Il trattamento con l’ademetionina può essere iniziato mediante la somministrazione parenterale e continuato per via orale o, in alternativa, si può iniziare direttamente per via orale.
Nel Samyr, nell’ipotesi in cui si effettui una iniezione della soluzione, ricordiamo come l’ademetionina non deve essere mescolata con soluzioni alcaline o con soluzioni che contengono ioni calcio. La somministrazione deve inoltre essere praticata molto lentamente. Nell’ipotesi in cui si assumano delle compresse di ademetionina, le stesse devono essere deglutite intere e non masticate. Per un migliore assorbimento della sostanza attiva, è inoltre consigliabile che le compresse di ademetionina non siano assunte ai pasti.
L’utilizzo delle compresse, strada privilegiata, è molto semplice: le stesse, a base di ademetionina, devono essere estratte dal blister immediatamente prima dell’uso. La terapia di attacco è di 400 mg 2-3 volte al giorno per 15-30 giorni, mentre la terapia di mantenimento è di 200 mg 2-3 volte al giorno secondo le prescrizioni mediche.
Nell’ipotesi in cui si vada incontro a casi di sovradosaggio con ademetionina, è bene contattare il proprio medico che, se opportuno, contatterà i centri antiveleno locali. In generale i pazienti devono essere monitorati, fornendo loro una terapia di supporto. Pertanto, nell’ipotesi di ingestione o di assunzione accidentale di una dose eccessiva di Samyr, è bene avvertire immediatamente il medico o rivolgersi al più vicino ospedale.
In gravidanza e in allattamento
Così come è cautela nei confronti di qualsiasi medicinale, è consigliabile domandare al proprio medico tutte le informazioni necessarie per poter assumere l’ademetionina. In particolare, gli studi recenti dimostrano che l’assunzione di ademetionina in dosaggi terapeutici durante gli ultimi tre mesi di gravidanza non ha comportato alcun evento avverso. Di contro, è consigliabile somministrare ademetionina nei primi tre mesi di gravidanza solo se strettamente necessario e, per quanto intuibile, dopo aver ottenuto una piena condivisione con il proprio medico. Per quanto concerne invece l’allattamento, le indicazioni suggeriscono di assumere l’ademetionina solamente se il potenziale beneficio giustifica il rischio potenziale per il neonato.
Effetti indesiderati
Di norma l’utilizzo in dosaggi terapeutici di ademetionina e di Samyr non determina alcun problema e alcun effetto indesiderato. Tuttavia, anche se non sono stati segnalati degli effetti collaterali importanti, anche a seguito a somministrazione a lungo termine ed a dosaggi elevati, e sebbene non siano stati segnalati casi di assuefazione o di farmaco-dipendenza, è bene ricordare che non sono esclusi effetti pregiudizievoli.
Tra i vari, ricordiamo che Samyr può provocare disturbi nel ritmo sonno-veglia e che, considerata l’acidità del pH a cui viene mantenuto il principio attivo di ademetionina nelle compresse, in alcuni pazienti sono stati riscontrati casi di pirosi e senso di peso epigastrico.
Quanta ademetionina contiene Samyr
Per quanto concerne il quantitativo di ademetionina che è contenuto in Samyr, uno dei medicinali maggiormente conosciuti per questo principio attivo, ricordiamo come un flacone di polvere da 100 mg di Samyr contenga ademetionina (Solfo-Adenosil-L- Metionina) solfato p-toluensolfonato per 192 mg pari a ione 100 mg e, come eccipienti, del mannitolo. La fiala di solvente da 5 ml contiene acqua per preparazioni iniettabili, L- lisina, sodio idrossido.
Invece un flacone di Samyr in polvere da 200 mg contiene ademetionina 1,4- butandisolfonato 380 mg pari a ione 200 mg e, come eccipienti, sempre del mannitolo. Una fiala di solvente da 5 ml contiene acqua per preparazioni iniettabili, L- lisina, sodio idrossido.
Nell’ipotesi in cui il medicinale sia acquistato in compresse, quelle gastroresistenti da 200 mg contengono ademetionina 1,4- butandisolfonato 380 mg pari a ione 200 mg, con eccipienti di silice colloidale, cellulosa microcristallina, sodio amido glicolato, magnesio stearato, copolimero acido metacrilico, polietilenglicole 6000, simeticone, polisorbato 80, sodio idrossido, talco, ossido di ferro.
Come intuibile, il nostro consiglio – a margine di questo breve approfondimento sulla ademetionina – è quello di consultare il vostro medico di riferimento per poterne sapere di più sulle sue caratteristiche e sulle indicazioni terapeutiche che sono correlate al principio e al medicinale.