Condizionatore, gas tossici e non lo sapevi: puoi però dirgli addio, la soluzione che adottano tutti

Mai più gas tossici nei condizionatori. Arriva la rivoluzione che tutelerà l’ambiente e la salute: la nuova tecnologia di raffreddamento

La primavera è ormai arrivata e con essa l’aumento delle temperature si fa sentire. Per fortuna siamo ancora in un periodo fresco e gestibile, ma quando l’estate prenderà il sopravvento, è necessario accedere i condizionatori. Se anni fa, potevamo scegliere anche di non farlo, ad oggi sembra indispensabile, perché il livello di umidità si fa sempre più alto e il caldo è insostenibile. In realtà ci son anche altri metodi per rinfrescare casa: eccoli.  Per quanto, però, i condizionatori possano farci sentire freschi, in un ambiente climatizzato, i gas che rilasciano vengono considerati tossici. Non parliamo solo per l’ambiente, ma anche per la nostra salute.

nuova tecnologia di raffreddamento
Arriva una nuova tecnologia di raffreddamento che eviterà i gas tossici-inran.it

Il condizionatore rilascia il gas refrigerante, che va ad assorbire il calore dall’ambiente e lo fa fuoriuscire. I modelli più vecchi erano dannosi perché usavano clorofluorocarburi, dannosi per l’ozono. Oggi si utilizzano altri tipi di refrigeranti che non sono impattanti ma neanche innocui. Ma adesso le cose stanno cambiando: ecco la rivoluzione riguardo i nuovi refrigeranti.

Addio ai gas tossici: arriva la nuova tecnologia di raffreddamento

Siamo abituati a pensare che per rinfrescare un ambiente servano condizionatori pieni di gas, magari rumorosi e spesso nemmeno troppo ecologici. Ma se ci fosse un altro modo per produrre freddo? Uno che non inquini, non sia pericoloso e funzioni bene? A quanto pare, c’è davvero. E arriva da un piccolo team di ricercatori sloveni con idee grandi quanto il pianeta.

godersi il condizionatore
Il climatizzatore non emanerà più gas tossici: ecco la soluzione-inran.it

All’Università di Lubiana, l’ingegnere Jaka Tušek e il suo gruppo stanno portando avanti un progetto che potrebbe rivoluzionare il modo in cui raffreddiamo case, uffici e perfino dispositivi elettronici. Hanno messo a punto un sistema che non usa gas refrigeranti, ma sfrutta leghe metalliche capaci di “produrre freddo” in modo del tutto innovativo. E, soprattutto, pulito.

Il team sloveno, grazie al progetto europeo SUPERCOOL, ha fatto una scelta radicale: dire addio ai gas e puntare su una tecnologia completamente diversa. Il loro sistema è basato su metalli speciali che, quando vengono compressi, si scaldano, e quando la pressione si rilascia… si raffreddano. Tutto qui. Nessun liquido, nessuna evaporazione, niente perdite. Solo tubi metallici che sfruttano un principio fisico chiamato effetto elastocalorico.

Uno dei materiali chiave è il nitinol, una lega di nichel e titanio già usata in campo medico, che ha dimostrato di essere sicura, resistente e adatta a un uso quotidiano.

Non tutto è stato semplice, ma una svolta è arrivata

All’inizio, il problema principale era la durata: i materiali si usuravano troppo in fretta, rendendo il tutto poco pratico. Poi è arrivata l’idea geniale: invece di stirare i fili di metallo (come si faceva all’inizio), i ricercatori hanno iniziato a comprimerli. Questo ha ridotto lo stress meccanico e aumentato notevolmente la durata del sistema.

Ora il prototipo riesce a funzionare per migliaia di cicli senza segni di cedimento e con un’escursione termica superiore ai 30 gradi. Tradotto: può durare anni senza bisogno di manutenzione.

Oggi, raffreddare il mondo consuma circa il 10% dell’energia elettrica globale. E nei prossimi decenni questo dato è destinato a salire vertiginosamente. Con il caldo estremo sempre più frequente e lo sviluppo dei Paesi tropicali, entro il 2050 si prevede che i condizionatori in circolazione saranno più di sei miliardi.

Se continueremo a usare tecnologie inquinanti, i danni saranno enormi. Ecco perché soluzioni come questa possono davvero fare la differenza.

Il prossimo passo? Portarlo sul mercato

Il lavoro non è finito. Il progetto E-CO-HEAT punta a rendere questa tecnologia una realtà commerciale entro il 2026. Nel frattempo, il team sta depositando un brevetto e collaborando con università italiane e tedesche, oltre che con un’azienda irlandese. L’obiettivo è chiaro: costruire un condizionatore ad altissima efficienza e bassissimo impatto ambientale.

Gestione cookie