Ora legale 2025, quando scatta il cambio di lancette

Quali sono data ed orario precisi dell’ora legale 2025: quando scatterà e come e quando è stata inventata, c’era l’Italia in prima fila ai tempi.

Ora legale 2025, presto ci sarà la variazione consueta che da decenni e decenni si presenta regolarmente con l’arrivo della primavera. Ed è una vita che siamo chiamati a spostare a mano il segnale orario indicato negli orologi analogici, come quelli da parete o da polso che funzionano con le lancette. Eppure alcuni vanno ancora in preda alla confusione e non si ricordano se, anche nella tornata dell’ora legale 2025, il nuovo orario dovrà essere traslato di sessanta minuti avanti o di sessanta indietro.

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Ora legale 2025, quando scatta il cambio di lancette – inran.it

E quando sarà il giorno in cui l’ora legale 2025 scatterà? Saperlo è bene, così ci faremo trovare pronti all’indomani, una volta svegli. Alcuni infatti fanno ricorso all’espediente per il quale intervengono sui loro orologi analogici cambiando orario di sera prima di andare a dormire. Così il giorno dopo sarà già tutto come deve essere. Per quanto riguarda gli orologi digitali, come quelli di computer, smartphone, tablet, console recenti, televisori e quant’altro che sia connesso ad internet, tutto accadrà in maniera automatica.

Quando torna l’ora legale nel 2025?

La variazione di orario, che comporta molti vantaggi in termini di risparmio energetico per tutti i Paesi che adottano l’ora legale, avrà luogo nella notte compresa tra sabato 29 e domenica 30 marzo. Appena scoccheranno le ore 02:00 bisognerà procedere con un avanzamento di un’ora direttamente alle 03:00. Questo comporterà un’ora di sonno in meno, ma con il vantaggio di avere poi fino al prossimo mese di ottobre, un’ora di luce in più.

E se potere disporre di una giornata più luminosa a lungo farà senz’altro bene all’umore, dopo mesi di inverno e di giornate che alquanto presto vedevano il giorno cedere il passo al buio, c’è da dire comunque che l’ora legale può senza dubbio influire sul fisico di alcuni. Il fatto di dormire meno al cambio potrebbe infatti comportare qualche squilibrio fisiologico. Ed apportare stanchezza, più difficoltà del solito nello stare concentrati e magari anche un umore un po’ ballerino.

Lancette orologio
Quando torna l’ora legale nel 2025? – inran.it

Vedremo però tramontare il sole alle ore 19:35, quando il giorno prima questa cosa avviene alle 18:34. Potere disporre di un periodo più lungo in compagnia della luce diurna potrà favorire anche alcune attività all’aperto. Quindi c’è comunque un legame senza dubbio certo anche con il benessere fisico e mentale, nonostante staremo a letto di meno, almeno nella giornata dell’entrata in vigore dell’ora legale.

Quando è nata l’ora legale?

Storicamente lo spostamento delle lancette risale alla fine del diciottesimo secolo. Anche se la sua adozione definitiva e con una certa continua si è avuta solamente a partire dal 1916. In quel frangente storico l’umanità si trovava alle prese con le fasi iniziali della Prima Guerra Mondiale. E le nazioni che facevano parte della Triplice Alleanza, ovvero Germania, Austria-Ungheria e Regno d’Italia, presero la decisione di introdurre l’ora legale allo scopo di risparmiare sull’olio e sul carbone impiegati per garantire l’illuminazione pubblica.

L’Italia nello specifico mantenne l’ora legale dal 1916 al 1920 e dal 1940 al 1948. Fu l’ingegner Luigi Luiggi, un secolo fa, a farsi principale promotore della cosa. Poi man mano questa trovata è stata fatta propria anche da molti altri Paesi nel mondo. Così facendo si può sfruttare in pieno il maggior quantitativo possibile di luce nel corso dell’estate.

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Quando è nata l’ora legale? – inran.it

E c’è un effettivo abbassamento di consumo di corrente elettrica per le luci sia in ambienti domestici che pubblici. Nel ventennio 2004-2023 la sola Italia ha risparmiato quasi 2,2 miliardi di euro in spesa per l’energia elettrica, e 11,3 miliardi di kWh in media. Con anche una riduzione importante di anidride carbonica immessa nell’atmosfera, quantificabile in circa 180mila tonnellate di CO2.

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