“Mi ha colpito un fulmine e mi sono svegliato in obitorio”: racconta cosa accade dopo la morte

Si chiama Dannion Brinkley, da giovane era stato colpito in pieno da un fulmine: sopravvissuto all’incidente, l’uomo non ha più paura della morte.

Esiste la vita dopo la morte? Non lo sa nessuno, si tratta di uno dei grandi misteri dell’universo. In tanti credono che ci sia qualcosa, altri, invece, forse più razionali, non nutrono grosse aspettative. Ma l’approccio alla morte, così come quello alla vita, viene dettato anche dalle esperienze personali, come quella vissuta da un uomo americano, oggi 74enne, di nome Dannion Brinkley.

L'uomo colpito dal fulmine
L’uomo colpito dal fulmine – Inran.it

Dannion Brinkley non ha più paura della morte, semplicemente perché ha imparato a conoscerla, non una volta, bensì tre volte. Come è stato possibile? Brinkley, ex marine e oggi imprenditore, ha ammesso di essere sopravvissuto a diverse esperienze nefaste, che lui stesso ha definito di premorte. “Nessuno muore, non succede mai”, ammette, “Non fa parte della nostra natura”.

“Nessuno muore mai, non fa parte della natura”, l’esperienza di morte di Dannion Brinkley

Nel 1975, Dannion era stato colpito da un fulmine, mentre era affacciato alla finestra di casa. Una tormenta si è alzata all’improvviso, tempestando il cielo con tuoni e fulmini. Uno di questi lo aveva colpito in pieno, sulla testa. “Sono stato colpito al lato del cranio, proprio dietro l’orecchio, e poi la scossa è scesa lungo la spina dorsale”, dichiara in un’intervista al New York Post.

Colpito dalla scossa, l’uomo era stato sollevato in aria fin quasi al soffitto, per poi ricadere a terra. Ancora vigile, l’ex marine aveva visto una fiamma accecante che aveva illuminato l’intera stanza. Paralizzato, non riuscendo a muoversi, Dannion si sentiva avvolto dalle fiamme. Ma stava davvero bruciando? Nel tragitto da casa all’ospedale, i medici dell’ambulanza lo avevano dichiarato deceduto.

Fulmini sulla città
Fulmini sulla città – Inran.it

Trasportato in obitorio, l’uomo si era risvegliato mezz’ora più tardi, nel suo lettino mortuario. Dannion descrive l’esperienza di morte come un lungo flashback della sua vita. L’incidente non lo aveva ucciso, lo aveva soltanto tramortito. Ci sono voluti due anni circa per tornare in forma, per poter camminare normalmente, ma Brinkley si era ripreso. Un miracolo.

Perseguitato dalla morte: la storia di Dannion Brinkley, risvegliatosi tre volte dalla morte

Tuttavia, la morte ha continuato a perseguitarlo, reclamando la sua vita, tanto che nel giro di dieci anni, altre due volte il marine ha rischiato di morire. La seconda volta che si era risvegliato dalla sua esperienza di morte era stato a seguito di un infarto che aveva fermato il suo cuore, la terza volta, invece, dopo un’operazione a cuore aperto.

Anche in quella occasione, l’operazione non era andata benissimo, tanto che i medici lo avevano dato per morto, e invece tempo qualche minuto e il cuore dell’uomo aveva ripreso a battere. “Sono stato salvato dalla luce”, rivela, e proprio riguardo all’ultima esperienza ultraterrena, ammette: “ho visto degli angeli, mi hanno insegnato a sfruttare dei doni spirituali per aiutare chi è in fin di vita ed è disperato”.

Dannion Brinkley in una foto da giovane
Dannion Brinkley in una foto da giovane – Inran.it

Secondo Dannion siamo tutti esseri spirituali, e lo spirito non può morire. “Non esistono Paradiso e Inferno” aggiunge. Ora, a 74 anni, Dannion trascorre il tempo libero accanto ai pazienti terminali, per dare loro conforto e speranza. Per quanto riguarda le esperienze di morte, non solo di Dannion, ma di tantissimi altri uomini, la comunità scientifica resta unita e concorde nel definirle una sorta di coscienza lucida, esperienze simili ai sogni o ai deliri, dunque non esperienze reali nell’Aldilà.

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