Riconoscere l’Alzheimer grazie ad un segnale che nessuno prima d’ora aveva associato alla malattia. Cosa succede sotto la doccia e nella routine di igiene
I segnali e gli indizi delle malattie sono importantissimi per arrivare alle giuste diagnosi. Non sempre però vengono riconosciuti precocemente o interpretati nel modo giusto. È il caso dell’Alzheimer, forma di demenza tra le più diffuse per la quale oggi non esiste ancora una cura.

Spesso i sintomi iniziali vengono scambiati per altro: piccole dimenticanze, poca concentrazione e confusione mentale vengono interpretati come sintomi di stress e stanchezza. Oggi però la ricerca sta facendo passi da gigante e ci dà buone speranze nel diagnosticare il prima possibile la malattia. C’è però un segnale, molto particolare, che può aiutare nel riconoscere la malattia ma che nessuno forse ha mai associato all’Alzheimer.
Alzheimer ed il primo segnale che si riconosce durante la doccia
Un primo segnale d’allarme, premonitore, per identificare l’Alzheimer viene spiegato dal dottor Davangere Devanand, professore di psichiatria e neurologia della Columbia University di New York.
Si tratta di qualcosa che avviene nella quotidianità e che può insospettire chi sta accanto alla persona che potrebbe avere l’Alzheimer e dunque far partire gli opportuni controlli, tra risonanza cerebrale, esami del sangue e test diagnostici, che possono diagnosticare preventivamente la malattia.

In questo modo si può prevedere il declino cognitivo ed agire precocemente. Il segnale di cui parliamo si può avvertire durante la doccia ed in generale nella routine quotidiana dell’igiene.
L’odore del sapone e l’incapacità di riconoscerlo
Un primo segnale dell’Alzheimer può essere individuato nella difficoltà a riconoscere l’odore del sapone. “Possiamo percepire l’odore, ma riconoscerlo richiede memoria e altre funzioni cerebrali che sono svolte da aree del cervello tutte colpite nelle fasi iniziali dell’Alzheimer” ha spiegato il dottor Devanand.
È questo uno dei motivi per cui le persone affette da Alzheimer quando svolgono un test di identificazione degli odori, hanno esiti insufficienti e con difficoltà. Un deficit che si rileva anche in coloro che hanno un primo e lieve deterioramento cognitivo, che può anche progredire in Alzheimer.

La difficoltà nel riconoscere l’odore del sapone è solo, dunque, un primo ma importante segnale della malattia che aiuta a comprendere che la capacità di riconoscere gli odori si sta alterando.
Odori e difficoltà di riconoscimento: a quali fare attenzione
“L’uso di un semplice test olfattivo può quindi essere utile a predire il declino cognitivo” ha specificato il dottor Devanand che con i suoi recenti studi ha spiegato che il test olfattivo abbinato ad un test cognitivo può essere un approccio nuovo e promettente per individuare in modo precoce le persone che sono a rischio.
Quali gli odori per cui si ha difficoltà a riconoscerli? Oltre al sapone, ci sono sia odori correlati al cibo che non. Si tratta di cuoio, lillà, fumo, gas e rosa che sono legati alla quotidianità. Sul fronte dell’alimentazione invece ci sono ciliegia, chiodi di garofano, fragola, mentolo, ananas e limone.