In gergo medico, nel momento in cui si parla di allodinia si fa riferimento ad un dolore che viene causato da uno stimolo che, di solito, non porterebbe ad alcun fastidio e che normalmente non sarebbe in grado di provocare alcun tipo di dolore.
Tipologie
L’allodonia si può differenziare sostanzialmente in due gruppi. Si tratta dell’allodinia superficiale, che insorge sia colpendo la cute che le mucose. In questo caso, il dolore avvertito dal paziente si concentra a livello superficiale. L’allodinia superficiale può essere meccanica o termica.
Nel primo caso viene causata da degli stimoli meccanici che di solito non provocano alcuna sensazione di dolore. Vi è un’ulteriore classificazione tra l’allodinia meccanica statica e quella dinamica: nel primo caso la causa deriva da una lieve pressione che viene fatta sulla cute e nel secondo caso viene provocata da un leggero sfregamento della cute. Il secondo tipo di allodinia è rappresentata da quella profonda. Come si può facilmente intuire dal nome, il sintomo viene avvertito dal paziente in profondità, coinvolgendo addirittura i tessuti che si trovano più in profondità e a livello delle viscere.
Allodinia e iperalgesia
Nella maggior parte dei casi, quando si fa riferimento all’allodinia, spesso si è soliti discutere anche di iperalgesia. Si tratta di errore, dal momento che si tratta di due condizioni che in alcuni casi possono manifestarsi in contemporanea nel medesimo paziente, ma hanno delle notevoli differenze l’una dall’altra. Quado si parla di allodinia, quindi, si vuole fare riferimento al fatto che il paziente avverte come dolore uno stimolo che, di per sé, è del tutto innocuo e, di solito nella vita normale, non è in grado di provocare alcun tipo di sensazione simile. Quando si parla di iperalgesia, invece, si fa riferimento ad una percezione eccessiva del dolore, dopo aver subito uno stimolo doloroso. In poche parole, il soggetto presenta una vera e propria ipersensibilità nei confronti degli stimoli dolorosi a cui viene sottoposto, al punto tale che li avverte in modo notevolmente amplificato.
Cause
Per il momento non si è ancora scoperto le modalità che portano all’allodinia e tutto il meccanismo che provoca l’insorgere dei sintomi è ovviamente ancora al centro di numerosi studi e ricerche. Per il momento, l’unica cosa di cui si è a conoscenza è un legame con i nocicettori, ma anche con tutti i meccanocettori che si trovano all’interno del corpo umano. Nella maggior parte dei casi, però, l’allodinia si caratterizza per non rappresentare una vera e propria patologia, ma per far parte di una situazione sintomatica che si può riferire ad altre patologie di base. Tra le diverse malattie che spesso possono includere i sintomi che caratterizzano l’allodinia troviamo la sindrome fibromialgica, il dolore neuropatico, la neuropatia, la sclerosi multipla, la nevralgia post-erpetica, la sindrome dolorosa regionale complessa, l’emicrania, ma anche la cefalea.
Cura
Il sistema per contrastare l’allodinia in sé e per sé non è stato ancora trovato, visto che non c’è una vera e propria cura. Nella maggior parte dei casi si interviene con modalità completamente differenti, dal momento che l’allodinia viene considerata come uno tra i vari sintomi che sono legati ad un’altra malattia o ad una condizione patologica di base. Piuttosto di frequente, quindi, si prova ad operare con successo su questi ultimi due obiettivi, in maniera da far scomparire anche l’allodinia.
Con il passare del tempo si è potuto riscontrare come ci siano delle terapie farmacologiche che hanno avuto un effetto benefico nel contrastare l’allodinia. Questo sintomo, infatti, spesso è stato alleviato con dei trattamenti farmacologici particolari, come ad esempio grazie all’uso di anestetici locali (come ad esempio la lidocaina), degli antidepressivi (come ad esempio la venlafaxina, la duloxetina e la clomipramina), degli analgesici oppioidi (come il tramadolo) e degli antiepilettici, come ad esempio il gabapentin e il pregabalin. S
empre secondo l’esperienza acquisita negli ultimi anni con diversi casi in cui l’allodinia è stata curata come sintomo, sembra che un altro farmaco abbia dato risultati piuttosto positivi. Stiamo facendo riferimento al naprossene, ovvero un medicinale piuttosto comune, che rientra nel gruppo dei FANS, ovvero i farmaci antinfiammatori non steroidei. Questo farmaco ha rappresentato in numerose occasioni un ottimo alleato nella cura sintomatica dell’allodinia. Piuttosto di frequente i suoi effetti benefici si sono espressi con successo sull’allodinia meccanica e su quella termica.