E’ ufficiale, il 5 marzo è stato istituito l’Ecosistema dei dati sanitari che dà il via alla rivoluzione digitale nel campo della salute: vediamo i dettagli
La riforma della sanità vuole definire un nuovo modello organizzativo del Sistema Sanitario Nazionale, per un servizio più vicino alle persone con standard qualitativi adeguati in allineamento ai migliori europei. Per il 2025, il Fondo sanitario nazionale sarà di 136,5 miliardi con un rifinanziamento progressivo fino a 8,8 miliardi annui dal 2030.
Molti gli obbiettivi da raggiungere sulla base delle reali problematiche e le principali criticità evidenti e sotto gli occhi di tutti, uno su tutti la riduzione delle liste d’attesa per esami e prestazioni. In sostanza si cerca di rendere più efficiente l’intero Sistema Sanitario Nazionale, più sicuro e più pronto per le sfide future.
La riforma del Sistema Sanitario Nazionale prevede un potenziamento del servizio sanitario regionale dando particolare risalto alla medicina territoriale, alla prevenzione e all’assistenza domiciliare integrata. Per questo motivo si istituiranno Distretti, Case di Comunità, Ospedali di Comunità e Centrali Operative Territoriali.
Partendo dunque dalle criticità rilevate che oggi interessano il Sistema Sanitario Nazionale, tra le quali l’invecchiamento della popolazione, l’aumento dei bisogni sanitari, le diseguaglianze territoriali e la scarsità delle risorse disponibili, ci si orienta alla trasformazione e al cambiamento, con un approccio multidisciplinare per generare convergenze.
Nel nuovo sistema avranno un ruolo più ampio per esempio le farmacie, non più viste come punti vendita di farmaci, ma presidi sanitari a tutti gli effetti di prossimità. Emerge anche una nuova figura professionale, quella dell‘infermiere di famiglia e Comunità che assicura l’assistenza infermieristica in collaborazione con i professionisti della comunità in cui opera, perseguendo l’integrazione interdisciplinare.
Uno degli obbiettivi del Ministero della Salute e del Governo nell’ambito della riforma della sanità è la digitalizzazione sanitaria. E il primo passo davvero rivoluzionario è stato fatto. La pubblicazione in Gazzetta Ufficiale lo scorso 5 marzo del decreto del Ministro della salute che va a istituire l’EDS è realtà.
L’Ecosistema dei Dati Sanitari raccoglierà e gestirà a livello centrale e sicuro tutte le informazioni sanitarie dei cittadini. Grazie al finanziamento di 200 milioni di euro che arrivano dal PNRR si arriverà a pieno regime nel 2026, in allineamento con le normative europee. Accesso sicuro e protetto per tutte le informazioni, dai referti alle prescrizioni e ciascun italiano avrà il suo Fascicolo sanitario Elettronico, aggiornato con tutte i dati sanitari pertinenti.
La novità è l‘integrazione del Dossier Farmaceutico all’interno del Fascicolo con tutti i dati su prescrizioni e somministrazioni di concerto tra farmacie, medici di base e strutture sanitarie. Si potrà accedere in tempo reale alle informazioni aggiornate facilitando di fatto diagnosi e interventi, specie nei casi di emergenza.
Si potrà quindi consultare i dati, effettuare ricerche su ricoveri o accessi ai pronto soccorso, dossier farmaceutico, andamento dati clinici, dati vaccinazioni, prestazioni, supporto della compilazione del profilo Sanitario Sintetico. Una grande opportunità per i professionisti del settore che potranno lavorare meglio e in modo più efficiente per dare cure migliori e tempestive.