Congo assalito da una nuova epidemia, un virus misterioso è sempre più diffuso e non si riesce ad arrestare: l’Europa si deve preoccupare?
È scoppiata da tempo una nuova epidemia in Congo, che non si riesce ad arginare, ed è sempre più diffusa in Centro Africa. Si tratta di una malattia misteriosa, ancora non decifrata dagli esperti, che mette paura, poiché è molto aggressiva e conduce alla morte nel giro di pochi giorni. L’epidemia ha avuto origine dopo che tre bimbi avevano consumato carne di pipistrello.

In Congo sono stati registrati oltre 420 casi nelle ultime settimane, più di 50 persone sono decedute in poche ore dopo aver contratto il virus. Secondo le autorità sanitarie del Paese africano si tratta di una situazione molto delicata, e il Governo ha incaricato a decine di ricercatori di fare luce sul mistero. Eppure, nonostante diversi studi, non si è riusciti ancora a bloccare l’infezione.
Epidemia scoppiata in Congo, la malattia è ancora misteriosa e non si riesce a bloccare
L’intervallo tra l’insorgenza dei primi sintomi e la morte è in media di due giorni, un fenomeno davvero molto preoccupante. Molte persone che arrivano in ospedale in condizioni gravi accusano malessere generale, debolezza, crampi, emicranie, nausea, febbre alta, brividi, e in molti casi non riescono più a riprendersi, perdendo la vita in poche ore.
L’epidemia è scoppiata attorno alla metà di gennaio e, fino ad ora, ha registrato oltre 400 casi. È intervenuta l’Organizzazione Mondiale della Sanità, inviando ricercatori europei in Congo per fare luce sul mistero. Il focolaio è partito dalla città di Boloko, nella parte settentrionale della Repubblica del Congo, dopo che tre bambini hanno consumato carne di pipistrello, animale cacciato e consumato dalla popolazione.

Eppure, la malattia si è ben presto diffusa anche in zone molto distanti da Boloko. È stata registrata anche nella città di Bomate, distante 100 km da Boloko. Una situazione drammatica che spaventa l’intera popolazione. L’Istituto Nazionale per la Ricerca Biomedica di Kinshasa ha raccolto i campioni di tredici casi, per poterli analizzare nei propri laboratori, cercando di scovare una soluzione.
Malattia mortale in Congo, i ricercatori non riescono a trovare una soluzione: in Europa siamo al sicuro?
Da quanto riferito dall’OMS, tutti i campioni di sangue analizzati sono risultati negativi all’Ebola e ad altre malattie virali emorragiche, mentre alcuni campioni sono risultati positivi alla malaria. Si tratta dell’ennesima epidemia della zona. In Africa centrale i focolai sono tantissimi e ogni anno viene registrata una nuova epidemia, determinata dalle precarie condizioni igieniche.

Negli ultimi anni, inoltre, il numero di focolai è aumentato del 60%. Questa malattia misteriosa segue quella diffusasi lo scorso anno, sempre in Congo, e che ha causato la morte di centinaia di persone. Intanto, il Paese è alle prese con un’altra epidemia, quella di vaiolo, senza contare i conflitti bellici con i ribelli del Ruanda. Ma in Europa possiamo stare tranquilli?
Lo stato di allerta è scattato anche in Europa, anche se da noi la situazione è sotto controllo. Non si capisce se si tratti di un’infezione o di qualche agente patogeno. Per l’epidemia dello scorso anno, poi registrata come una forma di malaria, l’Europa ha riscontrato poche decine di casi, con persone assistite negli ospedali e tornate in salute nel giro di pochi giorni.