I segni sul volto del Papa nei suoi ultimi giorni di vita di cui tutti parlano: Facies Ippocratica, cos’è

Nelle ultime ore di vita, Papa Francesco presentava sul volto dei segni specifici, definiti Facies Ippocratica: in cosa consistono?

Domenica scorsa, con lo stupore di tutti i fedeli, Papa Francesco è tornato ad affacciarsi in Vaticano, per celebrare la Pasqua. In sedia a rotelle, un filo di voce, quasi immobile, il Pontefice è riuscito a pronunciare un breve discorso, rassicurando tutti sulle sue condizioni di salute, dando un segnale di speranza per una progressiva guarigione. E invece, poche ore più tardi è spirato.

Il Papa nelle ultime ore di vita
Il Papa nelle ultime ore di vita (Inran.it)

Se il mondo ha gioito nel rivedere il Papa dopo settimane di ricovero, i medici hanno notato un particolare che ha subito fatto temere il peggio: sul volto, Papa Bergoglio presentava i segni della Facies Ippocratica, una condizione molto particolare e che prende il nome da Ippocrate di Kos, un medico vissuto in Grecia nel V secolo a.C, considerato padre della medicina. Che cosa indica questa condizione?

Che cosa indica la condizione di Facies Ippocratica e perché è sintomo di morte imminente

Ippocrate di Kos aveva descritto questa condizione osservando i malati terminali. Tutti quanti, infatti, presentavano sul volto sintomi comuni, segni che avrebbero determinato la loro dipartita nel giro di pochissimo tempo. Per questo motivo, la Facies Ippocratica è sintomo di morte imminente. Si tratta di una descrizione del volto ben precisa, e che serve per fornire una diagnosi.

In cosa consiste questa condizione? Le caratteristiche generali sono il volto e il naso affilati, gli occhi infossati, le tempie scavate, le orecchie retratte, la pelle del viso secca e tesa. Inoltre, gli occhi appaiono opachi, la cute pallida, l’espressione sofferente, il mento cadente. Tutti questi segnali indicato una grave condizione fisica, che quasi sempre conduce alla morte.

Papa Francesco durante una celebrazione
Papa Francesco durante una celebrazione (Inran.it)

Un volto del genere è determinato dalla perdita di fluidi nel corpo, dalle energie flebili e da un tono muscolare che non risponde più, nonché da disidratazione profonda, visto che il corpo non riesce più ad assorbire nutrienti e liquidi, mentre gli organi iniziano a collassare. Oggi, la Facies Ippocratica non ha valore predittivo assoluto, visto che si impiegano tante altre tecnologie per fare un esame diagnostico preciso, ma resta un punto di riferimento per i medici.

Le condizioni di salute del Papa a poche ore dalla morte: il volto presentava segnali precisi

La Facies Ippocratica, oltre che a far presagire una condizione terminale, può indicare anche altre sintomatologie, che possono condurre comunque alla morte. Tra queste troviamo lo shock settico, la peritonite acuta, la cachessia neoplastica, l’insufficienza di un organo. Insomma, si tratta di una condizione da monitorare attentamente e che può dire molto sulle ore successive del paziente.

Il Papa saluta la folla in Vaticano
Il Papa saluta la folla in Vaticano (Inran.it)

Quando si osserva la Facies Ippocratica sul volto di un paziente, c’è ben poco da fare, e non resta che accompagnarlo nelle ultime ore di vita. I medici, in tal caso, hanno il dovere morale di accompagnare il paziente negli ultimi istanti, alleviando le sue sofferenze con cure palliative e confortandolo. Durante la benedizione Urbi et Orbi, Papa Francesco ha presentato gli stessi segni sul volto. Tali segni indicano che la morte arriverà presto, entro 48 ore al massimo. Papa Francesco si è spento alle 7.35 del lunedì successivo.

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