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Roma, avvistato sulle scale di un palazzo e non è l’unico caso: scoppia la fobia dei serpenti

Pubblicato da
Nadia Fusetti

È fobia per i serpenti dopo gli ultimi ritrovamenti a Roma, ecco che cosa è successo e cosa fare se ne troviamo uno.

Negli ultimi giorni stanno accadendo cose strane: incontri con serpenti in piena città. La popolazione di Roma, dove è avvenuto l’ultimo avvistamento, è in fermento e la paura di ritrovarsi davanti un rettile sta aumentando. Le domande sono tante: cosa fare, perché ci sono, chi chiamare e simili. Ormai sono tutti nel pieno di una fobia dei serpenti, ma vediamo che cosa è successo e cosa fare in questi casi.

Serpente (Inran.it)

Siamo tutti d’accordo che ritrovarsi di fronte un serpente non è proprio come ritrovarsi un cane o un gatto. I rettili sono imprevedibili e possono essere molto pericolosi per la nostra salute. In questo articolo, oltre ad analizzare i fatti accaduti negli ultimi giorni, proveremo anche a capire quali rischi ci sono e come comportarsi se capitasse un incontro di questo tipo.

Avvistati serpenti in città: Roma nel panico

Giovedì 13 marzo alcuni abitanti di Roma hanno visto un pitone in via Scribonio Curione al Quadraro. Non sono mancate foto che hanno immediatamente fatto il giro dei social. Il fatto particolare era che l’animale fosse già morto inducendo le persone a pensare ad un abbandono da chi lo possedeva. Tuttavia, non è stato l’unico avvistamento.

Infatti, poco dopo è successo di nuovo: un serpente avvistato sulle scale di un palazzo in via delle Province, sempre a Roma. Inizialmente, il serpente era fermo, raccontano i residenti. Poi, ha iniziato a muoversi ed è andato nel cortile del palazzo. I residenti hanno chiamato immediatamente le Forze dell’Ordine, ma quando queste sono arrivate, l’animale era scappato.

Pitone (Inran.it)

Secondo l’esperto Andrea Lunerti, il serpente del secondo avvistamento potrebbe essere un colubride, quindi una specie non velenosa. Tuttavia, la presenza di un rettile può creare paura, tensioni e incidenti e nel caso di avvistamento va sempre chiamato il numero di emergenza. Approfondiamo.

Fobia dei serpenti: i rischi e come comportarsi

È naturale che ormai si parli di una vera e propria fobia dei serpenti se ci sono stati più avvistamenti in luoghi dove non è normale trovarli. La fobia di questi animali prende il nome di ofidiofobia (ofidi è l’ordine a cui appartengono questi rettili). Perché si trovano in questi luoghi? La risposta più immediata ed ovvia è questa: sicuramente appartengono a persone che ad un certo punto non li vogliono più e quindi li abbandonano nel primo posto che trovano.

Il problema è che un rettile, anche se non velenoso, può scatenare il panico tra le persone. E, ad ogni modo, è comunque un pericolo. Il morso di un serpente provoca dolore, gonfiore e possibile infezione. Se è velenoso, le conseguenze possono essere molto gravi e mortali. Dipende molto dal tipo di veleno. Alcuni danneggiano il sistema nervoso, altri distruggono i muscoli, altri ancora agiscono sul nostro sangue. I sintomi più gravi coinvolgono il sistema respiratorio fino allo shock.

Serpente con lingua fuori (Inran.it)

Dopo il morso di un serpente non bisogna assolutamente succhiare il veleno o intervenire sulla ferita. Occorre fermarsi immediatamente (il veleno entra in circolo più velocemente con il movimento) e chiamare i soccorsi. La descrizione del serpente aiuterebbe molto per permettere agli specialisti di individuare la specie e usare il giusto antidoto.

Tuttavia, anche nel caso di serpenti non velenosi l’iter è lo stesso. In caso di morso, si chiamano i soccorsi e si devono chiamare le autorità anche solo se si vede un serpente. L’unica cosa da fare è poi aspettare chi di dovere senza scacciare il serpente, senza catturarlo e senza fagli del male.

Nadia Fusetti