Come recuperare la gioia di dormire e di allontanare lo stress: la formula facile ma veramente efficace che dovremmo applicare tutti
Sonno e stress sono alcuni dei nostri maggiori nemici, soprattutto al giorno d’oggi. Sono sempre di più le persone che dormono poco e male, che si sentono stressati, nevosi e non riescono a trovare una quadra per vivere le giornate in modo sereno.

Del resto, il sonno è tutto e se non si dorme bene a lungo andare la salute fisica e mentale ne risente con giornate che sono sempre più difficili da affrontare. Come cambiare rotta salvando il sonno e riducendo lo stress? C’è una formula che possiamo applicare tutti.
Sonno e zero stress: basta spegnere gli schermi
Spegnere gli schermi almeno un’ora prima di andare a letto per riposare finalmente bene e azzerare lo stresso quotidiano. E’ questo il consiglio che oggi Ari Honarvar dà nel corso delle sue lezioni sulle tecniche di resilienza dedicate ai professionisti della salute mentale e medica.
Un modus operandi che ha sperimentato in primis su sé stessa e di cui oggi gode tutti i benefici. Per anni, infatti, la donna che ha raccontato la sua esperienza a Business Insider ha concluso le sue giornate come quelle di milioni di persone: scrollare video e immagini dai social sullo schermo del telefono e guardare serie tv.

Era convinta che questo l’aiutasse a distrarsi ma anche a prendere sonno facilmente. Niente di tutto questo. “Mi sono resa conto che la qualità del mio sonno stava crollando. E non solo quella. Ero diventata dipendente dallo schermo, controllavo il telefono continuamente e perdevo la concentrazione anche durante il giorno”.
La dipendenza dallo schermo: le conseguenze
Oggi si parla di “brain rot”, l’avete mai sentito? E’ un termine che serve per descrive un deterioramento mentale dovuto a un uso eccessivo degli schermi per fruire di contenuti ripetitivi e superficiali. Si usa soprattutto per descrivere lo stato dei giovani e del loro svuotamento mentale dopo aver trascorso intere ore davanti agli schermi.
Ari Honarvar ha spiegato che le difficoltà che aveva lei con il sonno le riscontra continuamente negli incontri che tiene: sono in poche le persone che dormono bene, sempre di più sono quelle che dormono poco e male.

E’ vero che le cause sono diverse: dai figli piccoli allo stress da lavoro, dal dolore cronico alla menopausa ma “spesso è la dipendenza dallo schermo a peggiorare tutto” ha precisato l’esperta.
L’esperienza di Honarvar e la svolta
Honarvar sette anni fa ha deciso di cambiare strada. Ha iniziato una lenta “disintossicazione” dagli schermi. Prima li spegneva tutti un’ora prima di andare a letto, poi ha eseguito dei digiuni digitali, una settimana ogni tre mesi con domeniche e venerdì senza usare i dispositivi. Questo le ha permesso di riappropriarsi di qualcosa di molto prezioso, il sonno provando così “la gioia di essere davvero riposata”.
La svolta più grande è arrivata solo di recente. Aveva deciso di prendersi una settimana di riposo tecnologico che poi è diventato di quattro mesi e Ari Honarvar non sente nessun bisogno di tornare indietro.