Pensioni negate: se hai quest’età brutte notizie dall’INPS

È sempre più diffuso il fenomeno delle pensioni negate: rischi di non averla anche con 67 anni e 20 anni di contributi: ecco i motivi

In questi giorni è successo un episodio abbastanza bizzarro. Un anziano di nome Marco ha finalmente raggiunto i 67 anni e i 20 anni di contributi necessari per andare in pensione. Eppure, l’INPS ha respinto la sua domanda. Come mai? Cerchiamo di capire cosa potrebbe essere successo.

anziani seduti su una panca
Ad un anziano è stata negata la pensione malgrado i requisiti: ecco i motivi- inran.it

Fino a qualche anno fa, le regole per la pensione di vecchiaia erano più semplici. Bastavano 60 anni di età e almeno 20 anni di contributi (in alcuni casi anche 15). Oggi, invece, la situazione è diversa. L’età minima è salita a 67 anni, mentre il requisito contributivo è rimasto di 20 anni. Questo vale per tutti i lavoratori, indipendentemente dal tipo di contratto o dal genere.

Un aspetto importante da considerare è che, nel calcolo dei 20 anni di contribuzione, vengono conteggiati tutti i contributi versati o accreditati: quelli da lavoro, quelli riscattati, quelli figurativi e quelli versati volontariamente.

Esiste poi la pensione anticipata contributiva, che può essere richiesta a 64 anni con 20 anni di contributi. Però, è riservata ai cosiddetti “contributivi puri”, cioè chi ha iniziato a lavorare e versare contributi solo dopo il 31 dicembre 1995. Inoltre, bisogna soddisfare un altro requisito: l’assegno pensionistico deve essere almeno tre volte l’importo dell’assegno sociale (nel 2025 pari a circa 538,68 euro). Per le donne con figli, ci sono agevolazioni. Si può ottenere uno sconto di 4 mesi per figlio, fino a un massimo di 16 mesi per chi ne ha quattro o più. Inoltre, per loro il requisito dell’importo minimo della pensione è più basso.

Pensione respinta nonostante i requisiti: ecco i motivi

Nel caso di Marco, il problema potrebbe essere proprio il mancato raggiungimento di questo importo minimo richiesto per la pensione di vecchiaia. Lui, infatti, ha scelto di far rientrare i suoi contributi nella Gestione Separata dell’INPS. Parliamo di un sistema pensato per i lavoratori autonomi e parasubordinati non iscritti ad altre forme di previdenza obbligatoria. Questo meccanismo permette di trasferire i contributi versati in altre gestioni alla Gestione Separata, ma a precise condizioni:

anziano
Ad un anziano è stata negata la pensione: ecco quali sono i motivi-inran.it
  • Aver versato almeno un contributo mensile nella Gestione Separata
  • Avere almeno 15 anni di contributi totali, di cui almeno 5 successivi al 1° gennaio 1996;
  • Non avere più di 18 anni di contributi accreditati prima del 31 dicembre 1995.

Chi sceglie questo sistema ha la pensione calcolata interamente con il metodo contributivo. Questo porta vantaggi, come la possibilità di accedere alla pensione anticipata a 64 anni. Ma impone anche vincoli: per ottenere la pensione di vecchiaia a 67 anni, l’importo della pensione deve essere almeno 1,5 volte l’assegno sociale, quindi circa 808 euro al mese nel 2025.

Se Marco non raggiunge questa cifra, l’INPS gli ha negato la pensione. A questo punto, cosa può fare? L’unica opzione è attendere i 71 anni, quando la pensione di vecchiaia contributiva viene erogata senza limiti di importo.

Anziani over 65: tutte le agevolazioni previste dallo stato

Gli over 65 in Italia possono beneficiare di diverse agevolazioni per alleggerire il peso delle spese quotidiane. Tra queste, una delle più importanti è l’esenzione dal ticket sanitario e dal pagamento del ticket per il Pronto Soccorso in caso di codice bianco. Se non viene riconosciuta automaticamente, è possibile fare richiesta presso la propria ASL entro il 31 marzo di ogni anno.

Un’altra importante esenzione riguarda il canone Rai, riservata agli over 75 con un reddito annuo complessivo inferiore a 8.000 euro e senza conviventi con reddito proprio. Inoltre, chi ha più di 70 anni e una pensione non superiore a 20.000 euro ha diritto a ricevere gratuitamente il nuovo Digitale Terrestre.

Dal punto di vista fiscale, molti Comuni offrono l’esenzione dalla tassa sui rifiuti (Tari) per gli anziani con un ISEE basso, solitamente tra 6.000 e 9.000 euro. Alcune banche e Poste Italiane mettono a disposizione conti correnti a zero spese per chi ha più di 65 anni e un ISEE inferiore a 18.000 euro.

Sul fronte della mobilità, gli over 60 possono usufruire di sconti su treni, mezzi pubblici urbani e traghetti per diverse destinazioni nazionali. Anche le spese veterinarie possono essere agevolate per gli anziani con un ISEE inferiore a 16.215 euro che adottano cani o gatti da canili e rifugi.

A partire dal prossimo anno, sarà introdotto un nuovo “bonus anziani” per gli over 80 che necessitano di assistenza e hanno un ISEE inferiore a 6.000 euro. Questo assegno di assistenza può arrivare fino a 1.380 euro mensili, includendo una quota per l’acquisto di servizi assistenziali.

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