L’azotemia in pratica non è altro che un calcolo matematico. Misura il peso dell’azoto rispetto al totale della molecola di urea. Conoscere questo valore è molto importante. Per capire come mai, dobbiamo scoprire cos’è l’azoto ureico.
Come si forma l’azoto ureico
Tutti noi, salvo casi molto particolari, assumiamo proteine attraverso l’alimentazione. Il 16% del loro peso è in azoto. Quando integriamo le proteine il nostro corpo le usa per costruirne di nuove, una parte però viene distrutta dal fegato. Il loro smaltimento produce azoto e questo viene riversato nel sangue come urea. I reni a questo punto la prelevano e la eliminano attraverso le urine.
Questo valore offre al medico indicazioni molto affidabili sullo stato di salute della persona, ma soprattutto sul funzionamento dei reni. Quando il valore è più alto, vuol dire che l’organismo non smaltisce bene l’azoto ureico.
Livelli di azoto ureico alti, cosa significa?
In genere significa che c’è un problema a livello renale, tuttavia questa non è l’unica causa. Può trattarsi anche di cause pre-renali o post-renali, dieta troppo ricca di proteine, nefrite cronica, malattia del rene policistico, ingrossamento della prostata, ostruzione del tratto urinario, tumori.
Altre cause, anche se meno comuni, sono l’insufficienza cardiaca congestizia, il sanguinamento gastrointestinale, uno shock o anche gravi ustioni. Alcune volte i livelli alti di azoto ureico (iperazotemia) sono relativi all’avvelenamento da mercurio, dipendono da forti stati di diarrea, disidratazione, infezione, sanguinamento gastrointestinale e diabete.
Livelli di azoto ureico bassi, perché?
Alcune volte i livelli possono risultare bassi. La causa è da ricondurre di solito a problemi e malattie del fegato già note, come ad esempio l’epatite. Altre volte dipende da una dieta scorretta, dove c’è uno scarso apporto di proteine. Anche la celiachia da valori bassi di azoto nelle urine, così come l’abuso di alcol, la dialisi, una troppa idratazione, la sindrome nefrosica, la malnutrizione e la gravidanza.
Quindi non si tratta sempre di una malattia, alcune volte può essere uno stadio passeggero (come la gravidanza), altre volte un errato stile di vita (come l’abuso di alcol o la cattiva alimentazione). E’ importante quindi che sia il medico ad approfondire e capire qual è la causa di livelli bassi o alti di azoto ureico nelle urine.
Da cosa può essere influenzato l’esame?
Un’auto-diagnosi è sbagliata anche perché ci sono alcuni elementi che possono influenzare l’esame. Tra questi c’è prima di tutto l’avanzare dell’età. Ci sono però anche dei farmaci che alterano la sua presenza, come alcuni antibiotici e il cortisone. Abbiamo visto poi che anche la gravidanza può dare valori più alti o più bassi.
Perché il medico richiede l’esame?
Il medico ne fa richiesta solitamente quando ha il sospetto che ci sia un danno renale, oppure quando la funzione di questi organi deve ricevere una valutazione. L’azoto ureico viene calcolato per vedere qual è il grado di efficacia del trattamento di dialisi, oppure all’interno di un insieme di test per diagnosticare semplicemente altre condizioni come abbiamo avuto modo di vedere prima.
Il risultato dell’azotemia da solo comunque non conferma una patologia o l’altra, sono richiesti altri esami specifici per capire qual è la causa dell’aumento di questo valore.
La preparazione a questo test non è necessaria, bisogna solo eseguirlo a digiuno. Si tratta di un test non invasivo, è infatti una semplice analisi del sangue. Il valore normale dell’azotemia è compreso tra 15-50 mg/di. Spesso comunque un valore più alto o più basso del normale è legato a una dieta sbilanciata, tuttavia il medico di solito chiede anche l’esame della creatinina, perché questo non viene influenzato da condizioni esterne.