Nella maggioranza dei casi questo tipo di patologia è determinata da un’esposizione eccessiva ai raggi UV del sole o delle lampade abbronzanti. All’aspetto il problema si presenta come una ferita cutanea con caratteristiche diverse in base ai casi. Se il carcinoma spinocellulare viene individuato in tempo, la cura ha più facilmente successo. In alternativa può essere che si presentino delle complicazioni, soprattutto se il problema si sviluppa in una zona particolarmente delicata, se il paziente è molto sensibile o se è predisposto geneticamente a neoplasie della cute. Il carcinoma di questo tipo comunque dovrebbe poter essere prevenuto senza troppe difficoltà.
Che cos’è?
Il carcinoma spinocellulare è noto anche come carcinoma squamoso o squamocellulare, come epitelioma squamocellulare oppure spinalioma. Questa patologia è una neoplasia della pelle maligna. Potrebbe essere confuso con il melanoma, ma la differenza è significativa. Nella maggior parte dei casi non si tratta di un tumore pericoloso e nemmeno troppo aggressivo, ma se insorgono delle complicazioni o non viene trattato per tempo, può diventarlo.
Questo carcinoma origina nelle cellule di tipo squamoso sull’epidermide. Queste, cheratinociti, sono degli elementi cellulari sottili che si trovano sugli strati più esterni della pelle e che di norma durano solo poche settimane. Mano a mano che le cellule muoiono si sostituiscono altre cellule dello stesso tipo, a ciclo periodico continuo.
Incidenza del problema: tumori della pelle
I tumori della pelle (che non sono melanomi) più diffusi sono il carcinoma spinocellulare o il carcinoma basocellulare. Rispettivamente essi rappresentano il 20 ed il 75% dei casi di tumore della pelle diverso dal melanoma. Nel restante 5% si tratta di altre forme più rare di tumore. In Italia si parla di circa 23 abitanti ogni 100mila con carcinoma. Il carcinoma spinocellulare insorge di solito in età avanzata, quando il soggetto ha circa 60 anni ed interessa prevalentemente gli uomini. L’incidenza annuale varia in base all’area geografica: è maggiore nelle zone vicine all’equatore, dove il sole è più forte.
Cause del carcinoma
Un tumore è sostanzialmente frutto di una moltiplicazione incontrollata di cellule che inizia da una mutazione genetica del DNA. La crescita e la suddivisione eccessiva, nel caso di questo tipo di tumore della pelle, interessa le cellule squamose superficiali all’epidermide. Queste cellule in un soggetto sano, nascono, crescono e poi muoiono in modo ordinato. In una persona con spinalioma invece esse si riproducono senza controllo, disordinando il normale processo di ricambio cellulare.
Le mutazioni del DNA che portano a questo problema sembrano essere da ricondurre perlopiù all’esposizione alle radiazioni ultraviolette UV del sole o quelle artificiali delle lampade abbronzanti. Quando la causa non è questa di norma viene trovato un contatto fra il paziente e sostanze tossiche, oppure un sistema immunitario che funziona al di sotto della norma, quindi molto debole.
Fattori di rischio
- Ci sono diverse circostanze che possono favorire l’insorgenza del carcinoma spinocellulare. Nello specifico si tratta di:
carnagione chiara: un minore livello di melanina nella pelle significa una minore protezione dai raggi UV. - Troppa esposizione al sole: esporsi per troppo tempo ai raggi UV favorisce l’insorgere del problema.
- esposizione eccessiva alle lampade abbronzanti: le lampade emanano le medesime radiazioni del sole, quindi un utilizzo eccessivo può dare gli stessi rischi di una esposizione al sole.
- storico clinico con gravi scottature solari possono determinare una maggiore facilità del presentarsi del problema.
- patologie e sensibilità a lesioni cutanee precancerose: coloro che soffrono di patologie come la cheratosi attinica o la malattia di Bowen, quindi di lesioni epidermiche pretumorali è maggiormente a rischio.
