Chi è in gravidanza può mangiare la semola di grano saraceno? Ci sono rischi da considerare? Scopriamo subito cosa c’è da sapere.
Durante la gravidanza, l’alimentazione assume un ruolo fondamentale, sia per quanto riguarda la salute della mamma che del bambino.
Tra i cereali alternativi spesso presi in considerazione, il grano saraceno è un’opzione nutriente e priva di glutine, ma è sicuro consumarlo in gravidanza? Scopriamo insieme i benefici, gli utilizzi e le eventuali precauzioni legate alla semola di grano saraceno.
Il grano saraceno non è un cereale vero e proprio, ma una pianta appartenente alla famiglia delle Poligonacee. La semola di grano saraceno si ottiene dalla sua macinazione ed è utilizzata per preparare polente, gnocchi, porridge e piatti rustici.
È sicura da consumare durante la gravidanza e, anzi, rappresenta un’ottima fonte di fibre, proteine, vitamine e minerali.
Non esistono studi scientifici che indichino controindicazioni per il consumo di semola di grano saraceno in gravidanza. Però, come per ogni alimento, è importante non esagerare nelle quantità e inserirlo in un’alimentazione bilanciata.
Consumare grano saraceno in gravidanza apporta numerosi vantaggi:
La semola di grano saraceno è un ingrediente versatile che si presta a numerose preparazioni:
Non ci sono rischi noti associati al consumo di semola di grano saraceno in gravidanza. Chi soffre di allergie alimentari però deve prestare attenzione: anche se raro, il grano saraceno può causare reazioni allergiche in soggetti predisposti.
Un altro aspetto da considerare è che il grano saraceno contiene rutina, una sostanza con proprietà antinfiammatorie e antiossidanti, ma che ad alte dosi potrebbe interferire con la coagulazione del sangue. Per questo motivo, è sempre bene non eccedere nel consumo e chiedere sempre consiglio al proprio medico di fiducia.