Tantissime volte abbiamo sentito parlare del legame tra benessere fisico e alimentazione. Ebbene, ora abbiamo persino la lista degli alimenti che ci renderanno più longevi. Cosa possiamo volere di più?
La salute di una persona è in parte dovuta alla sua genetica e in parte allo stile di vita che adotta. Per stile di vita intendiamo l’insieme delle scelte e dei comportamenti che hanno un’influenza sul benessere fisico e mentale. Può trattarsi dell’ambiente in cui si sceglie di vivere, delle abitudini alimentari, dell’attività fisica o del livello di vita sedentaria che si conduce.
Di certo, tra i fattori che incidono maggiormente spicca il cibo e le scelte che si compiono in fatto di alimentazione. Sulla base di alcuni studi condotti sugli effetti che gli alimenti hanno sul corpo, oggi possiamo asserire che alcuni di essi sono alleati della longevità mentre altri la insidiano.
Una ricerca condotta da tre esperti italiani ha portato dei risultati che stanno facendo il giro del web, guadagnando popolarità tra i curiosi e fanatici del cibo healthy e tra chi è rimasto sorpreso dallo scoprire le potenzialità nascoste di alcuni alimenti.
Sono stati identificati 5 cibi amici della lunga vita e 3 cibi nemici di cui ridurre il più possibile il consumo. Vediamo i risultati dello studio pubblicati su Advances in Nutrition e capiamo cosa portare sulle nostre tavole con entusiasmo e cosa evitare di mettere nel carrello della spesa.
A condurre lo studio sono stati dei ricercatori dell’University of Bergen (Norvegia) in collaborazione con altre figure dell’Università di Bologna. In particolare, hanno cercato delle meta-analisi di studi a lungo termine che mostrassero l’influenza dei cibi sulla salute e la longevità delle persone che si sono proposte come cavie nell’esperimento.
Matteo Perillo, Marco Amato e Antonello Lorenzini sono i nomi degli italiani partecipanti che si sono concentrati sulla valutazione di uno dei seguenti alimenti: cereali commestibili (raffinati e integrali), frutta e verdura, noci, legumi, pesce, uova, latte e derivati, carne e prodotti a base di carne, bevande zuccherate e zuccheri aggiunti.
Oltre 41 revisioni condotte tra il 2016 e il 2022 hanno coinvolto oltre 1 milione di partecipanti. Facendo una media di quanto è stato somministrato, possiamo dichiarare che le persone hanno assunto 30 g al giorno di cereali integrali e 30 di quelli raffinati, 80 g di frutta, 100 g di verdura, 28 g di noci, 100 g al giorno di pesce, 50 g di uova, 200 g di latte o latticini, 100 g di carne bianca, 100 g di quella rossa e 50 g di quella lavorata, 250 g al giorno di bevande zuccherate e 10 g di zuccheri aggiunti.
Ne è emerso che un consumo maggiore di noci, cereali integrali, frutta, verdura (questi tipi in particolare) e pesce è da associarsi ad un tasso di mortalità più basso. Lo stesso risultato positivo è associabile anche a legumi e carne bianca. Al contrario, ad essere nemici della longevità abbiamo le carni rosse e lavorate e le bevande zuccherate.
A restare piuttosto neutri sono invece latte, formaggi, cereali della prima colazione, prodotti lattiero-caseari e cereali raffinati. Questi prodotti non hanno mostrato alcun collegamento con la mortalità. Invece, c’è più tendenza nella mortalità in relazione ad un’elevata assunzione di zuccheri aggiunti (associati a rischi specifici per la vita) e uova.