Ictus, i segnali che possono salvarti la vita: possono precederlo di giorni

Quali sono gli SOS che il cervello ci manda per segnalarci che sta per verificarsi un ictus: quali segnali attenzionare e perché

L’ictus può essere fatale, è vero ma ci sono anche alcuni segnali che ci possono aiutare a capire che nel nostro corpo qualcosa sta cambiando. Sono diversi, infatti, gli studi internazionali che concordano sul fatto che alcuni segnali premonitori possono contribuire a salvarci la vita e fare la differenza tra una piena guarigione e danni celebrali permanenti.

Ictus segnali
Donna che si sente male (Inran.it)

Da anni si studia l’ictus per comprenderlo meglio e a fondo. Recenti studi hanno evidenziato che fino al 43% dei pazienti colpiti da ictus rivelano dei segnali di allarme nei giorni precedenti. Vediamo allora quali sono e cosa dobbiamo sapere a riguardo.

I “mini-ictus” e le manifestazioni da attenzionare

Tra i segnali più evidenti e maggiormente sottovalutati del manifestarsi di un ictus imminente ci sono i TIA, gli attacchi ischemici transitori, episodi neurologici brevi che portano un blocco temporaneo dell’afflusso di sangue al cervello.

Sono dei “mini-ictus” che possono durare pochi minuti fino ad un’ora senza lasciare dei danni permanenti. Episodi del genere, però, sono premonitori di un ictus vero e proprio. Basta pensare che un terzo delle persone che hanno avuto questa manifestazione nei giorni precedenti aveva avuto un TIA.

Ictus segnali
Donna che manifesta alcuni segnali premonitori dell’ictus (Inran.it)

Come si manifestano i TIA? Con segnali molto evidenti: dalle difficoltà nel parlare e comprendere il linguaggio all’intorpidimento di parti del corpo, dal volto, al braccio e le gambe. Si possono verificare anche problemi visivi, perdita di equilibrio e della coordinazione. Sintomi di breve durata ma che rappresentano un segnale di allarme per i quali è necessario effettuare una visita neurologica e un esame di neuroimaging.

Altri sintomi da non trascurare

Oltre ai TIA, il corpo può avere anche delle manifestazioni che rappresentano dei veri SOS che il cervello ci manda su quello che sta per accadere. Si tratta di alterazioni neurologiche intermittenti che spesso vengono ignorate o attribuite ad altre cause.

A cosa fare attenzione? Oltre alla stanchezza, allo stress e cali di pressione, anche ai mal di testa insoliti ed improvvisi, alla confusione mentale, avendo difficoltà a capire dove ci si trova e che giorno sia, all’improvvisa incapacità di leggere e scrivere, o come anche di contare.

Ictus segnali
Ragazzo che si sente male (Inran.it)

Anche le alterazioni nella percezione sensoriale non sono da meno. L’evidenza di questi sintomi è meno marcata ma è importante attenzionarli. Si tratta di alterazioni del gusto e dell’olfatto, come bagliori o lampi di luce improvvisi fino ad una ridotta sensibilità di alcune parti del corpo.

Segnali indiretti

Il corpo, inoltre, può inviare anche dei segnali indiretti che non sono legati propriamente al cervello ma che rappresentano campanelli d’allarme da non sottovalutare. Tra questi c’è l’aumento improvviso della pressione arteriosa, il battito cardiaco irregolare, l’affaticamento, insonnia o sonnolenza, dolori al petto e al braccio. Tutti sintomi che dovrebbero richiedere l’intervento tempestivo di un medico per una valutazione clinica.

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