Le barrette proteiche sono integratori alimentari che al loro interno contengono macronutrienti energetici e un quantitativo pari a 20 grammi di proteine, sali minerali e tutte le vitamine del gruppo B.
Molto spesso questi snack non sono degli integratori alimentari puri e la loro quantità di lipidi e di glucidi assomigliano più a dei gainer, piuttosto che alle classiche polveri del siero del latte ad esempio, oppure di caseine o dell’uovo.
Aspetti nutrizionali
Le barrette proteiche possono essere una valida alternativa molto pratica per compensare la necessità di mangiare dopo un allenamento sportivo prolungato. Infatti, tali barrette possono essere consumate efficacemente per contrastare il catabolismo dei muscoli, oppure per dar vita al ripristino delle riserve energetiche una volta terminate le sessioni di allenamento ed eventualmente per distribuire nell’organismo la parte peptidica nell’arco della giornata.
Attraverso l’attività fisica costante, il fabbisogno giornaliero proteico aumenta in maniera notevole, infatti per chi non fa attività fisica e svolge una vita sedentaria il fabbisogno fisiologico è pari a 0, 75 kg di peso corporeo, mentre per l’atleta si raggiungono fabbisogni maggiori ad 1,5 kg. In tal caso, per riuscire a raggiungere livelli tali senza dover per forza incrementare in maniera eccessiva il quantitativo di grassi saturi e di colesterolo, che si trovano mediante il consumo di alimenti ricchi di proteine ad alto valore biologico, diventa una necessità integrare attraverso le barrette proteiche.
Tali integratori, rispetto a quelli in polvere che si trovano in commercio, possiedono una elevata duttilità ed anche praticità, perché si possono conservare bene, sono monoporzioni e tascabili. All’interno di una barretta proteica, la frazione peptidica è caratterizzata da polimeri ad alto valore biologico, e le diverse proteine nonostante questo, sono tutte ricche di amminoacidi a catena ramificata e di altri amminoacidi essenziali, nonostante mostrano caratteristiche sulla digeribilità e sull’assorbimento da parte del fisico molto diverse tra loro.
I peptidi che vengono maggiormente utilizzati per comporre le barrette proteiche sono: proteine del siero ad assorbimento veloce e proteine caseine ad assorbimento lento, la cui associazione garantisce una perfetta perfusione di amminoacidi nel sangue, rapida ma allo stesso tempo duratura.
Non dobbiamo dimenticare che le barrette proteiche, nonostante apportano almeno 20 grammi di proteine per porzione, come abbiamo già detto, i nutrienti che si trovano al loro interno sono prevalentemente i glucidi.
Assunzione
Come abbiamo citato sopra, molto spesso le barrette proteiche che si trovano in commercio, non sono dei veri e propri integratori alimentari puri, ma bensì prodotti misti e proprio per questo devono essere assunti come tali. Il valore delle calorie sono medio-alta date dalla frazione lipidica e glucidica, che vanno ad incidere notevolmente sulla modalità di assunzione giornaliera rispetto alla polvere pura, infatti le differenze sono:
1. Le barrette proteiche sono molto più utili delle polveri se integrate dopo un allenamento sportivo, mirato a recuperare l’attività muscolare e ad ottimizzare la stimolazione anabolica, ma a differenza dei gainer in polvere, ed inoltre sono più comode e pratiche all’utilizzo.
2. Le barrette proteiche, contenendo un valore calorico elevato, risultano essere meno adatte se confrontate con le polveri nella distribuzione della quota giornaliera di proteine, specialmente per il consumo nei soggetti in sovrappeso oppure per i culturisti nella fase della definizione muscolare.
Effetti indesiderati
Molto spesso le barrette proteiche vengono consumate con abuso e potrebbe accadere specialmente nella cultura estetica ed anche nel fitness, essendoci molta disinformazione nutrizionale, venga indicato il consumo di proteine più di quanto in realtà il nostro apparato ne ha bisogno, alterando in questa maniera il bilancio nutrizionale complessivo, per questo vogliamo ricordavi che un eccesso di proteine nella dieta che molto spesso è difficile da quantificare, potrebbe causare affaticamento ai reni e al fegato. Per favorire la percentuale di proteine da far assorbire al nostro fisico senza eccedere con il quantitativo calorico, è necessario ridurre il quantitativo di carboidrati e dei grassi.
Per coloro che svolgono attività fisica aerobica intervenire in maniera negativa sui carboidrati potrebbe determinare:
- Peggioramento delle prestazioni data la scarsa riserva di energie
- Catabolismo muscolare dovuto ad allenamenti intensivi che determinano neoglucogenesi protratta