali anche dei massaggi decontratturanti e della ginnastica dolce.
Per quanto concerne infine i rimedi naturali, è sempre bene parlarne con il proprio medico. Non si può ad esempio certamente sottovalutare l’importanza di un’applicazione di impacchi topici per ridurre il dolore grazie all’effetto rinfrescante dell’aloe vera.