Dimenticare oggetti, come le chiavi è prassi, una consuetudine, ma se si verifica spesso potrebbe nascondere altro: non è più distrazione
Essere distratti è una caratteristica che spesso può appartenere a determinate persone. C’è chi ha sempre la testa fra le nuvole, chi pensa ad altro, chi è un po’ più superficiale e aspettano che altri lo facciano al posto suo. Ognuno di noi ha dei tratti della propria personalità che potrebbero significare altro, se si scava un po’ più a fondo. Ad esempio, lasciare i piatti sporchi in lavandino e procrastinare il loro lavaggio, potrebbe significare sintomo di stanchezza o pigrizia. Effettivamente, nella maggior parte dei casi vuol dire questo, ma se è un’abitudine potrebbe nascondere altro.

Se si tratta di un’azione che si ripete spesso, potrebbe avere degli sfondi psicologici. Parliamo di sintomi di ansia e stress che non dovrebbero essere sottovalutati. Un’altra abitudine che spesso abbiamo è quella di dimenticare oggetti importanti, come ad esempio le chiavi. Diciamocelo, questo è un fenomeno abbastanza comune. In un primo momento potremmo legarlo alla distrazione, ma in realtà potrebbe avere sfondi psicologici legati alla nostra vita emotiva. Essere sintomo di stress o difficoltà nel gestire le emozioni.
Dimenticare le chiavi non è solo distrazione: spesso c’entra lo stress
Succede a tutti: sei di corsa, esci di casa e… le chiavi non si trovano. Guardi ovunque, svuoti la borsa, poi scopri che erano sul mobile all’ingresso o, peggio ancora, rimaste nella serratura. Piccole dimenticanze come questa possono farci sorridere, ma a volte nascondono qualcosa di più profondo.

Secondo diversi esperti, episodi del genere possono essere legati allo stress o a stati di ansia che ci portano a “saltare” mentalmente alcune azioni automatiche. Quando siamo presi da mille pensieri o da situazioni che ci mettono sotto pressione, la nostra attenzione tende a concentrarsi sulle preoccupazioni principali. Il cervello, in pratica, decide che ricordarsi le chiavi non è una priorità.
Le emozioni, soprattutto quelle forti, influenzano la nostra concentrazione, spesso risultiamo assenti. Basta attraversare un momento complicato per iniziare a dimenticare cose che prima facevamo ad occhi chiusi. In quei momenti, siamo così impegnati a gestire ciò che succede dentro di noi che perdiamo contatto con le piccole abitudini quotidiane. Le chiavi, in fondo, non sono solo un oggetto: ci danno accesso, sicurezza, autonomia. Dimenticarle di continuo può diventare una specie di segnale, una manifestazione di quel senso di disorientamento o di quella sensazione di aver perso il controllo su alcuni aspetti della propria vita. A volte il disagio si esprime così: in modo silenzioso, ma evidente.
Il cervello si difende come può
C’è anche un’altra chiave di lettura: dimenticare oggetti importanti potrebbe essere una reazione inconscia. Come se la mente, sotto pressione, cercasse di alleggerirsi da ciò che la sovraccarica. In pratica: non si tratta di sbadataggine, ma di una forma di auto-protezione emotiva. Evitiamo certe emozioni difficili, e nel farlo perdiamo parte del quotidiano.
Qualche piccolo aiuto concreto
Se ti succede spesso e inizi a sentirti frustrato, non colpevolizzarti. Può essere utile fare un po’ di spazio mentale. Alcuni spunti pratici:
Lascia le chiavi sempre nello stesso posto, appena entri in casa.
Concediti dei momenti per respirare, anche solo cinque minuti al giorno per rallentare.
Osserva come ti senti, davvero. A volte dietro la confusione c’è qualcosa che abbiamo bisogno di ascoltare.
E se senti che queste dimenticanze sono legate a un periodo più pesante, parlarne con qualcuno, anche con un professionista, può essere un buon modo per rimettere a fuoco.