Il regime dietetico del digiuno intermittente porta importanti effetti al nostro organismo: vediamo insieme i dettagli
Il digiuno è da sempre una pratica di restrizione alimentare utilizzata in molte culture per scopi di purificazione a vari livelli. Ultimamente invece il digiuno è stato inserito tra i possibili regimi dietetici con la modalità a intermittenza, vale a dire con periodi alternati di astinenza dal cibo per un determinato numero di ore.

Il digiuno intermittente è così rapidamente diventato una particolare dieta molto in voga, apprezzata anche dai VIP per la sua efficacia sia in termini di perdita di peso, sia anche per alcuni benefici per l’intero organismo. Bisogna però cercare di capire quali siano gli effetti fisiologici di un prolungato digiuno.
Il digiuno
Il digiuno è uno stato di privazione degli alimenti spesso praticato a fini depurativi e purificatori di anima, corpo e spirito. Nel corso dei secoli il digiuno è stato utilizzato come pratica religiosa, politica o nella medicina alternativa. E’ noto come il digiuno venga praticato in molte religioni e culture al fine di ampliare la percezione del divino, oppure come rito penitenziale, o ancora come ravvedimento dei peccati o in preparazione spirituale.
A livello politico viene considerato ancora oggi una forma di protesta, noto a tutti come lo sciopero della fame. Il primo a teorizzarne le ragioni fu proprio Gandhi, nel perseguire il pensiero della “non violenza”.

Nella medicina alternativa il digiuno viene considerato benefico dal punto di vista fisico, vale a dire può essere utili e portare benefici su alcune patologie. Alcuni teorici ritengono che il digiuno possa rinnovare i tessuti, disintossicare l’organismo da tossine, sostanze chimiche estranee o depositi di materiali, eliminando di fatto il terreno fertile per germi e batteri.
Il digiuno intermittente
Negli ultimi anni ha preso piede sempre più la pratica del digiuno intermittente come forma di regime alimentare per il controllo del peso e migliorare la salute metabolica. Vi sono diverse finestre temporali che si possono seguire che variano a seconda delle esigenze del paziente. Lo schema più noto è quello 16/8 in cui il digiuno e protratto per 16 ore consecutive mentre il tempo di assunzione del cibo è limitato a 8 ore nella giornata, oppure la finestra 18/6 ore.
I benefici legati a questo regime alimentare sono molteplici come la regolazione dei livelli di zuccheri nel sangue, migliorando di fatto la sensibilità all’insulina, oltre alla significativa perdita di peso grazie al fatto che il corpo metabolizza i grassi utilizzando le riserve per produrre energia.

Al completamento delle 18 ore di digiuno si attiva un processo di pulizia delle cellule, favorendo di fatto la loro rigenerazione ed eliminando quelle eventualmente danneggiate. Inoltre si determina una diminuzione delle infiammazioni croniche, un miglioramento della concentrazione e della memoria.
Gli effetti negativi
Il digiuno intermittente è un vero e proprio shock metabolico con effetti fisiologici. Può comportare nei primi periodi fame e un certo senso di stanchezza, con cali energetici che possono dare fastidio. Una certa perdita di massa muscolare si può registrare se non si assumono sufficienti proteine e non si pratica una regolare attività fisica. E’ sempre raccomandato bere molto per non perdere la corretta idratazione dell’organismo.