Altamente proteico e salutare, soprattutto quello al naturale, ma il tonno in scatola è adatto anche per chi soffre di colesterolo alto?
Il tonno in scatola è un alimento altamente proteico e salutare, particolarmente quando è al naturale. È una fonte eccellente di proteine e, se consumato con moderazione, può essere parte di una dieta equilibrata. Il tonno al naturale, infatti, è abbastanza magro e ideale per chi cerca un pasto dietetico e nutriente. Bisogna però fare davvero attenzione ad alcuni accorgimenti.

Nello specifico, il tonno in scatola contiene spesso alte quantità di sale, che vengono aggiunte per preservare il pesce. Questo può essere problematico per chi soffre di colesterolo alto, in quanto il consumo eccessivo di sale può peggiorare le condizioni legate alla salute cardiovascolare. Per chi ha problemi di colesterolo, sarebbe meglio scegliere varianti con meno sale o consumare il tonno con moderazione
Tonno in scatola, adatto anche per chi soffre di colesterolo alto?
Chi soffre di colesterolo alto deve seguire un regime alimentare povero di grassi. Il tonno in scatola, perciò, non è consigliato, visto le alte dosi di sale impiegate per la conservazione. Il sale, naturalmente, interagisce con la ritenzione idrica. Inoltre, questo tipo di pesce spesso contiene metalli tossici, e non a caso è sconsigliato alle donne in stato di gravidanza.

Tuttavia, il tonno è un pesce salutare, ricco di proteine e di omega3, fa bene alla circolazione e previene il rischio di alcune malattie. È magro e le sue proteine aiutano il fisico, specialmente di coloro che svolgono attività fisiche e sport. Nelle cosiddette “diete della palestra” è un alimento immancabile, perché contribuisce a rafforzare la muscolatura.
Povero di grassi, il tonno offre un apporto lipidico modesto. Sicuramente un alimento salutare, ma per chi soffre di colesterolo alto? Per queste persone è consigliato il tonno fresco, come anche salmone, alici, aringhe o sarde, tanto che gli omega3 svolgono un’azione anticolesterolo. Invece, non solo il tonno in scatola, ma si dovrebbero evitare anche uova di salmone, merluzzo, uova di aringa e caviale.
Vantaggi e svantaggi del tonno in scatola
Inoltre, va sottolineato che un consumo eccessivo di tonno può essere rischioso a causa della presenza di mercurio, un metallo pesante tossico per la salute, specialmente nei tonni più grandi. Le autorità sanitarie consigliano di limitare il consumo di tonno, in particolare per donne in gravidanza e bambini piccoli, per evitare i suoi effetti collaterali.

Come tutti i prodotti, anche il tonno ha vantaggi e svantaggi: è una fonte importante di grassi sani, come gli acidi grassi omega-3, che aiutano a ridurre il colesterolo e a migliorare la circolazione sanguigna. Inoltre, il tonno è utile per gestire i livelli di glicemia, mantenere la pressione sanguigna sotto controllo e prevenire il sovrappeso. I nutrizionisti lo consigliano di consumarlo due volte a settimana per sfruttare i suoi benefici.
Ma non solo: il pesce in scatola, spesso considerato poco salutare, può in realtà offrire benefici per la salute. Secondo uno studio condotto dall’Istituto Mario Negri e dall’Università degli Studi di Milano, consumare almeno due porzioni settimanali di pesce in scatola sott’olio potrebbe ridurre del 34% il rischio di tumore al colon. Questo beneficio è attribuito ai nutrienti e agli omega-3 presenti nel pesce.