Un tema molto attuale che incide pesantemente sulla vita e sulla salute delle future mamme: l’insicurezza alimentare.
La gravidanza è un periodo in cui una corretta alimentazione è fondamentale per la salute della madre e del bambino.

Purtroppo però l’insicurezza alimentare, ovvero la difficoltà di accesso a cibi nutrienti e di qualità, sta diventando un problema sempre più diffuso, con conseguenze preoccupanti. Secondo le ricerche più recenti, il costo sempre più alto degli alimenti sani sta mettendo a rischio le future mamme.
Insicurezza alimentare in gravidanza: gli ultimi dati sono molto preoccupanti
Gli scienziati dell’Università di Newcastle hanno analizzato dati provenienti da diversi Paesi occidentali, in particolare dagli Stati Uniti, per comprendere l’impatto della crisi economica sulla salute delle donne in gravidanza.
Le loro ricerche, pubblicate su PLOS Medicine e Obesity Reviews, hanno messo in luce come le donne in condizioni di insicurezza alimentare siano più esposte a problemi di salute fisica e mentale.

Le principali conseguenze dell’insicurezza alimentare in gravidanza includono:
- Stress, ansia e depressione: le donne che non possono consumare cibi nutrienti hanno fino a quattro volte più probabilità di soffrire di disturbi psicologici rispetto a chi non ha problemi economici.
- Obesità e diabete gestazionale: la difficoltà nel permettersi frutta, verdura e alimenti freschi spinge molte donne a consumare cibi altamente processati e ricchi di zuccheri, aumentando il rischio di aumento di peso e problemi metabolici.
- Complicanze per il bambino: una dieta povera di nutrienti essenziali può influire sulla crescita del bambino, portando a bambini con un peso basso alla nascita e ad un maggiore rischio di sviluppare malattie croniche in età adulta.
Il problema dell’aumento dei prezzi c’è per tutti, ma ancor di più per le future mamme
Negli ultimi anni, il costo del cibo ha subito aumenti importanti, rendendo ancora più difficile per le famiglie con basso reddito accedere a un’alimentazione equilibrata.
In Paesi come il Regno Unito, l’insicurezza alimentare è raddoppiata dal periodo pre-pandemia, colpendo una famiglia su quattro con bambini piccoli.

In particolare, nelle famiglie numerose (tre o più figli), il rischio è ancora maggiore, raggiungendo quasi il 50% dei nuclei familiari.
Secondo alcuni studi, l’insicurezza alimentare porta molte donne incinte a saltare pasti o a rimanere senza cibo per intere giornate. Inoltre, i problemi economici non si limitano solo al cibo, ma riguardano anche affitto, bollette e molte altre spese, aggravando ulteriormente la situazione.
Come affrontare il problema dell’insicurezza alimentare?
Affrontare l’insicurezza alimentare in gravidanza richiede interventi mirati da parte di governi e istituzioni. Anche in Italia l’insicurezza alimentare sta diventando un problema crescente.
Secondo i dati della FAO e dell’OMS, nel 2022 circa 3,4 milioni di persone hanno vissuto condizioni di insicurezza alimentare moderata o grave, con un impatto particolare sulle famiglie con bambini piccoli.
Nel Sud Italia, il problema è ancora più evidente: la differenza di costo tra una dieta sana e una dieta economica è molto elevata, rendendo difficile per molte donne incinte seguire un’alimentazione adeguata.
L’insicurezza alimentare in gravidanza è una realtà sempre più preoccupante, con conseguenze che vanno ben oltre la salute delle mamme, incide anche sulla crescita e il benessere del bambino.