In pratica l’aorta, arteria principale del nostro corpo e che esce dalla parte sinistra del cuore, è sottoposta a un restringimento in una sua parte. Esso può variare molto da persona a persona, influenzando così la gravità del problema. Per risolverlo, può essere effettuata l’operazione chirurgica di allargamento oppure, può essere inserito un palloncino sempre per ottenere lo stesso medesimo effetto. Trattandosi di una malattia congenita è chiaramente presente dalla nascita.
L’aorta abbiamo detto che l’arteria principale, si occupa di rifornire di sangue ossigenato tutto il corpo. Esce dal ventricolo sinistro. Da essa derivano tutte le altre arterie del corpo. Lei invece, prosegue il suo percorso lungo il torace, poi nell’addome, rifornendo di ossigeno anche la parte inferiore del corpo.
Si parla di “coartazione” quando una parte dell’aorta è più stretta, generalmente quella superiore. Il sangue di conseguenza non passa facilmente e può essere influenzato. Proprio a causa di questa malformazione il cuore è impegnato a pompare di più per far passare per bene il sangue. Questo comporta un aumento della pressione sanguigna.
Per via di tutto questo lavoro eccessivo, le pareti muscolari del ventricolo possono aumentare di spessore. Si parla di ipertrofia.
Quali sono i sintomi?
Non sempre i sintomi compaiono. Quando è una malformazione lieve, la persona può non accusare i sintomi. Quando è grave, sono già presenti dalle prime settimane di vita. Il bambino quindi può:
- Non ricevere il giusto apporto di nutrizione, non aumentando quindi di peso.
- Stancarsi molto facilmente.
- Sviluppare l’insufficienza cardiaca.
- Congestione dei polmoni con sintomi correlati quale il respiro corto.
Quando il problema è meno grave i sintomi potrebbero comparire durante l’infanzia o l’età adulta. In pratica il corpo sviluppa altri vasi sanguigni, conosciuti come “collaterali”. In pratica il sangue bypassa la parte stretta dell’aorta attraverso questi vasi, i quali però non possono evitare per sempre i sintomi. Prima o poi iniziano a comparire. I sintomi sono la tosse, sensazione di avere piedi e gambe gonfie, senso di stanchezza continuo.
Se da una parte i sintomi della coartazione aortica fanno sospettare il problema, dall’altra il medico può accorgersene anche prima che questi compaiono, solitamente in una visita di routine.
Le cause della coartazione aortica
La causa è un problema nello sviluppo dell’aorta stessa. I medici solitamente non capiscono perché si verifica. Può verificarsi per problemi cardiaci congeniti oppure, può verificasi da sola.
Tra i problemi cardiaci congeniti troviamo:
- Una valvola aortica invece di avere come normalmente accade tre cuspidi, ne ha solo due.
- Può esserci un difetto del setto ventricolare.
Altre volte si presenta insieme a una sindrome con la quale nasce, come ad esempio la sindrome di Turner.
Secondo le statistiche, la coartazione dell’aorta si verifica sette gravidanze ogni mille. E’ più comune nei maschi con un paragone 2 a 1.
Diagnosi e trattamento
Quando il medico sospetta la coartazione aortica, di solito suggerisce esami come l’ecocardiogramma (cioè l’ecografia del cuore), oppure la radiografia del torace. Ancora c’è il cateterismo cardiaco, in pratica viene inserito un catetere in plastica molto sottile all’interno delle camere del cuore.
Il primo trattamento è atto invece a controllare i sintomi. I farmaci possono aiutare a trattare un’insufficienza cardiaca. Il medico può prescrivere anche un farmaco che mantiene aperto il dotto arterioso. C’è poi il trattamento chirurgico. Il chirurgo deve fare un’operazione all’aorta e perciò deve aprire il torace del paziente. Viene tagliata la parte dell’aorta ristretta e sono unite quelle di dimensioni normali. Oggi viene trattata anche grazie all’angioplastica.