- precedenti tumori della pelle: chi in passato ha avuto altri tumori della pelle è maggiormente a rischio di un’eventuale ricaduta.
- il sistema immunitario debole: è un fattore di rischio non indifferente. In particolare i malati di leucemia, linfoma e chi ha subito trapianti d’organo è più soggetto a contrarre il problema.
- predisposizione genetica: chi geneticamente è predisposto o affetto da xeroderma pigmentoso, ed è quindi di suo più sensibile alla luce del sole, è anche più a rischio di sviluppare il carcinoma spinocellulare. La protezione della pelle in questi soggetti deve essere prevista anche se non si espongono al sole diretto.
Sintomi e complicanze
Esteticamente il carcinoma spinocellulare si manifesta come un segno sulla pelle, di solito sulle aree esposte al sole: il cuoio capelluto, il dorso delle mani, le orecchie, il viso. L’aspetto della lesione varia da soggetto a soggetto. In alcuni ha un aspetto di un nodulo arrossato con una consistenza rigida. In altri sembra una piaga squamosa e crestosa o, ancora, una lesione ulcerosa che non guarisce mai. Se il problema sorge per esempio sulle labbra, si crea spesso una piaga aperta, con superficie ruvida e arrossata. Su genitali e ano, il carcinoma appare invece come una verruca.
Se il carcinoma spinocellulare non viene trattato in tempo e nel modo giusto, esso può andare a contaminare i tessuti circostanti sani e addirittura raggiungere i linfonodi ed altri organi interni. Questo problema quindi potenzialmente può condurre anche il soggetto alla morte. La complicanza può determinarsi più facilmente se si crea una lesione molto profonda, se si presenta sulle mucose, se il sistema immunitario è particolarmente debole.
Come si diagnostica il problema
In sede medica, la diagnosi viene fatta con un esame obiettivo e una biopsia del tessuto sospetto. L’esame viene fatto da un dermatologo, che esamina l’aspetto della ferita. In parte questa visita può stabilire la gravità del tumore, anche in base allo stato di salute del paziente. La biopsia tissutale stabilisce scientificamente la natura della lesione sulla pelle e in caso si tratti di tumore, che tipo di neoplasia è. Il prelievo viene fatto direttamente dall’area sospetta.
Trattamento
L’unico modo per guarire da questo carcinoma è quello di rimuovere chirurgicamente la zona lesa. Le modalità di rimozione variano in base alla grandezza, alla gravità della situazione e alla zona colpita. Una delle tecniche è l’elettrodissecazione o il curettage, applicabili se il carcinoma spinocellulare è molto piccolo. La prima è una bruciatura effettuata con un ago elettrico, mentre la seconda è il raschiamento con uno strumento specifico.
Un altro tipo di trattamento, efficace se il carcinoma è superficiale, è la laser terapia. Il laser viene indirizzato sull’area interessata dal tumore ed ha la capacità di vaporizzare la piaga. Le zone circostanti non vengono troppo danneggiate e non si provocano eccessive perdite di sangue. Sempre per i carcinomi superficiali c’è altrimenti la crioterapia, ovvero una terapia fredda fatta con l’azoto liquido. Il congelamento del tumore, uccide le cellule malate. Un altro trattamento possibile è la terapia fotodinamica che prevede la somministrazione di un farmaco topico fotosensibilizzante messo sulla lesione e un’esposizione a specifiche radiazioni luminose. La luce distrugge le cellule tumorali.
Altri farmaci ad uso topico uccidono le cellule tumorali. In alternativa la rimozione chirurgica, ovvero l’escissione vera e propria, che però ha la controindicazione che può lasciare una cicatrice visibile sul paziente. In alternativa c’è la chirurgia di Mohs, una rimozione chirurgica strato per strato; o la radioterapia.
Fonti e bibliografia
- Manuale di dermatologia medica e chirurgica.
- Skin cancer prevention. Thomas Kornek , Matthias Augustin; Journal of the German Society of Dermatology; 2013