Tra le erbe aromatiche che usiamo in cucina, la salvia è sicuramente una protagonista: ma sarà indicata anche per le donne in dolce attesa?
Durante la gravidanza ogni scelta, anche quella più semplice, sembra avere mille sfaccettature. Ogni nostra azione si ripercuote sul bambino che portiamo in grembo.

L’alimentazione è uno dei primi argomenti da affrontare quando si aspetta un bambino: tutto ciò che mangiamo deve essere sicuro per noi e per il bambino che sta per nascere.
Tra i vari alimenti che possono destare preoccupazioni, ci sono le erbe aromatiche: alcune si possono usare tranquillamente, altre no. E la salvia? Fa parte di quelle da mettere in pausa per nove mesi, soprattutto quando viene assunta in quantità elevate o sotto forma di tisana. Ma andiamo con ordine.
Salvia: i consigli sul consumo in gravidanza
La salvia non è solo una pianta profumata da usare in cucina: le sue foglie racchiudono un concentrato di sostanze incredibilmente benefiche.
Contiene tannini, carotenoidi, vitamine A, B e C, e soprattutto oli essenziali molto potenti come tujone, canfora, cineolo e borneolo.

Ha proprietà antiossidanti, antibatteriche, antinfiammatorie e può anche aiutare a ridurre glicemia e colesterolo. Un infuso di salvia, ad esempio, può dare sollievo a chi soffre di iperacidità o digestione lenta.
Inoltre, è molto utilizzata fare gargarismi o risciacqui in caso di gengiviti, afte, mughetto e mal di gola. In questi casi, la salvia non viene ingerita e quindi non entra in circolo nell’organismo: per questo si può considerare sicura anche in gravidanza se usata solo per risciacqui locali.
Perché la salvia è sconsigliata in gravidanza
Il problema nasce quando la salvia viene assunta sotto forma di tisane o integratori. Gli oli essenziali contenuti in questa pianta, in particolare il tujone, possono diventare tossici per il bambino se ingeriti in quantità elevate. Alcuni studi suggeriscono che un’assunzione regolare e prolungata possa addirittura aumentare il rischio di contrazioni uterine e aborto spontaneo.

Questo non significa che basti un sorso di tisana per causare problemi, ma vista la delicatezza del periodo è preferibile evitare qualsiasi sostanza che possa rappresentare un rischio, anche se minimo. Per questo ginecologi e ostetriche consigliano di evitare la salvia durante tutta la gravidanza.
Quando la si può consumare la salvia senza rischi in gravidanza?
Come già accennato, un uso esterno – ad esempio per fare dei gargarismi – è considerato sicuro. Se soffri di gengive infiammate o afte in bocca, puoi preparare un infuso con qualche foglia di salvia e usarlo come collutorio naturale. L’importante è non ingerirlo.
Le altre erbe da usare o evitare in gravidanza
Alcune erbe sono considerate relativamente sicure, come:
- zenzero (ottimo contro la nausea)
- camomilla
- melissa
- menta
- ortica
- calendula
- semi di lino
Altre, invece, vanno evitate per l’intero periodo gestazionale:
- aloe vera
- assenzio
- achillea
- dente di leone
- radice di garofano
- ginseng
- ginepro
- santoreggia
Anche se si tratta di rimedi naturali, non tutte le piante sono innocue durante la gravidanza. Alcune possono interferire con i farmaci o avere effetti collaterali. Per questo è sempre meglio parlarne con il proprio medico prima di assumere tisane, integratori o erbe officinali. Quando si tratta di benessere in gravidanza, la prudenza non è mai troppa.