Oggi vi raccontiamo la storia di una giovane donna che ha scoperto di essere molto malata quando era incinta della sua prima bambina
A volte la vita riserva sorprese che si colorano di nero in grado di distruggere un momento di felicità oltre che il sogno desiderato da una vita come quello di creare una famiglia. E’ quello che è successo ad una giovane donna inglese che nel corso della gravidanza ha scoperto di avere un tumore molto aggressivo.

Curarsi e perdere la sua bambina oppure farla nascere e rischiare la sua stessa vita? Una scelta non facile quella che ha dovuto compiere la donna.
La storia di Laura Mahon: un tumore durante la gravidanza
La storia che vi raccontiamo oggi è quella di Laura Mahon, mamma di 31 anni, originaria di St Helens, un piccolo borgo inglese, che nel settembre del 2021, mentre era incinta della sua prima bambina, ha iniziato ad avvertire sintomi strani.
Prima stanchezza e fastidi alle gambe che inizialmente ha scambiato come sintomi tipici della gravidanza. Poi però le cose si sono complicate come lei stessa ha raccontato al Mirror. Non riusciva più ad intrecciare le dita dei piedi e dunque sono iniziati in lei dei sospetti perché quei sintomi non le sembrano normali.

Ecco allora che ha chiesto ai medici di fare una risonanza. La prima è stata svolta senza mezzo di contrasto per non avere complicanze sulla gravidanza ma l’esame non ha mostrato nulla. Laura così ha chiesto ai medici di approfondire e si è sottoposta ad una seconda risonanza con contrasto e da qui la sua vita è stata stravolta.
Il parto nonostante il tumore
L’esame ha mostrato qual era la verità di quei sintomi e dolori. Laura aveva già diverse metastasi nel cervello. I medici le hanno diagnosticato un glioma, un tumore molto aggressivo per il quale le avevano detto le sarebbe rimasto un solo anno di vita.
Era incinta di cinque mesi e questa scoperta ha rischiato di farle perdere sua figlia Sienna che oggi ha quattro anni. I medici hanno spiegato a Laura che era necessaria un’operazione, il tumore era molto aggressivo ma c’era anche il rischio di perdere la bambina: “È stato mostruoso dover scegliere, capire se rimanere in vita o non veder nascere Sienna” ha spiegato la donna.

In un primo momento i medici hanno optato per far partorire Laura all’ottavo mese ma alla 27esima settimana la situazione è peggiorata: “Prima ha perso sensibilità alla gamba, poi al braccio destro” ha raccontato Laura e così la piccola è stata fatta nascere con il parto cesareo.
La cura sperimentale, l’ultima chance
Sienna anche se piccola è nata sana e oggi sta bene, ha quattro anni. Laura è andata molto oltre l’anno di vita che le avevano preannunciato i dottori anche se il tumore non è stato sconfitto. In quattro anni, nonostante la chemioterapia, le metastasi non sono mai diminuite. Oggi ha deciso di sottoporsi ad una cura sperimentale in una clinica privata, l’ultima speranza per poter vedere la sua piccola crescere. Insieme alla sua famiglia ha attivato una raccolta fondi su GoFundMe per poter pagare le cure sperimentali.