Sono posizionati nel rinofaringe, in fondo al naso. Quando ci si riferisce alle adenoidi lo facciamo perché probabilmente si sono ingrossate, quasi sempre a causa di un’infezione. Questo disturbo è piuttosto comune tra i bambini. Il loro compito è appunto quello di proteggere dalle infezioni che interessano il tratto respiratorio.
Le adenoidi sono un problema tipicamente infantile. Il loro compito è quello di difendere l’organismo ancora acerbo, ingrossando davanti alle aggressioni esterne. Superati i 9-10, vi è una regressione spontanea ed ecco che non si parla più di adenoidi. Nella maggior parte degli adulti diventano inesistenti, in altri sono organi piccolissimi. C’è anche un periodo di massima “espansione” ed è quello che va dai 3 ai 5 anni.
Cosa accade quando aumentano di dimensioni?
Le adenoidi possono aumentare di dimensioni ostruendo così la rinofaringe. Ci sono vari gradi d’infiammazione. Il grado 0 è molto leggero perché non ostruisce in nessun modo la rinofaringe. Il grado 1 ad esempio, la ostruisce del 25%, quella di grado 3 in una percentuale variabile tra il 50% e il 75%, mentre quella di grado 4, la più elevata, comporta un’ostruzione totale.
Teniamo di conto che la crescita massima delle adenoidi avviene all’incirca verso e 3-6 anni. Molti bambini sono infatti colpiti dalla ipertrofia adenoidea. Ma cosa accade quando si verifica questa evenienza?
I sintomi sono molto evidenti e decisamente fastidiosi. Prima di tutto il piccolo respira male, ha un timbro della voce tipicamente nasale e tende a passare molto tempo con la bocca aperta proprio per respirare meglio. L’ostruzione delle fosse nasali poi, impedisce che il muco venga drenato e perciò le secrezioni fuoriescono. Tra le altre possibili conseguenze troviamo il calo di udito e il ristagno di catarro.
Gli altri sintomi
Il fatto che respiri male, porta il bambino a farlo anche in modo piuttosto rumoroso. La pelle delle labbra si screpola, quando dorme russa e non riesce ad avere un sonno continuo, l’alito è cattivo, le tonsille e i linfonodi appaiono gonfi e può avere anche un po’ di febbre. Il bambino può lamentare l’orecchio tappato e soffrire di tosse secca o grassa e anche di vomito ricorrente.
Tra i disturbi più gravi che può provocare l’ipertrofia delle adenoidi invece, troviamo il sanguinamento nasale, l’apnea notturna (la quale se non curata può causare problemi cardiaci o ipertensione), la perdita di peso collegata alcune volte anche al blocco della crescita. L’ipertensione polmonare, infezioni dell’orecchio (otite media) e la sordità.
Tra le altre possibili complicazioni vi è appunto l’ostruzione completa di aria dai condotti nasali e un errato posizionamento di lingua, denti superiori e viso, i quali appaiono prominenti e allungati.
Le cause
La maggior parte delle volte in cui si ingrossano le adenoidi, la causa è da trovare nelle infezioni di origine virale o batterica. Altre volte invece può trattarsi di allergie, oppure di infiammazioni croniche. Più raramente invece l’origine del problema è un carcinoma cistico o la sindrome di Timme.
Durante la diagnosi medica, viene valutata la gravità del problema e ovviamente analizzata la causa. Per capire se il bambino ha gli adenoidi ingrossati, il medico utilizza uno strumento conosciuto come endoscopio. Per capire qual è la causa invece, richiede le analisi del sangue. Difficilmente invece viene fatta la risonanza magnetica.
Quando il medico decide di operare
Il medico decide di operare le adenoidi quando ad esempio ci sono infezioni recidive o croniche, le quali possono portare ad infezioni dell’orecchio ricorrenti, così come alle sinusiti recidive. Solitamente l’asportazione viene fatta ai bambini con più di sette anni ma, quando i sintomi sono molto seri, il dottore può intervenire anche prima.
Altri motivi per cui i dottori decidono di procedere con l’intervento chirurgico ci sono. Ad esempio in caso di rinosinusite, oppure quando l’infezione all’orecchio va ad influire sul funzionamento della tuba di Eustachio. Ancora, quando le adenoidi causano apnea notturna, oppure alito cattivo persistente e naso che cola sempre.
Quando il gonfiore è lieve, il dottore prescrive gli antibiotici in modo da combattere l’infezione causata dai batteri. Altre volte quando la malattia diventa più grave vengono prescritti cicli di cortisonici, ma sempre per periodi molto brevi.
Come avviene l’intervento chirurgico?
Un intervento effettuato quasi esclusivamente sui bambini e in anestesia generale. La bocca del bambino viene tenuta aperta grazie ad uno strumento piccolo e le adenoidi vengono rimosse grazie al microdebrider. L’incisione viene eseguita con un laser o il bisturi.
Altre volte invece, il chirurgo decide di cauterizzarle e non rimuoverle, così da ridurre la perdita di sangue. Una recente scoperta in campo chirurgico invece, ha permesso di inserire uno strumento che invia corrente ad alta frequenza, il quale taglia e coagula le adenoidi senza bruciare il tessuto circostante.
In tutto l’operazione di rimozione delle adenoidi dura all’incirca mezz’ora. Tra i sintomi tipici dell’intervento troviamo:
- Mal di stomaco e nausea per le 24 ore successive al risveglio
- Mal di gola per uno o due giorni
- Difficoltà a bere e mangiare per alcune ore dopo l’intervento
In ogni caso nella fase post-operazione il bambino deve bere tanti liquidi e deve assumere gli antibiotici prescritti, per una durata variabile tra i 5 e i 10 giorni.
Ci sono complicazioni?
Una complicazione è data dall’anestesia, che può dare allergia, rottura dei denti, vertigini, mal di testa. Può provocare rigurgito nasale, ma è una complicazione rara che può causare il reflusso dei cibi dal naso quando diventa grave. Raramente può presentarsi un’emorragia che richiede la trasfusione di sangue.
Alcuni rimedi naturali
Per alleviare i sintomi delle adenoidi ingrossate e per ridurre un po’ l’infiammazione, gli esperti consigliano di bere un bicchiere d’acqua tiepida con dentro 2-3 gocce di succo di limone e un cucchiaino di miele. Anche un bel bicchiere di latte caldo con dentro mezzo cucchiaino di curcuma in polvere da sollievo. Sembra inoltre che aiuti a guarire prima.
Il bambino deve inoltre parlare il meno possibile e bere tanta acqua, così che il corpo rimanendo idratato, riesce a guarire prima dalle adenoidi ingrossate. Vanno bene anche i succhi di frutta fresca in modo da incentivarlo a bere di più. Sono di aiuto anche le docce calde o, se è estate, dei bagni al mare in acqua salata. Sono infine da evitare i cibi piccanti e le bevande acide.