Pessime notizie per i pazienti che vivono in Europa: c’è una grave carenza di medicine che potrebbe ripercuotersi sulla nostra salute.
Negli ultimi anni, l’Unione Europea si è trovata ad affrontare un problema sempre più urgente: la carenza di farmaci essenziali.

Antibiotici, medicinali oncologici, insulina e farmaci per malattie rare stanno diventando sempre più difficili da reperire, mettendo a rischio la salute di milioni di pazienti. Per arginare questa crisi, la Commissione Europea ha presentato l’11 marzo il Critical medicines act, una normativa pensata per dare una garanzia di disponibilità di medicinali fondamentali per il funzionamento dei sistemi sanitari europei.
Carenza di medicinali: cosa sta accadendo e chi è a rischio
Attualmente, sono circa 270 i principi attivi ritenuti critici, presenti nell’elenco pubblicato per la prima volta nel dicembre 2023 e aggiornato nel 2024. Secondo l’Agenzia europea per i medicinali (Ema), al momento in Europa si registrano carenze in 34 medicinali, di cui almeno 16 fanno parte della lista dei farmaci critici.

Tra questi ci sono antibiotici come l’amoxicillina, insuline, farmaci oncologici e perfino antidoti per avvelenamenti da cianuro. La carenza non riguarda quindi solo patologie comuni, ma anche situazioni di emergenza medica.
Perché scarseggiano le medicine in Europa?
Le cause della carenza sono molteplici. La produzione di alcuni principi attivi è stata delocalizzata in Paesi extraeuropei, principalmente in India e Cina, riducendo la capacità produttiva interna dell’Unione.
A complicare la situazione ci sono difficoltà nella distribuzione dei farmaci, costi di produzione sempre più alti e un mercato farmaceutico che spesso punta più al profitto che alla disponibilità di medicinali.

Oltre la metà delle carenze segnalate in Europa dipendono da problemi legati alla produzione. Molti farmaci, in particolare quelli meno redditizi come antibiotici e medicinali per malattie rare, sono stati progressivamente ritirati dalle aziende, creando un vuoto che diventa sempre più difficile da colmare.
Cosa prevede il piano europeo per la carenza di medicinali
Per garantire che i farmaci essenziali siano sempre disponibili, il Critical medicines act vuole rafforzare la produzione in Europa, ridurre la dipendenza da altri Paesi e rendere più sicuro il rifornimento di medicinali.
Una delle strategie è diversificare i fornitori, così da evitare che la mancanza di un solo produttore possa causare carenze in tutta l’Unione. Inoltre, negli appalti pubblici non conterà solo il prezzo, ma anche la capacità delle aziende di garantire una fornitura stabile nel tempo. Un’altra misura importante sarà la creazione di scorte di emergenza per affrontare eventuali crisi, oltre a incentivi per mantenere gli impianti di produzione farmaceutica attivi in Europa.
Queste regole fanno parte di una riforma farmaceutica più ampia, proposta nel 2023 e ancora in discussione. Il piano prevede che le aziende produttrici assicurino una disponibilità costante dei medicinali, segnalino in anticipo possibili carenze e adottino strategie per evitare che si verifichino. L’obiettivo principale è ridurre la dipendenza dall’estero e garantire a tutti i cittadini un accesso continuo ai farmaci di cui hanno bisogno.
Solo il tempo dirà se queste misure saranno davvero efficaci. Quello che è certo è che l’Europa non può più permettersi di affrontare la carenza di farmaci senza una strategia chiara e deve trovare soluzioni concrete per proteggere la salute di milioni di persone.