Percepire affanno mentre si salgono le scale, non indica solo che si è poco allenati, visto che questo sintomo potrebbe anche celare una malattia molto grave. Scopriamo di seguito di cosa si tratta.
Nella vita frenetica di tutti i giorni è molto comune essere oberati di cosa da fare, non riuscendo mai a trovare il tempo da dedicare allo sport. La sedentarietà al giorno d’oggi è molto diffusa e spesso si sottovalutano i suoi effetti devastanti sulla nostra salute, portandoci anche a essere molto poco resistenti, boccheggiando alla prima gradino che saliamo.

Se in coloro che sono poco allenati ritrovarsi con il fiatone mentre si fanno le scale è del tutto normale, ci sono casi in cui questo, però, potrebbe essere la spia di una malattia molto grave. Scopriamo di seguito di cosa si tratta.
Salire le scale con fatica potrebbe essere la spia di una grave malattia
Avere un po’ di fiatone mentre si fanno le scale è molto comune, ma non sempre è una situazione da prendere alla leggera. Infatti, questa manifestazione potrebbe essere l’indicatore di un problema pericolosa.

Ritrovarsi senza fiato mentre si salgono le scale potrebbe essere un sintomo di una malattia pericolosa, degenerativa e progressiva, che è anche molto difficile da diagnosticare. Stiamo parlando della fibrosi polmonare, grave patologie la cui diffusione è aumentata del 20% in seguito al Covid. È stato uno studio dell’Unità Operativa Complessa di Pneumologia di Padova a trovare una connessione tra la fibrosi polmonare e l’affanno mentre si salgono le scale.
Fibrosi polmonare: in cosa consiste
Malattia interstiziale del polmone, la fibrosi polmonare consiste in una malattia cronica respiratoria che è irreversibile e progressiva. Si tratta di una patologia molto rara e anche invalidante, che determina l’invasione del tessuto connettivo rigido e fibroso in quello elastico dei polmoni, portando a insufficienza respiratoria. Questa grave malattia colpisce principalmente gli uomini sopra i 50 anni e fumatori.

Varietà delle patologie polmonari croniche, le sue cause sono da ricondurre al tabagismo, ma anche alle esposizioni a siliconi, a fumi, gas e metalli pesanti, aumentendone il rischio in determinati luoghi di lavoro. Inoltre, è anche associata a malattie quali tubercolosi, polmonari, epatite C, infezioni virali e patologie infettive come il Covid.
La fibrosi polmonare non è semplice da diagnosticare. Il suo sintomo principale è la dispnea, che si verifica quando si svolge un’attività fisica e si presenta la tosse secca, ma anche dolori muscolari e al torace. La malattia è degenerativa e il suo decorso è imprevedibile. Per curare questa patolgia non esiste un trattamento specifico: sicuramente in sua presenza è vitale smettere di fumare per prevenire l’insorgere del carcinoma polmonare.