Quando si manifesta un aneurisma la parete, dilatandosi, forma un rigonfiamento simile ad una pallina. Le conseguenze della rottura della pallina sono letali. Le probabilità che questo si verifichi sono proporzionali alla rapidità di sviluppo, ovvero, quanto più è rapido il gonfiarsi dell’arteria, tante più sono le possibilità che l’aneurisma sia mortale. Proprio per questa ragione, quando individuato, lo stesso viene monitorato in modo attento dal personale sanitario.
La rottura dell’aneurisma aortico non è rara, perché l’arteria si indebolisce e non riesce a sopportare la pressione del sangue. In generale l’aneurisma è un problema grave che richiede un intervento di soccorso immediato. Il sintomo più palese ed evidente è il dolore, altri sintomi non sono precisi e non valgono per tutti i soggetti.
Le cause precise non si conoscono, ma di certo i fattori di rischio sembrano esserci. L’unica soluzione applicabile per sopravvivere è un intervento chirurgico, anche se non è sempre semplice da eseguire.
Patogenesi
L’aorta è il vaso arterioso più grande: ha origine dal cuore e dal suo tronco partono tutte le altre arterie del corpo umano. Le sue pareti sono costituite da tre rivestimenti concentrici, detti tonache. La tonaca più interna è a contatto con il sangue. Essa viene chiamata tonaca intima ed è costituita da cellule endoteliali di rivestimento. La tonaca esterna invece è l’avventizia di tessuto connettivo e collagene. Quella in mezzo si chiama tonaca media, costituita da membrana elastica, da fibre elastiche e da fibrocellule muscolari di tipo liscio.
La struttura della tonaca media permette di sopportare e ammortizzare l’onda pressoria che spinge sul tronco arterioso ad ogni battito del cuore. Quando si forma un aneurisma aortico, esso interessa la tonaca media. In sostanza le fibre della tonaca media degenerano, si assottigliano, si scompaginano e il sistema riparativo le sostituisce con tessuto fibroso. Quest’ultimo non è elastico e sopporta con fatica l’impatto della pressione sanguigna. Tale pressione è stata calcolata come proporzionale al diametro e inversamente proporzionale allo spessore e proporzionale al quantitativo del flusso di sangue.
Una parete resa anaelastica da tessuto fibroso è soggetta a sfiancamento e all’assottigliamento. I meccanismi riparativi vengono peggiorati quando le fibre elastiche vengono danneggiate da depositi di colesterolo, macrofagi.
Tipologie
L’aneurisma aortico può essere localizzato in qualunque tratto dell’aorta. Si distinguono diverse tipologie di aneurisma aortico, in base al punto in cui si manifesta. Di solito le tipologie sono due:
- aneurisma dell’aorta toracica;
- aneurisma dell’aorta addominale, il più diffuso.
Sintomatologia
Il sintomo principale di un aneurisma all’aorta è un intenso dolore, che può essere toracico oppure lombare a seconda di dove è collocato il problema. Quando le dimensioni dell’ aneurisma aortico sono importanti, tali da comprimere i tessuti circostanti, i soggetti possono avvertire dolori a livello toracico o addominale in base all’ubicazione del problema. Si avvertono poi mal di schiena e la sensazione di avvertire il battito cardiaco nella zona dell’ombelico. Se si tratta di aneurisma toracico i pazienti sono soggetti a raucedine, tosse, difficoltà a respirare e di deglutire.
In molti casi è anche possibile che il soggetto non avverta sintomi veri e propri e quindi il problema in questo caso non viene evidenziato nella sua fase iniziale. In questo modo l’aneurisma cresce e diventa più grande, arrivando più facilmente ad un punto di rottura. Scoprire un aneurisma nel corso di altri esami diagnostici è però possibile e una vera fortuna.
Cause e fattori di rischio
Le cause precise dell’aneurisma a carico dell’aorta non sono chiare. A volte anche un’infiammazione può esserne causa, determinando l’indebolimento della parete del vaso. Secondo i medici, la malattia è da ricondurre comunque in molti casi all’ostruzione delle arterie, una patologia nota come aterosclerosi. Una patologia degenerativa. Non sono da dimenticare comunque cause infiammatorie e traumatiche.
I fattori di rischio principali sono comunque il fumo e l’ipertensione. Non meno importanti comunque una condizione di obesità, malattie concomitanti e la genetica. Anche l’ipertensione e il colesterolo alto possono favorire lo sviluppo del problema. In linea generale inoltre l’età fa aumentare le probabilità che il problema si presenti.
Diagnosi
Gli aneurismi aortici in molti casi crescono lentamente e in modo asintomatico, fattore che ostacola una precoce diagnosi. Ogni individuo sopra ai 60 anni dovrebbe fare screening regolari per individuare eventuali problematiche quando ancora sono in fase precoce. Un esame radiologico, se nell’aneurisma è presente calcio, rende evidente il problema. In alcuni casi però non ce n’è quindi anche la radiografia non è sufficiente. In altri casi è necessaria quindi un’ecografia. Altre tecniche moderne per la diagnosi sono l’angio TC e l’angio RM.
Approfondimenti e credit
- Harrison. Principi di medicina interna. Dennis L. Kasper, Anthony S. Fauci, Dan L. Longo; Ed. CEA; 2016
- Manual of Cardiovascular Medicine 5° Edition. Brian P. Griffin; Ed. Lippincott Williams and Wilkins; 2018
- Cardiologia – Per Studenti e Medici di Medicina Generale. Trimarco B; Perrone-Filardi P. Esposito G; Perrino C; Piscione F; AAVV; Ed. Idelson-Gnocchi